Quest'anno cade il 70° anniversario di quelle uccisioni di giovanissimi avvenute per mano dei nazisti che avevano posto il loro comando a Valenza.
Il senatore Daniele Borioli ha evidenziato come la passione che mosse i ragazzi di allora è ben lontana dalle spinte che dimorano nei cuori dei ragazzi di oggi. Ha detto: " La politica ha disatteso le speranze di allora"
Ma direi, Daniele, che parlare di " politica " in senso generale sia in modo per auto assolvere chi si muove nella politica e la determina,
La politica , chiamata in causa in questo modo così asettico e in qualche modo vago e confuso , la fa diventare quasi un fenomeno meteorologico , che non dipende da noi o da chi se ne è preso gli oneri e gli onori. ( sarebbe come dire: " per colpa dell'acqua non avremo quest'anno una buona vendemmia)
La verità, Daniele, che non è tanto la politica che allontana i ragazzi dalle vicende del territorio, quanto che le vicende del territorio non sono trattate da chi la politica la dovrebbe svolgere.
Nel 1944 le ideologie erano chiare, nette. Si sapeva da che parte si doveva stare , che cosa celebrava una parte e che cosa richiamava l'altra. Non c'erano dubbi. Ma , ora, lo vedi Daniele Borioli, che la politica vuole, per preservare i suoi componenti , cercare infinite mediazioni, anche quando le mediazioni porterebbero disagio e svantaggi al popolo.
Oggi non c'e differenza tra destra e sinistra,( tant'è che in Parlamento governate insieme con grande disinvoltura) la linea di confine è inesistente e pare ai ragazzi di oggi ( e non solo a loro, ) che le decisioni sorgano soprattutto a tutela di chi le prende.
Prova ne è che le poche Leggi che vengono approvate non migliorano le condizioni del lavoro, della scuola , del sociale e non si sa, alla fine , quale sia quella parte che difenda la necessità davvero di muoversi in quella direzione.
La politica da diversi anni si affida alla seduzione di un leader e mai più alle idee ed ai progetti.
Il caso di Renzi e di Berlusconi ne sono una prova.
E ne è la prova questo crescente uso dei talk show che fanno della politica l'arte della retorica e della persuasione anzichè un lavoro a tempo pieno per il territorio e chi lo abita.
Come non comprendere la necessità dei ragazzi di allontanarsi da tutto questo e anche di odiare ogni cosa che il politico tocca e di cui parla?
Perchè non sembra arrivare da lì, dalla politica, la speranza di migliorare la propria vita, l'impegno , le soluzioni, anzi, da lì sembrano arrivare balzelli per i cittadini e stipendi milionari per i politici.
La sera del 12 settembre 2014 , quando ricordavamo l'eccidio in Piazza Duomo, poco distante da noi, un folto gruppo di ragazzi pasteggiava a super alcolici e musica roboante.
Ho sentito su di me , su di te, su tutta la nostra generazione la colpa di questo separazione assordante.