Lei aveva parlato.
E tanto.
Lei aveva aperto e chiuso cartelle dal piccì.
Aveva caricato file e tolto chiavette.
Non aveva pensato che alle cose da fare con una tale meticolosità da contabile da non aver potuto lasciare posto alla riflessione, alla contrazione. Al silenzio .
Ma poi successe: all'improvviso Il fantasma venne.
Lei non lo aveva chiamato eppure questi era affiorato dalla luce bianca della giornata, tra le persiane ombrose ed assolate di quel pomeriggio autunnale.
Era nuovo, come se mai fosse esistito prima, eppure aveva gli stessi occhi di fuoco che l'avevano guidata fino a lì.
Lei rise e capì perchè scriveva.
Un nuovo ordine trascendeva i suoi gesti ed i suoi desideri.
Un ordine che non si adattava al mondo ma con esso Si confrontava e da esso traeva l'ardore.
Già in altre occasioni lei aveva intrapreso il viaggio ed aveva voluto appropriarsi voracemente di quella pienezza magica che l'aveva raggiunta.
Ora no.
Non ne aveva bisogno . Il suo desiderio si era fatto trasparente, e avvolgeva le cose senza toccarle. Non avrebbe avuto, ormai lo sapeva, la frenesia di un tempo. Non avrebbe avuto la stessa ostinazione a soddisfarlo.
Poteva rimanere distante e sentire ugualmente il fremito dei gesti e il battito del suo cuore.
Era diversa, libera dalla paura di non poter avere, di non poter raggiungere, di non poter abbandonare.
Di restare.
Era diversa, libera dalla paura di non poter avere, di non poter raggiungere, di non poter abbandonare.
Di restare.
Il ricordo le rimandava epiloghi dolorosi, ma era un altra storia. Era grata al desiderio d'essere affiorato d'improvviso e senza alcuna ragione di rivalsa e di gloria.
perchè gli esseri umani devono essere liberi
1 commento:
Impalpabile, sensuale ed inafferrabile come la tua anima.
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