Cammino senza scarpe.
O quasi.
Cammino con Ciabatte striscianti.
Di stoffa.
Le porto
schiacciandole col tallone. La pressione ha consumato il colore. E' opaco .
Sono sempre senza trucco.
Senza parole.
Senza taglio nei
capelli
Lasciati alla
rinfusa in testa o peggio ancora legati stretti con fermagli di ferro.
Ho raccolto da
terra tutte le mie lacrime. Si erano mimetizzate tra quelle che avevo sparse
per il tuo tradimento . per il tuo abbandono di tanti anni fa.
Ma quelle erano altre lacrime perché ti potevo
odiare . Erano forti . Rigogliose. Sapevano di rivalsa . Di vendetta.
Non
sapevo che ci saremmo lasciati altre
volte .
Non sapevo che ti avrei amato ancora.
In questi mesi ho atteso.
Ho atteso che il
dolore si placasse dopo essermi
scoppiato nel cuore lanciando i suoi lapilli pungenti attorno a me.
Ho imparato a
non pensarti e questo è già stato un esercizio molto utile.
Ho governato il
mio corpo con grande pignoleria.
Ho dominato i pensieri orientandone l’indirizzo e l’intensità.
Ora
forte
ora piano
Ora niente.
Sono frugale.
Cerco di non torturare
i miei muscoli obbligandoli ai
tacchi alti o alle gonne strette .Alle scollature insidiose. Ai battibecchi irragionevoli.
Invece indosso vestiti larghi da non toccare la pelle.
Sono morbida. Non sforzo i tendini, ma li rilascio quietamente.
Per attutire i colpi .
Sono
accomodante. Perché non ho necessità di educare gli altri ad un etica maggiore.
Sono senza
ambizioni e presunzioni ed ho gli stessi risultati di quando mi agitavo nel
mondo piena di speranze di salvarlo.
Sono una spettatrice accondiscendente e indulgente ma anche molto distratta.
I miei ricordi, ancora dolorosi, li tengo assopiti in fondo alla mia anima, ma quando qualcuno di loro vuole emergere titubante ed incerto lo
lascio girovagare per qualche attimo come fosse una necessaria punizione per essere sopravvissuta .
Presto li
lascero' liberi.
Quando starò meglio.
Allora ti rivedrò, caro amico, sorridere del tuo sorriso magico.