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giovedì 4 giugno 2015

SBATTUTA



Il signor Zuckerberg , quando inventò il social net work, magari , nemmeno si immaginava come sarebbe stato usato.
 Perchè, si sa, l'uso più frequente , quello più consolante, è scrivere senza sforzare troppo il cervello , cercare di  appiattire la conversazione il più possibile e, se ci sono discorsi impegnativi, non  parteciparvi mai.
 Ne avevo già parlato un po' di tempo fa. 
Ma ora voglio scrivere proprio di una persona in particolare, UN TIZIO  che , collezionista di un" c'era una volta ",  s'è persuaso che questa sua piccola mania lo abbia elevato  a livelli alti di cultura e questo  lo fa sentire un asceta della storia, uno schermo liquido di nostalgiche visioni e lo tira fuori per qualche ora  da quella vita di bottegaio fatta di mattonelle da bagno e di silenzi cerebrali della  grassa consorte.
me lo vedo così, un uomo  limitato di intelletto e di strette vedute.  Poteva andare bene quando era un giovane potenzialmente  coinvolto in un processo evolutivo, invece la sua evoluzione non raggiunse che l'anticamera del suo  vecchio salotto  di periferia per sfiorire e seccarsi all'ombra dei sogni che pur ci saranno stati anche  se incanalati in una visione sorda e spuntata di  paesano beota. 
Rifugge le conversazioni poco poco articolate e si rifugia invece nei testi scialbi, nelle piccole liti da cortile, che tra l'altro non lo riguardano mai direttamente. Chi litigherebbe infatti con un nulla? 
 Quello è il suo pane . Che ci vuole a passare per viaggiatore cortese, passato lì per caso, e senza intenzione, per carità,e passando , gettare una " battuta" là dove vi è conflitto e dove  di una battuta non saprebbero che farne, ma vuoi mettere l'effetto? Vuoi mettere lo spessore culturale? Far vedere di non essere coinvolto, di poter sorvolare con una frase leggera una diatriba anche dolorosa, perchè no?  una diatriba inutile ma che  a chi vi partecipa fa tanto male.
Ma non a lui, Lui no. Lui c'è e non c'è. Lui non c'entra, Lui scherza. Mentre gli altri, sì , gli altri. Si sa, sono sopratono.
 Perchè i bisticci degli altri sanno sempre un po' di patetico . E' facile prenderla con  un po' di ironia, sbattere sul muso agli astanti una battuta neppure furba ma sicuro irridente ,  è facile prendersi gioco di un dolore eccessivo ma che pur sempre di dolore si tratta!
Ma lui, può. Lui , che ha perso ogni speranza di crescere, di sviluppare una idea, un pensiero che non sia da volo basso, di tacchino grasso e addomesticato. 
Lui si permette di deridere, di fare " battute" su cose che non sa e non può nemmeno comprendere perchè a lui,  manca la necessaria cultura, la necessaria moralità, la necessaria intelligenza per immaginare, per intuire, per guardare oltre al tono, al linguaggio, al dispetto. 
Sei un  vecchio ignorante, perchè  non conosci che la tua piccola vita scandita dai rapporti svagati , da legami zotici, epidermici, approssimativi  che vanno da moglie marito e figli con una cadenza generica ed effimera, nulla di fremente, di pensato, di valutato, di approfondito. per chiedersi come , per chiedersi quanto per vedersi vivere davvero se no perchè questo esordire vacuo? questo assolversi precipitoso? 
Perchè lo dico? Perchè  sei entrato a GAMBA tesa nei miei dolori senza comprendere e non lo saprai mai fare,  e senza motivo e questo non te lo perdono.,  Non ti perdono  che ti prendi gioco di ciò che non comprendi con una crudeltà tipica  di chi è impotente e ostenta credibilità e saccenteria.  
Hai una vita spenta e si vede, Una vita che già solo a vederti  intuisco  dove vada. in una zona piatta e amorfa.
Dove è finito quell'uomo  di qualche tempo fa , che cercava una spiegazione alla vita ed alla speranza  non lo so, ma so che ha lasciato posto ad uno spregevole individuo di cui, davvero, non mi vorrei occupare . Dunque, vai a  sbattere le tue battute su  cose dove non ho lavorato cuore e cervello tanto intensamente da non lasciarlo lordare da uno insulso come te 

mercoledì 5 marzo 2014

LA DEMOCRAZIA SCENEGGIATA

ah, se mi leggete stasera, mi dovete prendere così. 
 Amareggiata.
Quando cominci ad interessarti di politica smetti di interessarti del territorio.
 Della città.
Sembra che lo scopo primario non sia lavorare ma convincere che lavorerai. 
O ancora meglio: convincere che sarai fruttuoso per chi vuole raggiungere un qualche obbiettivo.
A forza di parlare esci fuori dal mondo e cominci a preoccuparti di quello che pensano e fanno altri che poi è niente davvero, ma intanto il tempo passa. 
Non sei nel mondo.  
Ho avuto un pensiero molto illuminate ed è questo: La persona intelligente che fa politica passa il tempo ad ascoltare persone stupide e le persone stupide che fanno politica occupano i posti di rilievo.
Ve l'immaginate? Uno parla, parla e l'altro raccoglie  senza rumore, con la testa bassa vivendo di comparsate, di presenze silenziose, ma ubbidienti o, almeno, consenzienti. 
Il tempo scorre, passa velocemente. Ti pare di avere detto qualcosa di importante invece hai perso tempo : i giochi già fatti, gli accordi invisibili. 
Se mi leggete, prendetemi come sono.  Guerriera. 


lunedì 17 febbraio 2014

IL VOMITO DA WEB




Nell'era del cinguettio breve e sintetico, diciamolo, i blog  in generale con i loro testi  densi e ricchi   hanno perso molto del loro  fascino. 
Ma non è per questo che lo sto trascurando. 
Ho, cari lettori affezionati e  non troppo cari altri che mi spiano, ho, dicevo,  altri impegni che mi prendono.
Uno di questi impegni è il progetto di far diventare questo blog un libro con tanto di copertina  significativa.
Ve la mostrerò in anteprima al più presto.
Per questo motivo sono  stata presa in questi giorni ad analizzare i testi del mio blog. A stralciarli, a revisionarli, a modificarli e  persino  a cancellarli e boh.. 
Non potete immaginare come li ho trovati desueti,  confusi, un po'  fuori tempo.
Soprattutto quelli in cui parlo di amore che, come si sa, è un sentimento labile e dalle mille facce.
Forse duemila.
Ed ho perduto proprio quelle duemila facce. 
O forse sono io che mi sono persa, ma alla fine il risultato è lo stesso. 
I miei scritti mi appaiono distanti ed un poco forestieri.
 Per questo sono impegnatissima e modificarli. A renderli più sintetici. 
Ennio Flaiano diceva che l'esercizio di un buon scrittore era quello di riuscire a condensare il proprio pensiero in una  sola parola: insomma lui  era una specie di aspirante  scrittore  twitter.
Impegnata ad intervenire sui miei vecchi post non ho pensieri che da insegnante bisbetica e pignola : trovo errori su errori e si sa, chi critica non ha più l'animo predisposto per creare. 
Un altro impegno a dir poco ostico ed anche un po' seccante  è stato quello di individuare chi stava diffamandomi attraverso internet facendosi  forte della protezione dello schermo. 
Ingenuo colui che lo ha fatto perchè si sa, ora col PC siamo ancora più rintracciabili  di quanto non  saremmo  se viaggiassimo con un cartellino appeso al collo con nome e cognome ed indirizzo IP. 
Avete letto bene: qualcheduno  ha   passato  del tempo a denigrare una cittadina che non ricopriva alcun ruolo politico che potesse giustificare risentimento o rabbia tali da giungere all'insulto. 
Anche perchè un conto è una critica argomentata ed un altro un guazzabuglio di attacchi personali senza fondamento  versati  alla rinfusa nello spazio web come si trattasse di una discarica a cielo aperto anche se di cristalli liquidi. 
Perchè lo ha fatto? i motivi li ho ben raccontati in questi anni nel mio blog e se avete voglia di conoscerli comprate il mio libro.





lunedì 14 ottobre 2013

UN BORGHESE "PICCOLO PICCOLO"




Qualche giorno fa, nelle vie del paese,   ho incontrato il personaggio che piu' di tutti si e' mosso nel suo piccolo e mediocre spazio per interessi personali , che siano stati quelli di sponsorizzare individui di dubbia qualità ma probabilmente di segrete e pelose  abilità,   oppure di  ritagliarsi una immagine riciclata di "nuovo"  della politica o peggio ancora di " alternativo " di una politica che neppure riesce a raccontare. 
Per realizzare queste operazioni  ha ingannato, bluffato ,beffato inventato bugie anche mediocri e punto fantasiose , calpestato sentimenti di varie persone , perso la fiducia e la stima di altre e tra quelle ci sono anche io. 

Nulla di nuovo, d'altronde. Sembrerebbe che la politica sia fatta anche di codeste figure e una volta che ci stai dentro  ( alla politica, intendo)   ti pare doveroso  averci a che fare  
Pare normale, insomma,  che uno ti guardi in faccia e ti dica una balla colossale come se tu fossi un tassello di un puzzle che intende costruire . 
Ma io sono una cittadina e dall'alto di questo mio ruolo non ho necessità di mescolarmi a codesti omuncoli.
Lui non lo sapeva. 
Pensava di potermi  annoverare  tra i cento volti con cui misura la sua arroganza ed il suo vizio di piccolo truffaldino della politica. 
Io sono un cittadino e vivo  riconoscendo i valori dell'uomo non faccio dell'autoconservazione una filosofia di vita come necessita ad un uomo senza qualità che vuole mantenere una posizione di un qualsivoglia potere anche se fittizio e precario. 

Chi ha qualità morali e competenze  intellettuali non ha bisogno di " conservarsi" giacchè le sue qualità lo  preservano dall'anonimato. 

Invece " uomini senza  morale e senza qualità " non possono avere orgoglio perchè non possono avere considerazione di se', un se' inesistente , ma  vivono solo del  desiderio di essere riconosciuti nella pubblica piazza e  non hanno alcuna  vergogna di tendere esclusivamente ai propri bisogni non avendo visione di altro  se non di  quel  se' " piccolo, piccolo " che lo abita. 


Qualche giorno fa, dunque, l' ho incontrato e ha esibito spudoratamente e dico anche indignitosamente un sorrisetto giovale e sprezzante nel saluto. 
Eppure sapeva delle fandonie raccontate , dei trucchetti puerili per cercare di conservare  il mio rispetto ( altrimenti perchè mai?)  ed infine del castello di carte che si andava lentamente disfacendosi sotto i miei occhi ormai consapevoli dell'inganno. 
 Lui sapeva bene . Eppure , tronfio, sorridente,senza vergogna e senza pentimento  si affianca a me per un saluto volgare e arrogante proprio perchè privo del necessario pudore   che la situazione richiedeva. 
Ho avuto un moto di fastidio, di frenesia a togliermi di dosso il suo sguardo scostumato, come si trattasse di una ragnatela cadutami addosso da un castello  affollato di pipistrelli  e malgrado avessi compassione per la  sua irrimediabile trivialità non lo giustificai affatto. 
Voltai le spalle come si fa davanti ad  uno spettacolo sgradevole e non lo salutai affatto.  
Ma voglio avvisarti per il futuro.  
NON mi salutare.
 Non ricambierò' MAI  il saluto. Mi tengo distante da gente senza vergogna e senza qualità' .

Ci sara' il tempo in cui dovrai salutarmi , ma sara' ben altra cosa quella che dovrai mostrare che il tono e la sfrontatezza da bandito che ti permetti ancora per poco di portare in giro come potesse arricchirti invece che suscitare lo sprezzo e la pietà' che meriti

domenica 6 ottobre 2013

YOGHI E BUBU E LA POLITICA DEL MIELE




In politica è facile imbattersi in personaggi come Yoghi e Bubu.
Yoghi , alto, grosso, dinoccolato, in fondo ingenuo,  si aggira nel luogo dove vive  con quei suoi occhi sgranati e confusi,  sembra  che non abbia alcun pensiero in testa e difatti non esprime mai nulla di particolarmente creativo ed intelligente , non sembra avere idee o iniziative. 
Lo vedi spesso che si aggira tra i sentieri dondolando tra un arto e l'altro come se non avesse alcuna meta da raggiungere . Ma alla fine ci sbagliamo perchè Yoghi una meta ce l'ha:  ed e' il suo unico obbiettivo. Appropriarsi in tutti i modi  del prodotto che più gli sta a cuore: il miele. 
Per lui il miele è tutto. Non è che il cibo gli manchi , ma , diciamolo, è più un questione  di avidità , è più una questione di ambizione. 
Lui  lo fa soprattutto per potersi dire , insomma , l'ho preso  da solo, con le mie mani, con la mia arguzia dunque non sono così rintronato come sembro. 
Non gli  importa , poi, in che modo sia riuscito a procurarsi quello che voleva, magari anche   ingannando la povera gente seduta nel parco ignara di tanta ingordigia . 
Anzi . 
Lui ne va fiero. Gli piace raccontare bugie. Si sente molto furbo quando crede di essere riuscito a darla a bere a qualcuno. 
Spesso ci riesce. Qualche volta no. 
E quando lo vedo passare un po' di pietà me la ispira. In ogni caso lo sento prigioniero di questo grande parco . Fuori di qui chi lo noterebbe mai se non per il suo incedere pesante, per il suo sguardo disorientato? Nessuno.
 E questo in fondo lui lo sa. Per questo si porta dietro Bubu. 
Bubu non è certo una figura amica per il nostro Yoghi.  
Bubu , piccolo, scuro, inetto e in fondo invidioso.  Da solo non saprebbe cavarsela. Se riesce a gustarsi una piccola fetta di torta è solo perchè sta dietro a Yoghi e proprio per questo spesso lo ha messo nei guai. Gli ha fatto perdere quel minimo di credibilità che poteva avere. Gli ha fatto gettare la maschera. Ormai tutti sanno che i loro interessi non collimano con  gli interessi della comunità del parco.  Ormai non lo nascondono neppure più. 
Non risparmiano nessuno nelle loro scorribande , neppure i bambini. 
Bubu, in particolare, è quello che più li  inganna  appropriandosi delle loro  merendine. 
Infatti Bubu forse è la figura più desolante nella coppia. 
Bubu  è solo un opportunista e non è in grado di  fare neppure quelle poche  cose che permetterebbero di  raggiungere un minimo risultato. 
Ma , in ogni caso, sono entrambi figure di poco rilievo se non fosse che sono sempre in giro, sempre in  caccia,  sempre che  si aggirano tra i cestini lasciati incustoditi, sempre avidi, sempre predatori. In prima linea a usurpare il territorio. 

Quando li incrociate  potrebbero farvi anche un po' di tenerezza vedendoli così loro due insieme: uno grosso e ballonzolante  e l'altro dietro  immusonito, muto  e quasi invisibile , ma non fatevi prendere da compassione: piuttosto chiamate il ranger che( magari )  sia la volta buona che finiscano in punizione!


venerdì 13 settembre 2013

FACCE RIDE




i giornali hanno pubblicato in questi giorni la nuova moda che impazza tra le star e non solo : farsi immortalare sui social network facendo le boccacce.
La cosa è piaciuta ai fans che hanno potuto ammirare i propri  beniamini in pose più disinvolte.. 
Questo, non so per quale motivo, ha confortato un mio concittadino, aspirante capo popolo,  che, avvezzo a  usare smorfie per comunicare le sue opinioni  ha creduto di veder legittimato questa sua inconcludente mania. 

Lui è un tipo assai bizzarro: è convinto che fare continuamente  battute ironiche  e storcere occhi e bocca significhi esprimere alte opinioni politiche. Invece per me dimostra l'incapacità ad argomentare concretamente la propria posizione.  

Vorrei subito disilluderlo.fare smorfie non migliora la propria immagine ( e dio sa quanto tu ne abbia bisogno!) 
Non confonderti , caro. 

Chi è considerato bello lo è sempre, così come chi è considerato brutto. Lo afferma un curioso studio del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Portsmouth, nel Regno Unito, secondo il quale le espressioni del viso non alterano i veri lineamenti. 
Hanno infatti  scoperto che chi è bello in ogni caso attraverso le proprie smorfie mostra sempre espressioni attraenti e chi è brutto, invece, la propria bruttezza.
Pertanto le persone giudicate belle, anche se fanno una smorfia o assumono una strana espressione, rimangono tali agli occhi di chi le ritiene belle. Viceversa, chi è considerato brutto, lo  resta in ogni caso, anche se cerca di apparire più bello.
I ricercatori inglesi, per giungere a queste conclusioni  hanno coinvolto 128 persone di entrambi i sessi.
Ma non è finita qui per te,  che basi la tua promozione personale sulle smorfie  e le ironie punto sottili, senti un po' qui:
spesso  chi è brutto, magari, se ha una spiccata personalità ed una prorompente simpatia,  potrebbe alla fine  far   passare in secondo piano  agli occhi  di chi guarda l'irregolarità dei propri lineamenti,infatti, prendi  me: personalmente non ho mai amato, nella mia vita  uomini bellissimi , ma soprattutto uomini intelligenti, buoni e onesti.

L'onestà e l'intelligenza  hanno la loro attrattiva tra la gente, non si può nascondere. Il vento pare soffiare in questa direzione. 
 Per questo non farti illusioni. Sia  se lasci il tuo viso in stato di riposo,  sia che tu  contorca  la bocca per  una delle tue solite conversazioni futili  su argomenti di cui non sai nulla, ma che ti ostini ad affrontare  od ancora peggio quando, tendi  i muscoli facciali per smorfie patetiche a testimoniare la tua arroganza, ebbene, in ogni caso,  la tua pochezza d'animo ti si leggerà in faccia, che tu lo voglia oppure no.
     

giovedì 10 gennaio 2013

LEI E' UN CRETINO , SI INFORMI !







Chi scrive, si sa, non inventa nulla di nuovo. Racconta di se'  anche se trasfigura e arricchisce di note inedite. Per esempio  Pirandello,  nelle sue novelle,   riporta quasi integralmente le cronache della sua vita privata che è stata segnata dai  continui tradimenti del padre.
 Allo stesso modo  William Shakespeare  racconta nel suo " Amleto" la storia di sua madre e del suo amante.
La vita  reale è sempre più fantasiosa e sorprendente  di qualsiasi  congettura creativa  partorita dalla mente  umana .
Certo è che bisogna saperci leggere dentro.
Kafka  scrive: 
" L'intera nostra esistenza è un continuo confronto con i nostri fantasmi che, con il loro manifestarsi , colorano di significato il mondo esterno"
Dunque, che significa? che sono le nostre immagini personali che  determinano l'idea  che abbiamo del mondo  e ci muoviamo di conseguenza.
Pirandello , insomma , segnato psicologicamente dalle incomprensioni familiari ne fece la sua ossessione sia nelle opere che nella vita privata tanto che la moglie ne impazzì. 

Ora , volando un po' più basso,  devo dire che  mi diverto non poco nel  vedere i contorcimenti  viscerali ai quali si sottopongono  quegli  individui che ho inserito  nel  cestino degli " incompetenti"
Sì, perchè io ho un cestino dove, di volta in volta,  inserisco i peggio esseri umani presenti nel circondario, ma di questo  mio cestino parlerò in un altro post.







Questi  OMINIDI sono in perenne ansia di nascondere la propria inettitudine e si muovono senza avere un'obbiettivo  preciso , ma solo con l'intento di " confondere le acque" e far vedere che "  intervengono nella società" senza  avvedersi ( perchè ,  per via del discorso di cui sopra,  non lo possono vedere)  di farlo assai male.
Allora , ( viene  da chiedersi ) allora perchè diomio volete per forza intervenire sul mondo invece di restarvene da un lato a gustarvi ciò che la vita offre a chi non ha nulla da offrire alla vita?

Eppure , non c'è scampo, sapete.

 Chi,   di fatto,  è un incapace e non cerca di porsi  nella disponibilità di imparare, ma anzi vuole stare in bella mostra  a ravanare nel mondo,  non potrà che raccogliere i frutti amari del fallimento.
 Questi individui del mio cestino fanno tutto da soli: la chiacchiera arrogante, la mistificazione ridanciana, l'esibizione fasulla di  doti improbabili  ed inattendibili fino all'esito finale  sempre di scarso conto. Un flop, insomma . E credono che nessuno se ne avveda.
Deve esserci, nel vissuto di questi omuncoli , un trauma infantile che non permette loro di considerare  i fallimenti come un'occasione per imparare, per aggiustare il tiro, per confrontarsi e per condividere.
Invece è sempre un continuo arrotolarsi e sbrodolarsi  su se stessi , sugli stessi temi insulsi, lontani da tutto e sicuramente non  percepiti  da alcuno se non da loro stessi.
Dolci  patatoni.
Io me la rido.
Vedervi agire è la migliore panacea per  i miei momenti vuoti quando mi manca il caffè e di un altra trasmissione di porta a porta non se ne parla proprio. 
Per fortuna che ci siete voi!
Siete un vero spasso solo per  come vi muovete .
Ve lo dico da qui che so che mi leggete con avidità ..slurp slurp....golosoni che non siete altro. 
E gli altri non si chiedano da dove sono nati  i vari Fiorito, i vari Mariuccio della nostra Italia: questi non sono altro che il frutto  della vanità  dell'uomo  che ama circondarsi di cortigiani servizievoli finti autisti e finti factotum  di un sistema che non morirà mai.
Guardate un po' : non vedete  che sopravvivono e prosperano con qualsiasi amministrazione......?


giovedì 29 novembre 2012

QUANTO MANCA E QUANTO MANCHERA'









Avviso.  Questo post sarà una specie di  rigurgito velenoso. Un sorta di  residuo intestinale post influenza aviaria .
 Perché sono incazzata a livelli stratosferici.

 Mi sono appena tolto di dosso un ragnetto malefico che si arrampicava nel mio blog a caccia di vermetti succulenti  quando ecco che  spuntano,  tra le serrande di una fabbrica in disuso, fiammelle mefistofeliche di un vecchio diavolo neppure povero, ma probabilmente ”faccendieresfaccendato” che si è messo a  raccontare di me  con persone che naturalmente me lo sono venute a riferirlo.

Precisiamo: lui non mi conosce. Io non l’ho mai visto   questo virgulto di solerte buon gusto,   nè è così famoso  perchè io avessi potuto sentir parlare di lui. 
Sicuramente se l’avessi visto l’avrei trovato troppo piccolo e troppo tronfio, ma non lo conosco ed allora lo immaginerò in modo migliore di come  sarà davvero. Ossia uno stronzo . Sarà  Ricco? Probabilmente fa parte ormai di quella razza che “ guadagnavo tanto  da far diventare  mio figlio dutur ma ora governo ladro non riesco a mettere la benzina nel mio jaguar “
Il tipo dovrebbe essere suppergiù questo.
 E se mi leggi , vecchio della malora dal naso raggrinzito e dalle spalle troppo strette , leggiti questo che ti scrivo ora.
Questo essere improponibile ha detto che sono una: 
 “ esibizionista. “
E cominciamo da qui .
Io  non  sono esibizionista  ma tu  sei un guardone viscido e orripilante.
Ho organizzato una cinquantina  di eventi e non sono mai salita sul palco malgrado avessi potuto inserire in scaletta la mia prorompente presenza in loco se  solo lo avessi voluto dato che il programma , guarda caso ,  lo facevo io.
Altro che esibizionista, caso mai "schiva" sarebbe il termine adatto , se proprio vogliamo trovarmi un difetto.   
Invece niente, pezzo di merda che sei. Non mi esibisco davanti a te.
 Io preferisco accucciarmi tra i fogli virtuali di un blog  oscuro e duro che si nasconde  dietro l’angolo  e che non si trova e non si legge se non lo  si va a cercare maniacalmente  come fanno i miei appassionati lettori ed anche quelli stronzi come te che  invece di stare al banchetto a cercare di cavar qualcosa di produttivo, “ ravanano”  con le loro dita avvizzite e smagrite tra i tasti del computer  “residuato bellico”   per trovare invece gli  annieroici che ti  hanno già  abbandonato da un bel po’.

Dice: "scrive nel suo blog durante le ore di ufficio". 
Ma vieni a dirmelo di persona , piccolo e curvo essere dalla bava lebbrosa !  se riesci a trovare il coraggio innanzitutto di presentarti “ buongiorno sono il tal dei tali e penso spesso cosa fa durante le ore di ufficio”.

Ed  ora , rampicante scorpione senza più cosa dritta, ora immaginati invece quando effettivamente scrivo nel mio blog che tanto ti preme e ti spreme ( immagino)
 scrivo Di notte.
Sappilo.
Scrivo la  notte dopo aver fatto l’amore . Senti un po’.
E  senza neppure andare a farmi il bidè… . 
Questo particolare  dovrebbe farti ancora più effetto che immaginarmi seduta alla algida scrivania di un ufficio che brilla solo per la mia presenza.

Terza illazione: Sono un' opportunista. Sono un' opportunista, testuali parole : “perché sto con la Lega.”
Scemo: non sto con la Lega.
Ma precisamente : non stavo con il PD . Non ho mai dato segni di stare con il PD. Benchè ho un  affetto materno per il PD.  Pover  Fanciot.
Non ho mai preso la tessera Lega nord.
Ma  apprezzo qualche suo militante. E te lo dico senza che tu debba aver nessun motivo per saperlo. Tu non sai nulla di me e parli di me. Sei malato.
Dovrei dirti di  prestare questo tuo occhio malato e melenso  alla tua famiglia che  pare, da voci di corridoio, che abbia proprio bisogno di attenzione oltre che di “sghei” che elargisci per puro senso colpa. E sai, brutto ceffo, cosa significa  “ essere opportunista”? Agire per cercare dei profitti personali , cioè quello che magari facevi tu , comunista arricchito e frodatore del fisco, evasore a tempo pieno  , tu ; che magari giravi con i gioielli senza fattura. Fai parte, presumo , del modo d'essere di una vecchia nomenclatura orafa che era convinta di poter raggirare tutti e guadagnare un mucchio di soldi alla faccia della nazione intera , quelli che lavoravano sempre in competizione con gli altri,   quelli che rubavano  modelli accusando gli altri di farlo e che hanno portato l ' artigianato orafo a questo sfacelo, perchè non avete voluto collaborare, confrontarvi, associarvi  e vivere con un po' di umiltà e di umanità.  E soprattutto avete vissuto con la presunzione che la pista dell'oro sarebbe stata per sempre e solo a vostra disposizione. Non avete pianificato un minimo di politica a tutela e a promozione del lavoro convinti di essere immortali super eroi. 

Invece le mie esternazioni, guarda un po’ , sono dettate solo dal senso di  attaccamento, di giustizia  e di amore che sento per la mia città anche se un abitante del cazzo come te mi toglie qualche pezzettino di spinta emotiva e mi fa venire voglia di emigrare in una regione dove gli idioti siano banditi. 
Ed last but non least: “Mio marito fa tutto quello che voglio.”
E lo racconti come fosse un difetto.
Mica sono tutti lì a batter figa senza pensare alla moglie   come probabilmente vantavi nei tuoi anni di contrabbandiere millantato e millantante.
Forse ti da fastidio che , sebbene non salga sui palchi della città. Sebbene non guadagni che pochi soldini  e sia attaccata e vilipesa ,  mantenga, ugualmente  una posizione rispettabile di persona onesta e affidabile  che non la da via né a pagamento e neppure per il gusto di farlo , che non mi prostro e non mi posto   davanti ai potenti ed agli arricchiti e soprattutto che benchè tu mi conosca  e insegui la mia immagine tu per me sei come non fossi mai esistito al mondo e di fatti, via diciamolo, in fondo è così. 
Sei un nulla con la macchina blu.  Invisibile ed inservibile. 
Ora che ti ho fanculato ti sto già dimenticando.

lunedì 5 marzo 2012

INCAZZATO PERSONALIZZATO





 Ci sono, è un dato di fatto, persone che non sanno lavorare. Ci sono, tra queste molto spesso, va a sapere perchè , persone che ricoprono ruoli dirigenziali. Non sempre vengono smascherate perchè bene o male il lavoro va avanti e la loro incompetenza  si perde tra i vari rivoli del settore di cui fa parte e che magari governa. 
 Ci sono, tra queste alcune persone, che , non  solo non sanno lavorare , ma  patiscono che qualcuno lo sappia fare . Patiscono in modo viscerale le intelligenze che incontrano.   Non crediate che queste persone siano  persone felici.   Dietro quel loro ghigno da  piccolo capo di periferia hanno magari , il coniuge distratto,  amicizie scarse. E peggio ancora  hanno ricordi di momenti orgiastici  ormai , lontani e stranieri. Credo che di queste persone, una volta svestiti i panni professionali rimarrà ben poco. Gente noiosa, mediocre , affatto brillante . saranno dimenticate molto presto. I danni causati presto riparati , le vicende che l'hanno viste protagoniste un sogno dimenticato, i loro passi nella città saranno ignorati. 
Sappiano queste persone, che, malgrado non impegni tutto il mio tempo ad almanaccare come può fare qualcheduno , sono una che non molla, che resiste, che si da da fare E che scriverà se sarà il caso ai giornali, su Internet. Insomma. Alcune persone hanno il tempo  da spendere io chi invece  l'intelligenza ed il coraggio.  E poi  ho anche una sana incazzatura che mi da la forza necessaria.  Guarda un po'.

giovedì 23 febbraio 2012

UN POSTO AL SOLE





Eccoci qui. Non ho mai parlato di  questa signora  perché mi pareva che così facendo l’avrei degnata di troppa attenzione: lei che è una figura dall’aspetto dimesso, insignificante,  una donna di mezza età, ma quella mezza età portata da sempre come fosse  un tempo  interminabile , ordinario e trasparente che già da anni la rendeva invisibile, (mentre l’altra mezza età è francamente inutile) o ancora meglio di quella visibilità che ti faceva provare un po’ di  pietà, un po’ di irritazione  che si preferisce ignorare. Suscitava quella sensazione di disfatta femminile, di fallimento generazionale  che faceva venire un po’ di inquietudine , ma  in fondo donne di tal fatta (male) non ne fanno  ed allora va bene così  e non si stia tanto ad indagare.
Questa donna, piena di piccoli malanni, di ansie mal represse, di solitudini  incancrenite, non ha mai avuto nulla a che fare con me : distante e grossolana, senza interessi particolari, senza talento alcuno, con velleità illusorie di buona conversatrice e  desideri di maternità di fatto frustrate. Probabilmente io , con due gravidanze di qualità di  origine controllata e l'addome straordinarimente piatto ,  dovevo farle un bell'effetto.

  Insomma non c’era nulla in lei che me la facesse pensare . Ho dovuto invece pensarci perché lei ha pensato a me . Probabilmente non le piacevo per  tutti i motivi elencati sopra, che la mia presenza  metteva ancora più in luce. Ma devo confessare che non avendola mai guardata non so neppure il motivo del suo risentimento.

. La mia arma è ben più greve  e si chiama “esposizione dei fatti“ e si chiama: “rivelazione della realtà“ e quella sì che oltraggia, quella sì che denigra e distrugge quando apre le sue ali e distende il suo corpo lungo e sinuoso davanti agli occhi del mondo.  
E quale realtà è più crudele  e matrigna di quella che tutte le mattine la vede solitaria e inerte davanti al mondo, che la vede indifesa e  prigioniera della sua  mente scialba e mediocre, che la vede torcersi  tra i gridolini di vecchina inconsapevole e  i sospiri  affannosi  e indolenti di una moglie rifiutata e disprezzata?

 Un pomeriggio ero nel negozio di scarpe del paese.  Devo dire che ero tutta vestita carina con una bella gonnellina corta sulle calze velatissime. 
 Recupero qualche modello di mio gradimento  e mi accingo a misurarmi prima una poi l’altra scarpa con grande impegno e concentrazione. Nel mio daffare, con la testa china tra le ginocchia ecco che vedo la sagoma di un uomo che si torce  in modo vistoso per far giungere il suo sguardo voglioso tra le mie cosce. Mi viene subito d’istinto di tirar su la testa per dirgliene quattro . E’ in quel momento che riconosco  il contorsionista della storia: era il marito della di lei signora che, sorpreso a compiere  un tal temerario  e boccaccesco gesto subito si ricompone e  mi rivolge un “ciao“ alquanto imbarazzato come un bimbo sorpreso con le dita nella marmellata  e, guarda un po', la marmellata era la mia.   Angelo d’oro. Quei mariti cari ed affettuosi , già me li immagino a casa tra il bar del  circolo  e la tivvù a far passare la giornata con la moglie in  cucina a rassettare od  ancora peggio sul lavoro ad uggiolare .
 In quell’occasione , ricordo, di avere sorriso con indulgenza. Ma adesso comprendo perché  la signora si  interessa  tanto alle esternazioni delle  donne più avvenenti.  
Il motivo per cui  suo marito, invece,  guardasse di sottecchi le cosce  delle  altre donne  l’avevo già intuito. 
Poveretta…và.

mercoledì 2 novembre 2011

CUORE DI BLOG



 IL POVERO Piero scrive:

                                                   ACHTUNG !

Tu puoi diffamarmi. Puoi linkare questo blog o altri e dire quello che vuoi su di me e su quello che scrivo.
IO NO.
Io sono di una razza inferiore, sono un brutto ceffo, un deficiente, un soggetto pericoloso. Sì pericoloso.
Tu puoi collegarti e farti forza su quello che trovi in rete, PUOI CITARLO. IO INVECE NO...
Perchè? Perchè è così, tu no io sì. Io non lo merito.
Ti linkerò ugualmente, non cambierò una riga di quello che hai scritto su di me e linkerò le fonti TUE.
Dici che sono un criminale pazzo, impotente e plagiatore. Una merda di individuo. Lo dici e lo scrivi da due anni sul tuo blog e lo racconti ai tuoi "amici"
Ed io linkerò tutto questo.
Questo non è un blog, è un tazebao. Su queste pagine non si commenta non c'è nulla da dire, da riflettere forse ma sono fatti vostri.
Non mi è permesso inteloquire nè da te nè dai tuoi sodali: bene ti ripago con la stessa moneta.
Di quello che avete da dire qui NON ME NE FREGA NIENTE.
Del destino di queste righe sul web non me frega niente.
Dell'eventualità che siano copiate falsate e usate non me ne frega niente, io non ho nessun copyright.
Sono stato sottoposto a un massacro mediatico inaudito senza aver fatto niente di strano.
Ci sono alcuni in rete che ritengono doveroso mandarmi in giudizio perchè affermo una verità diversa e perchè cerco di difendermi come posso: tu puoi continuare a smerdarmi come ti piace ed io non devo dire basta.
SIETE TUTTI IMPAZZITI.


Sì tesoro,  ti voglio tanto bene pure io