sabato 26 novembre 2011

LA TOGA E L'INFERMIERA

Per gli anonimi che mi vorrebbero vedere svolgere un altro lavoro: Ecco qui. Lo sto già facendo un altro lavoro. Periodicamente faccio il cancelliere giudiziario. Il cancelliere giudiziario  è un incarico molto delicato. Quando ancora non conoscevo le mansioni credevo si trattasse di una specie di dattilografo alle strette dipendenze del Giudice. Invece il cancelliere svolge funzioni molto precise e spesso autonome rispetto al Giudice. Intanto ha il compito di seguire l'iter dei Decreti ingiuntivi. I Decreti ingiuntivi sono solo inizialmente avviati dal Giudice, ma i passaggi successivi dal deposito, all'invio ufficio del Registro, al rilascio copia per l'esecutività sono  tutti governati dal cancelliere che deve badare bene alle scadenze ed alle date di notifica per non incorrere in atti illegittimi. Ma oltre questo, la cosa più interessante è assistere e verbalizzare le udienze. Dire " verbalizzare" può sembrare una cosa facile, ma  non lo è affatto. Inanzitutto bisogna ascoltare attentamente quello che dice il Pubblico  Ministero che fa sempre riferimento alle violazioni di articoli del Codice Penale e poi ai testi, al Giudice ed infine alla sentenza finale .
ma non è tanto per questo che assistere e verbalizzare le udienze mi pare la cosa più interessante. E' per il fatto che tutti tra Giudice, Pubblico Ministero, Cancelliere ed avvocati  durante l'udienza devono indossare la toga. Ognuno ha la sua toga naturalmente. Il giudice ha la Toga con le spalline argentate, il Cancelliere con le spalline rosse ( eh , le famose toghe rosse) e così via a seconda del ruolo che si ricopre all'interno del processo. Questo di indossare la Toga lo ritengo un atto di grande rispetto e di deferenza verso lo Stato. Non è la prima volta che nella mia lunga carriera  professionale ho dovuto indossare delle divise. per esempio sono stata infermiera, ma , allora giovane e selvatica,  sentivo come una grande costrizione dovermi assoggettare    a vestire un abito per  rappresentare un ruolo  estraneo all'idea libertaria ed anarchica che avevo del lavoro. Ora no.   La nostra azione, mentre lavoriamo,  ha lo scopo di rappresentare lo Stato ed è a questa entità a cui solo dobbiamo fare riferimento. Non c'è e non ci dovrà essere mai il grande macho a puntare  il pollice contro questo o quel cittadino , perchè  questo  sarà tutelato dallo STATO che non potrà mai essere sopraffatto, non potrà  mai essere sostituito e per Stato intendo il senso  di Giustizia e di libertà  che deve  ispirare  ogni nostra azione quale rappresentanti dello Stato. Quindi: non siamo qui per compiacere il Genio di turno,  o il capetto incompetente e tiranno , ma lo Stato italiano che è tutta un'altra cosa. Per questo, quando entro nella sala del Tribunale indosso con grande gioia la toga con le spalline rosse e cammino piena di dignità e di profonda venerazione verso  il gesto che mi sto accingendo a fare: ossia rappresentare lo Stato, quale simbolo di purezza e di legalità a tutela del cittadino. Guarda un po'!

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma dai sai scrivere anche con quella specie di pianola che si vede in tv pure ad occhi chiusi? Capisco perchè nella mala dicono è uno che ha cantato e gli tirano il collo.

Gillipixel ha detto...

Complimenti, Anto, sia per il prestigioso incarico, sia per le cose nobili che hai scritto...quando si è ragazzi, si pensa che la ribellione sia l'unica strada degna...crescendo ci si accorge che è la normalità la vera e più ardua sfida che ci attende :-) o perlomeno, a me pare sia così :-)

Bacini togati :-)

Anonimo ha detto...
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