
mercoledì 30 settembre 2009
T'HO GIA' DIMENTICATO DOMANI

lunedì 28 settembre 2009
SONO UN TACCHINO ( con il taccuino...)
Era forse una ulteriore prova tangibile della mia inguaribile cattiveria?
domenica 27 settembre 2009
sabato 26 settembre 2009
UN LAVORO REDDITIZIO ED UN LAVORO DI MERDA

Esco fuori con sollievo. l'aria dentro il pronto soccorso era tanto sfittica che mi pareva di soffocare. A casa mangio, ma sono in apprensione pensando di aver lasciato lui in quel posto orribile. Allora mi alzo dalla tavola. Preparo due panini, prendo un succo di frutta , una mela. Metto tutto in un sacco , salgo in macchina e parto in direzione: ospedale di Alessandria. Dopo mezz'ora sono lì di nuovo. Lo faccio mangiare. Poi vado a lamentarmi con l'infermiera. Lei dice: " Ok, da giallo lo faccio diventare verde" Non so bene che significa, ma voglio assolutamente compiacerla. Dico: " Mio marito ha la febbre non riesce a stare in piedi" Lo definisco marito perchè è più sbrigativo in certi casi. Inutile fare la storia della propria vita. Lei lo fa distendere in una barella. " Beato lui!" Penso. sono stanchissima di stare lì, in sala d'attesa. Continuo ad uscire all'esterno, nel grande viale davanti all'ospedale. L'aria per la strana legge del contrabbasso è leggera e dolcissima . Io passeggio tra le panchine gustandomi il vento tiepido e mite di queste ultime serate estive. La città pare quasi accogliente con i suoi fanali luccicanti ed il silenzio calmo della strada. Mentre me ne sto lì pacifica, mi si avvicina un tipo molto distinto che subito mi rivolge la parola con modi gentili. Mi dice: " Stai cercando lavoro? ? Posso piazzarti una delle mie case con altre due ragazze." Non capisco tutto al volo, tranne la domanda che siccome mi è chiara all'istante la faccio subito mia. Rispondo a questa quasi istintivamente:" No, non cerco lavoro"
Lui insiste caloroso: " Avrei proprio bisogno, ti pagherei molto bene. "
Dico meccanicamente" Grazie, ho già un lavoro. " Dopo queste mia risposta il tipo si allontana salutandomi cordialmente. Per un attimo ho quasi creduto che la nostra fosse davvero una conversazione su argomenti di carattere professionale". Avrei voluto dirgli: "Dammi il tempo di valutare la cosa". Ma era già andato via. E il biglietto da visita?
Eppure mi vedevo quasi nella casa e dire: ""Ok, adesso mi firmi un modulo in base al D.Lgs 196/03 in cui sei a conoscenza che i tuoi dati trattati non saranno divulgati"
Rientro al pronto soccorso mentre era finalmente giunto il turno del mio ex marito. Subito lo mettono in isolamento. Dice il medico: " Per via dell'influenza dei maiali" Mi dico: " belle misure di sicurezza... Dalle cinque avrebbe potuto impestare tutta la sala di attesa"
Per fortuna , poi non era quell'influenza lì. Ma io ho perso l'occasione di un lavoro redditizio. Mica di merda.
venerdì 25 settembre 2009
TESORO DELLA MAMMA

Questa faccia è un lavoro lungo , è un prodotto di squilibri improvvisi e inspiegabili. Posso rimanere impassibile e posso sorridere. Riesco anche a essere compresa attraverso il mio linguaggio sociale e le mie modalità cortesi.
Ma posso liberarmi delle mie consuetudini in un battito di ciglia. Perchè non dobbiamo identificarci mai in qualcosa di assolutamente determinato.
Non siamo noi che selezioniamo i pensieri ed i desideri, ma questi ci trascinano e decidono per noi il nostro percorso.
Resistere al richiamo della nostra essenza profonda non solo è un errore ma sarà completamente inutile. Questa raffiorirà appena troverà uno spiraglio che gli permetta di respirare nuovamente. E prenderà il sopravvento con tutta la potenza di un evento calamitoso .
Perchè non dobbiamo dimenticare che , per quanto cerchiamo di darci un nome ed una dimora, il senso vero dell'esistere non si troverà mai nel susseguirsi convenzionale delle cose, ma gorgoglierà sempre nell'abisso profondo dell'anima , in ciò che può che essere compreso solo col palpito del nostro cuore misterioso.
Tesoro mio, come vorrei caricarmi di questo tuo dolore e trasformarlo, con le mie mani, in trampolino di lancio verso la splendida vita a cui TI stai aprendo!
Ma il dolore è tuo, tuo questo meraviglioso dono del dolore, anche se lo struggimento te lo rende sgradito. Tuo il dolore e ciò che ne verrà da questo. Ossia l'accettazione della evanescenza della vita, la sua irreperibilità capricciosa, la sua incoerenza ambiziosa. Non hai che da accogliere l'imprevedibilità maligna a braccia aperte senza per forza dover attribuirne la causa. Questa è l'occasione per lasciare alla follia il suo percorso sconosciuto.
Non c'è un motivo e non c'è un colpevole. Noi non siamo che ciò che pensiamo nell'istante in cui il pensiero si dispiega nella nostra mente accogliente.
Non c'è altro da definire nella vita che possa darti la stessa forza di questa incertezza confusa, tesoro della mamma.
mercoledì 23 settembre 2009
POSSO GODERE DI TE COMPLETAMENTE

martedì 22 settembre 2009
TUTTO IL DOLORE E LA GIOIA DEL MONDO
domenica 20 settembre 2009
LA FORZA TRANQUILLA

Sono ammaliata dalla sua forza tranquilla.
Perchè non c'è forza maggiore che la consapevolezza dello spazio che si occupa , del respiro che si esprime, della coscienza della vitalità primordiale.
In questo io sono il mare.
Per tutto questo tempo, da quando nacque il blog, ho cominciato a spostare i miei piani convenzionali trasmutandoli in posizioni inedite.
Mentre sino ad allora guardavo fuori di me, ho cominciato a intravedere mete diverse in una dimensione distaccata dalla realtà e alla ricerca di un nuovo ordine che la trascendesse.
Ma non ero preparata a questo lavoro . Ero debole e piena di rabbia per questa destabilizzazione che non avevo programmato, ma che lo stesso premeva chiamata da una esigenza improrogabile.
Jung ha scritto:
" Non è possibile vivere la sera della vita seguendo lo stesso programma del mattino , poichè ciò che fino allora aveva grande importanza ne avrà col passare del tempo sempre meno e la verità del mattino costituisce l'errore della sera"
Io credo ,proprio per questo pensiero di Jung, che chi resta ancorato ai progressi raggiunti e li rammenta con nostalgia, non ha ancora trovato la sua estensione successiva e magari non la troverà mai, perchè legato a convinzioni e valori mutuati acriticamente dalla fascia sociale di cui si sente far parte.
Ma non c'è più questo tempo per me. Sono cambiata.
M'è sembrato d'aver attraversato sentieri di erba alta e di liane intrecciate. M'è sembrato d'avere subito attacchi di animali selvatici ed affamati.
Sono giunta tra la sabbia ed il sole nelle profondità di un mare oscuro e tranquillo. Posso attingere alle mie risorse inconscie come ad una fonte trasparente.
Avevo urlato per mesi, m'ero persino dimenata ferocemente come per scrollarmi di dosso un peso che credevo non mi appartenesse.
Ero piena di odio e di rabbia.
Ora no. M'appresto a stendermi come acqua di un mare oceanico in una dimensione infinita. Adesso sono forte . E' solamente la forza che può darti quella tranquillità che è propria della coscienza d'essere nel mondo completamente espressione del se' interiore.
giovedì 17 settembre 2009
TERREMOTO ABRUZZO: GLI SCHIAMAZZI E L'IMPEGNO

mercoledì 16 settembre 2009
LA POLITICA DELL'APPARENZA: ( TE LO DO IO L'AMORE PER LA CITTA')

Avevamo sentito durante la campagna elettorale per le provinciali di Alessandria una candidata mai vista a Valenza (non residente a Valenza e candidata proprio nel suo distretto per il partito democratico) , piena di amore e di interesse per la nostra città. ( MALGRADO FINO A QUEL MOMENTO NON AVESSE MAI FATTO NULLA A VALENZA )
C'è persino un video che testimonia la sua accorata dichiarazione d'intenti ed affezione per Valenza, ricordando agli elettori che, benchè sino ad allora non aveva fatto niente per la città e non si era interessata di nulla che potesse essere a beneficio di Valenza, lei invece era piena di amore e di voglia di fare a favore dello sviluppo culturale e commerciale della nostra città.
Terminata la campagna elettorale ( non è stata eletta. Forse non ha convinto i cittadini?) l'interesse per la città ed i suoi cittadini probabilmente si sarà afflllievolito sempre di più sino a scomparire del tutto, dato che non ha partecipato a nessuna delle iniziative svoltesi in città e nessuno l'ha mai più vista nè proporre qualcosa e nè opresenziare alle manifestazioni come faceva nei tempi della campagna elettorale.
Eppure nel suo blog per i quindici, ripeto, quindici giorni di campagna elettorale aveva profuso dichiarazioni e promesse alla cittadinanza per una partecipazione attiva a favore di questa città che lei amava, oh sì, che amava!! In fondo c'era stata .. quando? tanti anni fa... FORSE CI DOVEVA ESSERE PASSATA DI "SGUINCIO" A SEI/ SETTE MESI .. dolce batuffolo rosa.... ...ho ancora le lacrime agli occhi dalla commozione rammentando i toni accorati ed appassionati che esprimeva nel dirlo)
Allora, cari cittadini Valenzani, anche noi ci ricorderemo nevvero? E della sua faccia e DEL SUO NOME ( STEFANIA NOVELLO) del suo interesse per la città... per le prossime elezioni!!!!!!
Un consiglio ai simpatici coordinatori del Partito Democratico di Valenza: per le candidature alle prossime elezioni converrà presentare qualcuno davvero interessato alla città e non solo alla poltrona !!!
martedì 15 settembre 2009
L'UOMO CHE NON HA

lunedì 14 settembre 2009
IL MALANDRINO E LA DOLCE FANCIULLA


domenica 13 settembre 2009
I DICIOTTO ANNI DI NOI CAVALIERI


Mi sembrava mancasse qualcosa......E' stato un po' di tempo fa.


Caspita ! Mi da una certa serenità sapere di essere qualcosa di preciso.
sabato 12 settembre 2009
CITTA' DI VALENZA : CIO' CHE AVVENNE DOPO L'OTTO SETTEMBRE 1943. LA BANDA LENTI
La brigata si era formata dopo l'otto settembre del 1943 . Agostino Lenti lascia l'università e torna a casa. I giovani erano stati richiamati alle armi da un bando emesso dalle autorità della Repubblica sociale . Furono moltissimi i retinenti. Agostino cercò di sondare chi era disposto a sottrarsi alla leva e far parte del gruppo. In breve tempo il gruppo raggiunse le undici unità. Avevano pochissimi strumenti per poter attuare attività di boicottamento. La loro prima vera azione fu messa a segno nel giugno del 1944 . Era stato fermato un giovane di Camagna che aveva disertato. il nucleo della banda Lenti Entrò in azione e lo liberò . Da quel momento le azioni si susseguirono a breve distanza."


Il corteo attraversa le vie della città di Valenza per giungere al Cimitero dove è stata apposta una lapide nel punto preciso in cui furono trucidati i ragazzi . Qui il Comandante Polizia Municipale Valenza Andrea Remondetti e L'assessore provinciale Pubblica Istruzione Massimo Barbadoro
Ecco il corteo. Il Comandante della Polizia Municipale Andrea Remondetti , l'assessore ai lavori publici Salvatore Di Carmelo , L'Assessore al personale Gian Luca Barbero , il coordinatore Partito Democratico Francesco Bove .




Il nostro Sindaco Gianni Raselli ....... La lapide con il nome di tutti i ragazzi
"Sull'episodio delal cattura ci sono molte versioni. Si dice persino che all'interno del gruppo vi fosse stato un traditore. Comunque è probabile che sia stata una soffiata poichè i nazifascisti arrivarono nella cascina di Madonna dei Monti ( a Camagna AL) alle prime luci dell'alba proprio dove si trovava il gruppo dei partigiani. Furono sorpresi quasi nel sonno.
Vennero caricati sui camions e trasportati a Valenza dove vi era la sede del Comando tedesco. Il comandante Agostino Lenti con Niko si trovavano in una macchina. Cercarono di scappare, ma mentre Niko riuscì a fuggire Agostino Lenti non riuscì quasi a muoversi e venne giustiziato sommariamente sul posto con un colpo alla nuca.
Il resto della formazione fu condotto durante il pomeriggio presso l'edificio scolastico di Viale Cellini .
l'esecuzione iniziò alle ore 16,30.
( dal libro di Daniele Borioli , Assessore Regionale della Regione Piemonte " la Banda Lenti" )
mercoledì 9 settembre 2009
L'ODORE E LA NOTTE

Poteva sentire il fruscio leggero dei suoi capelli sottili e sbiaditi tra le gambe e la notte tutto intorno. Era immersa totalmente in quella macchia senza luce tanto da non percepire neppure la forma del suo corpo. Lei non era che oceano profondo e vischioso . Non riusciva a individuare il confine del suo abbraccio e del calore intorno fatto del suo respiro. Lei era tutt'uno col buio. Infatti.
Aveva proprio la sua pelle tra le dita? Apparteneva a lui che aveva parlato in quei giorni , e quella bocca che aveva sorriso e deciso alfine di dire "sì" ed ora tra le sue labbra, ora, era sua e poteva sfiorarla, poteva averla contro di se' e goderne come se le appartenesse in quel momento e per sempre?
Eppure , nel buio e nel silenzio sembrava il fruscio solo il tonfo sordo della strada oltre la finestra . Non lo sentiva più: forse non c'era.
Allora si sedette nel letto e con le braccia , a tentoni nel buio, volle attirarlo a se' per prendere il suo corpo e riconoscerlo passando le mani sul viso e tra i capelli e sulle palpebre tremanti.
Lei teneva gli occhi sbarrati per guardare meglio quel nero denso e voluttuoso. Ascoltava il passaggio delle sue mani sul ventre e sul sesso.
Lei si sentiva come fosse stata una distesa infinita di sabbia finissima. Si sentiva interminabile. Ma lui non parlava. Lei poteva riconoscere l'odore sudato del suo affannoso tendere a lei e cercarla e desiderarla e premerla come sostanza malleabile fatta di argilla e d'acqua. Lei poteva sciogliersi su di lui come liquido colante. Poteva avvolgerlo e prenderlo tra le gambe sottili di insetto tropicale.
Lei aveva quasi paura che la sua voce si alzasse a segnare un limite che ormai aveva valicato.
Lui non avrebbe voluto stare nel suo letto. In quei giorni era stato molto indeciso. Diceva: "Non voglio. Tu mi farai destabilizzare"
martedì 8 settembre 2009
LA VERITA' NON RIVELATA

lunedì 7 settembre 2009
E' INUTILE FARE GIRI DI PAROLE

NON SO PERCHE' MA HO IDEA CHE IL PROPRIETARIO DI QUESTA, CHIAMIAMOLA, UTILITARIA
DEVE ESSERE UN TIPO INTERESSANTE......
BENE, CHIUNQUE SIA, FACCIO UN APPELLO
CHE SPERO NON RIMANGA INASCOLTATO :
MI CONTATTI AL PIU' PRESTO.
NON HO PREGIUDIZI DI SORTA:
ANCHE RESIDENTE OLTR'ALPE O EXTRA COMUNITARIO
VI CHIEDERETE PERCHE'...
COME PERCHE ?!!
GLI DARO' IL MIO AMORE , GLI DARO' IL MIO AMORE E FIUMI DI PAROLE CHE PRIMA O POI, COME DICEVANO I JALISSE, CI PORTERANNO VIA..
MAGARI IN LIMOUSINE
I'LL GIVE MY HEART....
I 'LL GIVE YOU EVEN MORE .......