DIARIO DI SPES CONTRA SPEM: LA VERDE COLLINA: "Mi domandi che c'è dietro la verde collina? E oggi che sei così bella ti ci porterò. Era tanto che volevo andarci con te. Oh, perché q..."
Innanzitutto sono contenta che tu sia passata a trattare argomenti ben più nobili e degni d'attenzione quali quelli che riguardano il mondo dei disabili! Sai, a scuola io mi sono spesso dovuta rapportare con questi ragazzi ed è stato grazie a loro che io ho imparato ad interagire e a superare l'imbarazzo nei confronti dei "non normodatati", Ho instaurato con tutti loro un rapporto di grande affetto reciproco che mi ha molto gratificata. Sì, li ho amati in modo speciale e, a differenza di tanti miei colleghi, non li ho mai trascurati, né dal punto di vista umano né da quello strettamente professionale, perchè ogni loro pur minimo miglioramento nella mia disciplina era un mio successo personale! E con orgoglio ti dico che aspettavano con gioia il mio arrivo in classe e che ovviamente l'inglese era la loro materia preferita, quella in cui riuscivano meglio. E sono io che devo dire grazie a loro, perchè loro mi hanno fatto diventare un essere migliore! P.S. Guarda che ho risposto con due mie alla tua mail. Verifica...ciao!
Cara Ornella...scusami non mi sono firmata...non sono Antonella, sono Giulia, partecipo anche io al blog....lavoro per il Servizio Civile in una coop. sociale che si occupa di disabilità e di adolescenti in difficoltà....in realtà mi divido fra l'Approdo ( adolescenti) e l'ufficio comunicazione. Per questo ho creato un blog, appunto DIARIO DI SPES CONTRA SPEM, questo mi ha permesso di fare un pò il giro delle diverse case e di conoscere e farmi un pò conoscere dai diversi ospiti, volontari, operatori.....ammetto che l'approccio iniziale è stato molto difficile in tutti i casi: paura e diffidenza sono sentimenti difficili da combattere. Poco dopo tempo tutto è passato... non so come spiegare...non credo ci siano parole per farlo.....ricordo con precisione di loro, la voce, l'odore il rumore dei passi, il modo di esprimersi......credo che questo accada solo quando senti dentro di te una persona.....non ho davvero parole per raccontare quello che provo quando entro in una delle case, quando vedo Giulia, quando parlo con Stefano, quando Emilia mi dice che è incazzata, quando abbraccio A. o quando mi pesta i piedi, quando mi tira i capelli...ogni dispetto, ogni presa in giro, ogni respiro, ogni volta che M. mi chiama il cuore mi salta in gola e quando lui se n'è andato si è portato via un pezzetto del mio cuore.... so che tu capisci benissimo che non sono parole retoriche scritte per far pubblicità o ottenere donazione....sai perfettamente di quali sensazioni ti parlo.... segui il blog, così vedrai ancora meglio....rimaniamo in contatto..... Baci Giulia
Ciao Giulia, certo che ti capisco perchè anch'io provavo le tue stesse emozioni. E ti dirò che a rapportarmi a quei ragazzi disabili non solo ho imparato a non provare più imbarazzo nei loro confronti ma neanche,nei casi più gravi, qualcosa ben più dell'imbarazzo, cioè, ad esempio, non ero "schifiltosa" se Michele, gravemente spastisco, nel volermi baciare continuamente mi riempiva il viso di saliva. Appena entravo in classe mi diceva " Ornella ti voglio bene" ed allungava le braccia affinchè ci abbracciassimo, ed io lo facevo di corsa stringendolo a me come fosse mio figlio! Certo che verrò nel tuo blog, spero tu legga nel frattempo questa mia risposta al tuo commento. Ciao!
Grazie mille.....davvero non credo di meritare tutti i complimenti che mi fai.....grazie per aver detto che mia mamma DOVREBBE ESSERE ORGOGLIOSA DI ME (lo scrivo in grosso perchè lei legge qui...comunque il blog che ti ho segnalato 'ho creato io a nome di una Coop. sociale, si chiama Spes Contra Spem , è qui che faccio il servizio civile!!!! Giulia
7 commenti:
Innanzitutto sono contenta che tu sia passata a trattare argomenti ben più nobili e degni d'attenzione quali quelli che riguardano il mondo dei disabili! Sai, a scuola io mi sono spesso dovuta rapportare con questi ragazzi ed è stato grazie a loro che io ho imparato ad interagire e a superare l'imbarazzo nei confronti dei "non normodatati", Ho instaurato con tutti loro un rapporto di grande affetto reciproco che mi ha molto gratificata. Sì, li ho amati in modo speciale e, a differenza di tanti miei colleghi, non li ho mai trascurati, né dal punto di vista umano né da quello strettamente professionale, perchè ogni loro pur minimo miglioramento nella mia disciplina era un mio successo personale! E con orgoglio ti dico che aspettavano con gioia il mio arrivo in classe e che ovviamente l'inglese era la loro materia preferita, quella in cui riuscivano meglio. E sono io che devo dire grazie a loro, perchè loro mi hanno fatto diventare un essere migliore!
P.S. Guarda che ho risposto con due mie alla tua mail. Verifica...ciao!
Cara Ornella...scusami non mi sono firmata...non sono Antonella, sono Giulia, partecipo anche io al blog....lavoro per il Servizio Civile in una coop. sociale che si occupa di disabilità e di adolescenti in difficoltà....in realtà mi divido fra l'Approdo ( adolescenti) e l'ufficio comunicazione. Per questo ho creato un blog, appunto DIARIO DI SPES CONTRA SPEM, questo mi ha permesso di fare un pò il giro delle diverse case e di conoscere e farmi un pò conoscere dai diversi ospiti, volontari, operatori.....ammetto che l'approccio iniziale è stato molto difficile in tutti i casi: paura e diffidenza sono sentimenti difficili da combattere. Poco dopo tempo tutto è passato...
non so come spiegare...non credo ci siano parole per farlo.....ricordo con precisione di loro, la voce, l'odore il rumore dei passi, il modo di esprimersi......credo che questo accada solo quando senti dentro di te una persona.....non ho davvero parole per raccontare quello che provo quando entro in una delle case, quando vedo Giulia, quando parlo con Stefano, quando Emilia mi dice che è incazzata, quando abbraccio A. o quando mi pesta i piedi, quando mi tira i capelli...ogni dispetto, ogni presa in giro, ogni respiro, ogni volta che M. mi chiama il cuore mi salta in gola e quando lui se n'è andato si è portato via un pezzetto del mio cuore....
so che tu capisci benissimo che non sono parole retoriche scritte per far pubblicità o ottenere donazione....sai perfettamente di quali sensazioni ti parlo....
segui il blog, così vedrai ancora meglio....rimaniamo in contatto.....
Baci Giulia
Ciao Giulia, certo che ti capisco perchè anch'io provavo le tue stesse emozioni. E ti dirò che a rapportarmi a quei ragazzi disabili non solo ho imparato a non provare più imbarazzo nei loro confronti ma neanche,nei casi più gravi, qualcosa ben più dell'imbarazzo, cioè, ad esempio, non ero "schifiltosa" se Michele, gravemente spastisco, nel volermi baciare continuamente mi riempiva il viso di saliva. Appena entravo in classe mi diceva " Ornella ti voglio bene" ed allungava le braccia affinchè ci abbracciassimo, ed io lo facevo di corsa stringendolo a me come fosse mio figlio! Certo che verrò nel tuo blog, spero tu legga nel frattempo questa mia risposta al tuo commento. Ciao!
Grazie mille.....davvero non credo di meritare tutti i complimenti che mi fai.....grazie per aver detto che mia mamma DOVREBBE ESSERE ORGOGLIOSA DI ME (lo scrivo in grosso perchè lei legge qui...comunque il blog che ti ho segnalato 'ho creato io a nome di una Coop. sociale, si chiama Spes Contra Spem , è qui che faccio il servizio civile!!!!
Giulia
La mamma è orgogliosa di te
e meno male......non sembra sempre però
http://gliamicidispescontraspem.blogspot.com/2011/04/totem.html
Nuovi post pubblicati......
Giulia
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