sabato 13 marzo 2010
mercoledì 10 marzo 2010
NON C'E' STATO ERRORE

Quelle magari arriveranno col tempo , solo quando ciò che si era predisposto ha già avuto la sua risoluzione e la passione che l'aveva generato sembra incanalata verso una dimensione nuova , intenta a costruire una nuova persona. La tua persona. Eri tu che ti barcamenavi senza logica offrendo il tuo cuore trafitto e perduto fino all'ultimo spasimo di una disponibilità cieca? Certo. Eri tu. Ma che vuol dire?
Non esistono cose inopportune. Bisogna fare quello che in quel momento risponde al giusto, risponde al bisogno misterioso dello spirito che siamo. Non c'è un punto di riferimento adeguato a ciò che andiamo a compiere perchè ciò che siamo non sarà ripetibile. Dunque, perchè servirsi di parametri standard, di costumi già predefiniti.? Noi siamo pionieri nel mondo. Non eseguo passaggi battuti, non attraverso valichi spianati. La strada è nuova.
Il risveglio quotidiano è sempre inedito per ognuno di noi.
La nostra fine avrà il sapore solitario e vergine dell'esistenza che ci è STATA assegnata.
A chi dobbiamo giustificare il fervore?
A chi prepareremo il sospiro estremo della nostra fine se non alla nostra stessa trasformazione, che sarà necessaria e vitale? Dunque. Svegliamoci.
domenica 7 marzo 2010
STAVO LI' A GUARDARE IL MARE
Accadde: me ne stavo lì a guardare il mare, anzi, questa massa d'acqua mobile e potente che pareva avanzare senza raggiungermi. E finalmente accadde.
Accadde che l'acqua non fu più ciò che io pensavo del mare , ma un profonda combinazione dell'esistenza che mi esprimeva senza definirmi, che mi abitava senza esserne ospite che si mostrava vitale ed eterna senza permettermi di esserne protagonista invece solo elemento imprescindibile del mare.
Cosa sarebbe cambiato di quel poderoso oscillare delle acque luminose se la particella che io ero si fosse arenata tra i flutti verdeggianti dell'eterna corrente? Non era forse quell'acqua davanti a me la riprova di quanto io non fossi che un'impressione d'essere, un pensiero di vivere che mi ingannava e che non apparteneva al mondo? Non era forse, quell'acqua innocente ma profonda e sconosciuta a decidere il percorso del moto perenne del tempo senza spostarsi e senza cedere il passo? Non c'ero io, ma la massa d'acqua ordinata e pesante che procedeva implacabile verso se stessa per sommergere totalmente la debole impressione che avevo di me. Il pensiero simulato della vita che non mi apparteneva. Avevo varcato la soglia rassicurante della mia identità immaginaria : ero dentro l'acqua e m'avrebbe fatta sua in quell'abbraccio abissale di morte/ vita a cui non ci è dato pensare.
venerdì 5 marzo 2010
IL RIMBORSO ELETTORALE

C'è un bel gioco nazionale / che ha una regola che vale
e permette ad un partito / spender soldi per un sito
poi le pagine al giornale /tiratura regionale
è così che Marilù / casalinga a Cefalù /
poi diventa in poche ore /vicesindaco o assessore
Sconosciuta e incompetente / di gran lunga non sa e mente
col rimborso elettorale / ride e scherza sul giornale
ogni pagina ha sue foto/ quanta promozione in moto !
dall'anonimato mesto/ il successo è manifesto
Ma chissà se basterà / spender soldi in quantità?
fate pure la grancassa / e passate poi alla cassa
l'elettore già lo sa/ presto vi giudicherà
se non ferma questa festa / POi con Dio non fa la cresta.