mercoledì 10 marzo 2010

NON C'E' STATO ERRORE


Non esistono cose insensate. Tutto ciò che risponde ad un richiamo profondo è la risposta opportuna. Non è necessario darsi delle giustificazioni.
Quelle magari arriveranno col tempo , solo quando ciò che si era predisposto ha già avuto la sua risoluzione e la passione che l'aveva generato sembra incanalata verso una dimensione nuova , intenta a costruire una nuova persona. La tua persona. Eri tu che ti barcamenavi senza logica offrendo il tuo cuore trafitto e perduto fino all'ultimo spasimo di una disponibilità cieca? Certo. Eri tu. Ma che vuol dire?
Non esistono cose inopportune. Bisogna fare quello che in quel momento risponde al giusto, risponde al bisogno misterioso dello spirito che siamo. Non c'è un punto di riferimento adeguato a ciò che andiamo a compiere perchè ciò che siamo non sarà ripetibile. Dunque, perchè servirsi di parametri standard, di costumi già predefiniti.? Noi siamo pionieri nel mondo. Non eseguo passaggi battuti, non attraverso valichi spianati. La strada è nuova.
Il risveglio quotidiano è sempre inedito per ognuno di noi.
La nostra fine avrà il sapore solitario e vergine dell'esistenza che ci è STATA assegnata.
A chi dobbiamo giustificare il fervore?
A chi prepareremo il sospiro estremo della nostra fine se non alla nostra stessa trasformazione, che sarà necessaria e vitale? Dunque. Svegliamoci.

4 commenti:

fra ha detto...

Ciao antò!! Sono pienamente d'accordo che nella nostra morte saremo soli, come siamo soli nella sofferenza, pure in quel momento, per quanto amici, parenti, matrimonio siano forti, saremo faccia a faccia con noi stessi, nella più totale solitudine.
Però è un evento unico della vita, e sarebbe bello assaporarlo come un' emozione unica, senza la quale non ci sarebbe la vita.
Come affermi tu il campo delle possibilità nella nostra vita è sconfinato, senza dubbio, e la ricerca inesauribile. Ti auguro di trovare una strada su cui poter correre libera, ricordandoti di poter contare veramente soltanto tu te stessa, la vera felicità a mio parere è una strada da percorrere in solitudine. cit. "La verità è una strada senza sentiero". BUONA NOTTE
=)

Gillipixel ha detto...

Mi è piaciuta molto l'immagine di noi umani che hai tratteggiato come "pionieri nel mondo", Anto...mi hai fatto pensare che questa è una nostra condizione ambivalente, nel senso che può suscitare emozioni contrastanti: talvolta può regalare euforia, perchè ci fa sentire come degli esploratori di nuove terre sconosciute (che poi sono le nostre giornate più o meno comuni o straordinarie...); ma d'altro canto, può generare anche angoscia, perchè alla fine si percepisce come destino inevitabile...siamo fatti così costituzionalmente, il passato e l'esperienza hanno un loro valore, ma sono solo un vago canovaccio rispetto alla recita sempre nuova a cui siamo costantemente chiamati...
Bello, c'è sempre da riflettere sulle cose che scrivi :-)
Bacini pionieri :-)

ANTONELLA ha detto...

Ciao Fra:si dice che la verità e la vita sono strade che non si intersecano. Ciao carissimo

ANTONELLA ha detto...

Ciao Gillipixell, è una condizione che sento molto. Si cercano sempre consensi. ma sono necessari?