Avevano accarezzato il tuo corpo interamente. Ricordi?
Nei primi mesi di vita era un corpo meraviglioso. Lucente, roseo, morbido.
Eri un corpo nuovo.
Di velluto dorato.
Liscio.
Non c'era una parte di te, ossia del tuo corpo, che non fosse da mordere , accarezzare , baciare.
Perchè tu eri il corpo. Ma non lo sei stato per molto tempo. E' stato un tempo brevissimo dove le sensazioni erano il corpo . Il piacere, la gioia ed il dolore provenivano da lì dalla pelle leggera , densa , compatta . Sensibile. la pelle del tuo corpo.
Ne è passato di tempo da allora ed ora tu non solo non sei più quel corpo, ma si rivolgono a te non più per coprirti con buffetti leggeri il piccolo ventre, e le gambe e le braccia , , ma per incontrare te lontano dal tuo corpo ed a patto che sia definito come si intende generalmente un corpo di uomo maturo, un po' sovrappeso, curvo , autorevole, certamente, ma estraneo alla voce ed al gesto, fatto per essere ignorato , per disconoscerlo . Il corpo ora è solo l'involucro che ti ricopre e che non ti rappresenta, da non toccare assolutamente.
Nessuno ha memoria del tuo corpo. Tu stesso spesso te ne dimentichi.
Gli altri se ne disinteressano.
Potresti essere una voce invisibile e magari questo va anche bene. Va bene perchè ora il corpo da prendere in considerazione deve essere un corpo adatto a ciò che tu rappresenti , che non parla di te, proprio di te delle tue gioie e dei tuoi dolori, ma di quello che rimanda la tua immagine ed i tuoi anni. Più che mai se sei una femmina il tuo corpo non ti appartiene. Dolce, sinuoso, snello, delicato, procace. E' fatto d'altro ossia di attenzioni pelose, di espropriazioni segrete. Di voglie. Non tue , ma lo devono diventare.
I desideri sono il corpo se no, non esisti.
Ormai, tu, anziano, dicono, hai un corpo che cammina da solo.
Nessuno trova " meraviglioso" il tuo gesto di procedere innanzi come bimbo tenero e corposo. Tutto avviene in te automaticamente. Il passo greve, il sospiro. il piacere ignorato delle lenzuola nella pelle. Passi davanti allo specchio che rimanda solamente il tempo che trascorre nell'attraversarlo , non te, ma la percezione fastidiosa di un corpo estraneo come un pulviscolo nell'occhio che ti impedisce di vedere davvero. Che ti impedisce la percezione di te come sei: perchè ti senti un'anima evanescente.
Non sei più corpo. Chi lo accarezza? chi lo sfiora ?
Agiti le mani davanti al tuo corpo.
Ed il gesto diviene un discorso convenzionale che disconosce il corpo ma lo muove.
E ti immagini di correre incontro ad altri corpi e coprirli di baci e carezze e di fondere la tua pelle solitaria con la pelle degli altri corpi perchè non siamo che questo ( un corpo a corpo) e questo presto ci abbandonerà non permettendoci di sopravvivergli per quanto facciamo finta di esserne separati.
Quanto sono più saggi gli animali che si rotolano giocosi e feroci per toccare ed odorare e sentire tra peli e zampe la massa calda che è l'altro e riconoscerlo e mugolare con lingua e denti il nome dell'altro corpo per sconfiggere la morsa feroce del pensiero, lui sì evanescente ,lui sì, osceno e sconveniente perchè parla di morte e tu non lo sai!!
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