Quando muore una persona, qualsiasi cosa si dica diventa patetica e inutile. Perchè non può chiarire il senso di disorientamento e di dolore che causa l'accadimento.
Quando muore una persona, al di là del mistero terrificante che accompagna l'evento, è come se la stessa mano maligna ti sottraesse una parte dei tuoi anni ormai monchi di quegli episodi che appartenevano a te e a lei, ossia a quella persona che è scomparsa.
Ecco, " scomparsa" è il termine che meglio identifica l'assenza oscura, la notizia devastante che non si può controllare, che non puoi pianificare.
E' altro dalla malattia e dal lungo calvario della sofferenza fisica che rimane, pur nel martirio, vibrante e vitale.
E' altro dalla malattia e dal lungo calvario della sofferenza fisica che rimane, pur nel martirio, vibrante e vitale.
Oh, è vero che la morte ci accompagna ogni istante, che fa parte di noi e incombe come destinazione inevitabile, ma rimane sempre al margine della strada e pare non ci debba mai incrociare: è qualcosa che appartiene ad altri, agli sconosciuti viandanti che appunto come esseri separati e stranieri, possono avere caratteristiche che non ci interessano e non ci feriscono mai. Che non possono interferire coi nostri piani strabilianti.
Invece la morte é lì per noi, soprattutto per noi anche se muta e trasparente. E' parte integrante delle tue storie. Si appropria della tua speranza di ritornare indietro. Perchè se la vita scorre, come si dice, tu ti illudi sempre di poterti voltare all'improvviso e riprendere vecchi discorsi o vecchie abitudini ,di riprendere a scherzare con gli altri come facevi qualche tempo fa e a sorridere su questioni che una volta ti davano gioia. In tutto questo, la presenza delle persone con cui dividi ed hai condiviso la vita è essenziale.
Senza di loro nulla può ritornare ed il ricordo è solo un racconto immaginato.
Diventa un sogno pauroso e la memoria si trasforma in un inganno di una mente ormai mutilata.
La morte mi ha portato via una cara persona con cui ho diviso dieci anni di ufficio.
Quegli anni sono finiti.
Scacciati dalla storia, irrimediabilmente. Chissà dove sarai, cara, Paola. Chissà dove sono finite le nostre lunghe conversazioni nei momenti della colazione e quei guizzi improvvisi di ingegno giocoso che accompagnavano i tuoi sguardi ed il tuo cuore! E' così che si muore? Portando via pezzetti di anima di chi ha vissuto con noi?