lunedì 23 gennaio 2012

L'ULTIMA PERVERSIONE


Me l'ero ripromessa. basta foto.
dovevo fare come il vecchio Enzo che non posta mai il suo canuto faccione  e mette solo belle donne  quasi nude e un po' imbronciate. Pensa di esprimere erotismo, ma a me esprime solo tristezza. Dice che del sesso non gliene frega niente e poi scrive sempre della Cinzia e  di chissà chi altro con  grandi tette  e un bel culo  che in gioventù gli ha fatto battere il cuore. ed ora? Ora vaga da un blog all'altro e quando riceve dei commenti va in brodo di giuggiole tanto che ti viene voglia di ricordargli che sono solo due e magari di donne disperatissime che sembra fin facile farle abboccare  all'amo. Ti farei commentare da certe tipe che lavorano da me. Allora sì, ci sarebbe da ridere. Soprattutto se tu ne fossi fiero.  Io non posto erotismo, và. Io posto la realtà crudissima.  La noia del giorno. Ma non guardo indietro se non per vedere se c'è qualche malintenzionato. E questa ormai è la mia ultima perversione.

martedì 17 gennaio 2012

IL COMANDANTE SCHETTINO : LA METAFORA DEL COMANDO


 

Vicino all'isola del Giglio c'è stata una  sconvolgente  tragedia. ma badate bene: non mi unirò al coro populista e giustizialista che grida all'untore.  Sarebbe  un modo per  autoassolverci.  Non possiamo in nessun modo  levarci le colpe che ci appartengono in quanto componenti di una società  decadente e corrotta e di cui siamo parte integrante. Una società i cui meriti per l'assunzione ad un posto di lavoro  sono essenzialmente la conoscenza del politico più influente o la capacità di ballare al meglio la Lap Dance.  Vi meravigliate? Cosa è successo? La causa del disastro qual'è stata? E' stata l'incompetenza e l'ignoranza. E ci pare incredibile? Invece no. Poteva essere previsto.
Donne e uomini stupidi, infigardi, incompetenti del servizio che svolgono eppure nello stesso tempo arroganti, presuntuosi e millantatori di capacità inesistenti ce ne sono a migliaia. E' colpa loro se sono sciocchi?  Essere stupidi non è una colpa: è una carenza. Una minorazione.
Uno stolto, in quanto incapace di intendere,  non può certamente  comprendere  quando una azione può causare danni. 
La colpa, la grave colpa , imperdonabile e criminale è  soprattutto  di coloro che concedono a questi idioti  incarichi di responsabilità e di comando. V'aspettate forse che un cretino si comporti in modo adeguato alle circostanze? Sarebbe una grossa ingenuità. O una aberrazione.
Quanti Dirigenti, direttori, capi di imprese e di Ditte non hanno la capacità sufficiente per gestire ed organizzare un servizio da cui dipendono centinaia di vite? 
Eppure  tutti noi  possiamo almeno fare un paio di nomi di rappresentanti un potere che non sanno gestire. Ne avevo già parlato  genericamente in un post QUI:  parlavo di incompetenze, di responsabilità di attribuzioni di incarichi immeritati  di persone inadeguate alle  funzioni che ricoprivano. 
La colpa  delle azioni inconsulte di questi dementi  non è da attribuire a  loro. Gli sciocchi non possono rinsavire, gli stupidi non hanno gli strumenti per  far funzionare il cervello in modo idoneo: è una caratteristica morfologica. Il quoziente intellettivo non glielo permette. ma chi li pone in questi ruoli, chi permette loro di gestire servizi importanti ,  non ha alcuna scusante. e non solo loro.
Chi non protesta, chi non mette in evidenza gli errori, le mancanze, le discordanze è colpevole quanto e più di chi alla fine commette inadempienze. Più di colui che   risponde al telefono con  disarmante paura e confusione mentale dicendo: " " E' buio". Certo che è buio  povero stolto ! ma i sintomi della tua inettitudine erano presenti da anni nella tua mente oscurata .
Chi ti ha assunto? Chi ti ha dato la possibilità di Dirigere? Di Decidere? Chi non t'ha fermato? Chi non t'ha consigliato? Chi non t'ha messo in evidenza i danni? I rischi?   
Dovunque si taccia sulle incongruenze, sulle inadempienze di un Dirigente scapestrato, sulle ostentazioni di un amministratore incompetente e inconcludente  allora è lì che si deve cercare il colpevole, il criminale, il disertore, il responsabile. Insomma: guardiamoci intorno perchè  niente più che l'incompetenza genera catastrofi. Niente più che la stupidità causa delitti. e poi non ci sorprendiamo. Cazzo.

giovedì 12 gennaio 2012

COMUNE DI VALENZA: LA DOMANDA E I GIOVANI







Da più di un mese è stato concesso ai ragazzi  uno spazio all'interno al 1° piano di Palazzo Valentino .
Grazie al consigliere della Lega Maurizio Oddone e a Laura Zeme  questa stanza è stata dotata di alcuni PC.
L'intento del Sindaco era quello di permettere ai ragazzi del liceo Scientifico di utilizzare questo spazio. Devo dire che il lavoro di Maurizio Oddone e di Laura Zeme è stato un lavoro importante nel deserto delle iniziative per i ragazzi della città di Valenza. 

Se ricordate bene, meno di  una decina di anni fa, l'assessore di allora, Daniela di Spirito, aveva annunciato trionfalmente su tutti i giornali di avere inaugurato lo spazio Giovani. Alla sua inaugurazione non ne seguì una funzionalità concreta e dopo qualche mese tutto finì lì. Ora, nelle stesse condizioni di allora, si rischia lo stesso risultato fallimentare.  Perchè non basta attrezzare una stanza con qualche PC per renderla UN SERVIZIO, come allo stesso modo non serve comprarsi un pianoforte per trasformarsi in un illustre pianista.  Bisogna che l'azione sia preceduta da un progetto ben definito e dalla conoscenza dell'utenza  a cui il progetto è destinato. 
Oggi l'universo giovanile si manifesta con accentuate caratteristiche di diversità rispetto al passato. I ragazzi hanno caratteristiche più svariate  rispetto agli anni 70 e la loro disponibilità all'aggregazione è messa a dura prova da altro genere di stimoli. 
Proprio per questo i ragazzi sono più soli e più bisognosi di indirizzi e di coordinamento. 

Tutto questo  si propone  all'attenzione delle forze politiche, del mondo sociale, imprenditoriale, della scuola e della famiglia. La comunità locale, per altro, nel farsi carico dei suoi bisogni non può eludere una fascia così importante di popolazione su cui è segnato il futuro della comunità stessa. Uno spazio giovani, quindi ,  organizzato dal Comune , non può intanto rivolgersi solo alle classi di un Istituto superiore locale, ma guardare alla generalità così variforme dei giovani, dagli studenti, agli operai, dai disoccupati  agli artisti. 

Uno spazio giovani non può essere relegato in fondo ad un corridoio prima di una sala riservata alle lezioni dell'Università della terza età,   occupata da ciarpame di altri uffici, ma deve  svilupparsi  come risposta alle esigenze dei ragazzi ed essere al centro della nostra attenzione: aperta, visibile, accogliente, non selettiva, non respingente, conforme ai loro bisogni.    Il tempo dei ragazzi è già ingombro di locali , di spazi: dalla discoteca, alla stanza della loro casa deserta,  ai bar / birrerie/ vinerie. Lo spazio giovani  istituzionale deve essere più che una stanza,  deve essere  un'occasione per realizzare delle azioni, un momento di ascolto delle loro esigenze,  di condivisione delle scelte, di coordinamento delle differenti esigenze, deve essere frutto di un lavoro che l'adulto svolge con i giovani  e anche con le comunità presenti nel territorio ( scuola, associazioni, imprese, istituzioni). Non deve essere uno spazio asettico, ma un  servizio che offre opportunità, che offre una guida  e che risponda ai bisogni del ragazzo legati all'inserimento nella città e nella società attiva.  
Parlo di un progetto perchè intanto il servizio deve conoscere la varietà dell'utenza a cui si rivolge ad esso. Un ragazzo di 16 anni che studia  ha esigenze completamente diverse da uno di 18 anni che lavora  e quindi  dovrà offrire  servizi e opportunità differenti concorrendo alla progettazione di politiche a favore di adolescenti giovani e della comunità.

I giovani sono quindi destinatari diretti ed indiretti di una strategia complessiva che, nel suodisegno sistemico, vuole affrontare i nodi di una condizione, più che rispondere episodicamente ai bisogni più immediati ( non so..come quello di  stampare una pagina di curriculum o cose simili )  Ma DEVE ESSERE PRECEDUTO Da intenti precisi e progetti ragionati per concretizzarsi in interventi funzionali.

Abbiamo già chi nei piani bassi organizza due volte al mese  estemporanei laboratori infantili senza alcun tipo di pianificazione nè di obiettivi se non la mera occupazione del tempo  seguendo la politica dell'  " oggi famo qualcosa" rimanendo, poi,   per i restanti 28 giorni a ciondolare .Ma se bene o male,  la si  può  dare a bere ai bambini che sono tutelati da altri servizi e più accuditi dalle famiglie,   questo non può succedere con i " nuovi " adulti il cui sviluppo mentale e sociale richiede maggiore consapevolezza e quindi una  gestione più oculata e più razionale

l'adulto deve condividere il progetto con i ragazzi  e illuminare la strada oscura e perigliosa che attende loro in questi anni faticosi.Non deve lasciare unon spazio scevro di guida, di parole, di indirizzi, di incoraggiamento. NON DEVE LASCIARE  DA SOLO  IL RAGAZZO.
So che chi ha lavorato perchè iniziasse a sorgere la "questione giovani " può recepire questa domanda urgente e necessaria. Invito il consigliere della Lega  , che  ha lavorato in questo senso,  a porre una attenzione ulteriore per trovare insieme le risposte.

lunedì 9 gennaio 2012

COMUNE DI VALENZA: LA STAMPA ED I SERVIZI CHE NON SI POSSONO FARE


I nostri giornalisti della stampa locale hanno a cuore le vicende dei dipendenti del Comune di Valenza. 
Direte: daranno la notizia che l'amministrazione comunale ha intenzione di tagliare la produttività ai dipendenti, oppure che il discorso sulle maggiori responsabilità attribuite per regolamento all'URP  non viene  recepito,  ed ancora di più  che i sindacati hanno intenzione di proclamare lo stato di agitazione  qualora  le loro istanze riguardo la produttività non saranno ascoltate. 
No. Niente di tutto questo. 
Si sono occupati di un cartello posto all'ingresso del bagno dei messi comunali. Un cartello che intima il divieto di " fare la cacca" nel bagno suddetto. La cosa ha così colpito il giornalista locale che gli  ha fatto persino dimenticare di  approfondire la questione. 
Beh, non sarà una di quelle inchieste che possono definirsi interessanti, ma, per amore della verità bisogna non solo fare tutto ma dire tutto.
Infatti, andando alla fonte della questione il cartello ha una sua ragione di esistere. Molto spesso succede che il popolo, tiranneggiato e bistrattato per secoli, all'improvviso abbia  reazioni  scomposte oltre misura e tutti  cominciano a  meravigliarsi di cotanta incongruenza. La verità è che per millenni, questo popolo  ha dovuto subire di tutto ed allora ,quando si muove,  lo fa infine con una energia  tanto scomposta e variegata   che può persino sorprenderci. 
Il giornalista in questione, invece di soffermarsi esclusivamente sugli errori grammaticali che l'autore del cartello aveva commesso, forse avrebbe dovuto chiedersi se i locali adibiti al bagno stessero rispettando la normativa vigente . 
Vediamo un po'. 
La Legge in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro parla chiaro in tal senso: 
1) Se viene utilizzato un impianto di aerazione, esso deve essere sempre mantenuto funzionante. Ogni eventuale guasto deve essere segnalato da un sistema di controllo, quando ciò sia necessario per salvaguardare la salute dei lavoratori.
2)   Per uomini e donne devono essere previsti gabinetti separati.
Invece negli uffici dei messi si trova solo un bagno sia per i maschi che per le femmine, il bagno in questione è privo di finestra  e il servizio di areazione  non sembra   proprio essere funzionante al 100% :  paiono, questi,  entrambi buoni motivi per indurre il più mite dei dipendenti a esternazioni non proprio definite ortodosse. Insomma forse ci saranno delle cose che non si possono fare, ma altre (come mettere in regola i locali adibiti a toilette nei luoghi di lavoro e magari riconoscere  a livello economico la produttività ai lavoratori) che DOVREBBERO ESSERE FATTE. 
E poi c'è  ancora una piccola cosa da dire : come capita sovente quando i servizi non sono adeguati, si tende a considerare  una " colpa" il loro ordinario utilizzo. Niente di più sbagliato ! Perchè dove cavolo si potrà mai defecare se non in bagno ? ( anche se ormai la produzione di tale materia  si sviluppa nelle sedi istituzionali più svariate, vero?)
Quando si dice: "pescare nel torbido".... olezzi a parte....... 



Non è il caso di scandalizzarsi per un  errore ortografico. Da ieri sera l'errore ortografico ha il via libera sull'autostrada della grammatica italiana : da quando cioè anche il nostro Presidente del consiglio Prof. Mario Monti, durante l'intervista su Rai TRE  a " Che tempo che fa"  ha pronunciato : " riverberà"  anzichè " riverbererà" .  E non vi dico cosa mai  sarebbe dovuto riverberare perchè non vi piacerebbe affatto.