domenica 13 novembre 2011

SE NON ORA, QUANDO?

E' risaputo che ogni esperienza per quanto personale deve passare attraverso la relazione con l'esterno e più precisamente attraverso il confronto con l'altro. Pensiamo per un attimo che l'altro, che sia la mamma, un amico, un vicino, il fratello venga a mancare: la nostra vita sarebbe priva di un metro di misura su cui significhiamo le cose del mondo. Per le donne  questa simbiosi con l'altro è ancora più imprescindibile perchè le donne danno più valore alle relazioni.  Ma una cosa è codificare le cose della vita in base alla presenza dell'altro , una cosa è quella di rendere l'altro padrone della nostra vita.
Senza l'altro non riusciamo a vivere. Così che dobbiamo costruirci l'illusione della presenza di un amore alle porte della nostra vita. Ecco  che il primo che ci ispira il ricordo di una lontana carezza riempie i nostri pensieri. ecco che un suo impercettibile movimento del viso o del sopracciglio ci dona nuova vita.. Ci fa sperare in una sua partecipazione emotiva. No, checavolo. Non facciamo questi sbagli.  Dobbiamo imparare a osservare senza alcun pregiudizio, senza alcuna impalcatura romantica  le azioni che ci si presentano davanti: se un uomo non ti cerca vuol dire che  non ti vuole. questo è. Se un uomo non ti telefona non è perchè è troppo occupato, ma perchè non ha interesse ad intrattenersi con te in una conversazione. Punto. Noi potremo anche tentare un approccio e magari anche due, ma cara C. , carissima amica adorata, sappi che se lui non ha tempo per venire da te la traduzione è che non ti vuole vedere. Non ha paura , come dici, di un nuovo amore, non ha, invece , l' interesse sufficiente per chiamare amore la vostra relazione. Basta. Io dico che bisogna svelarsi, bisogna provarci, perchè no? ma non devi  cercare di interpretare nulla. Se una persona ti vuole ,  la cosa che fa è chiamarti.  E'' semplice.  Cosa credi che non sia capitato a quasi tutte le donne questo continuo lambiccarsi il cervello alla ricerca di segnali  nel volto di  un " Lui" distante ed indifferente? Ebbene, sappi, che per mia eperienza personale il tipo  non si trasforma miracolosamente in un    " lui" partecipativo.
Questa presa di coscienza ci impedirà di perdere ulteriore tempo dietro una vicenda senza costrutto. Potrebbe anche darsi che tu sei troppo intelligente per lui, potrebbe darsi anche che non si senta all'altezza, ma proprio per questo, che te ne faresti di un uomo così? Rimaniamo presenti ai fatti nudi e crudi ed andiamo avanti. Il maschio , poi, non ha coraggio, non parla chiaro, non si mostra nè si scopre, sta a noi non farci trascinare in giochetti perversi e rimanere ancorati alla realtà per quanto dolorosa possa essere. Non c'è tempo per analizzare le nevrosi della gente. Andiamo oltre.  Devi andare oltre anche all'incubo di un passato di dinieghi che ti hanno resa  impermeabile all'amore. E' solo un alibi. Dobbiamo ascoltare il richiamo profondo che l'anima ci invia  con fermezza. E' solo da quello  che dobbiamo farci guidare e lasciarlo scorrere libero nel nostro corpo come linfa necessaria alla vita.  L'avventura straordinaria   è sviluppare la nostra dimensione emotiva senza scoramenti , ma con quel piglio  creativo e temerario che ci  permette di essere unici nell'universo.  Se non ora, quando?

giovedì 10 novembre 2011

QUANDO LA CAPACITA' E' SOLO UNO SPAZIO


Si sa: io non ho la tessera di alcun partito. Sfido chiunque collocarmi da una parte e dall'altra.  Io guardo alla capacità di gestione dei servizi.  Io presto attenzione all'espressione concreta dell'intelligenza e della creatività umana.  Infine tiro le somme e giungo alle mie conclusioni.  Per questo, anche , non ho voluto mai  dichiarare nessuna appartenenza politica. La politica  dei partiti è cosa formale. Mi interessa la competenza, la preparazione, la disponibilità umana, la propensione a migliorarsi ed ad ascoltare suggerimenti. Dite che la cosa è un po' ardua eh ? Lo so. Ma non voglio accontentarmi di niente di meno che  di un lavoro fatto bene.   C'è molta approssimazione, poca conoscenza delle Leggi dei regolamenti. Ultimamente è capitato di sentire parlare un rappresentante sindacale.  E, putroppo, a  sproposito. 
Diceva : " .. è così .. e così" ma non era affatto come diceva lui. Si sbagliava totalmente. M'ero documentata. Lui, probabilmente, no. Allora sarebbe bastato dire: " Non so.. mi informo" Invece  si preferisce millantare una preparazione lungi dal possedere  e così   si finisce per mettere  nelle grane  un povero  lavoratore solo perchè si è affidato al parere poco illuminato di questo e quel sindacalista da strapazzo.  
Mi ci arrovello il cervello da matti su questi atteggiamenti. Ma veniamo alla questione che mi sta a cuore. Diciamo,  una questione di servizio. 
Partecipo ai consigli comunali. Una buona scuola, consiglio di assistere almeno a qualcuno di questi per imparare  le regole istituzionali del dibattito e per  farsi un'idea di come si deve parlare o come non si dovrebbe parlare in una sede ufficiale.  E' istruttivo. 
Insomma, durante l'ultimo consiglio comunale tenutosi il 3 Novembre, il nostro Sindaco  Sergio Cassano, elogiando il lavoro del Dirigente della casa di riposo,  Marco Cavallera, ha così concluso:
" Vorrei precisare che Il Dott. Marco Cavallera è stato fortemente voluto da me in questo posto per ripianare  finalmente i " Pasticci"  della precedente gestione."
Ora, gli addetti ai lavori sanno  bene di chi era la precedente gestione e quindi non mi dilungherò oltre sull'argomento.  
Ma questa " vecchia gestione"  faccia tesoro del fatto  che,  ad un anno e mezzo  dalla precedente amministrazione,  non era riuscita a sistemare  i famosi " pasticci"  tanto che ha dovuto lasciare il passo a qualcuno più capace.
Questo, definiamo, plateale giudizio del Sindaco,  in qualche modo, pone un marchio indelebile sulle capacità effettive di chi  finora ha passato il tempo a tormentare il personale invece di fare il proprio dovere. 
 Sindaco dixit. 
Prendi e porta a casa. 


sabato 5 novembre 2011

MOBBING !





Avviso: ok, sono finiti i bei tempi dei post  ameni e rilassanti come questo qua sotto:  Ormai è ufficiale: sono finita sotto Mobbing  che non  è come finire sotto un camion , ma poco ci corre.  Io sono una guerriera e perciò la strada per farmi soccombere  sarà molto   irta di ostacoli.
 Ormai la parola " MOBBING" la conoscono tutti, ma non tutti sanno come sia subdolo ed invisibile questo sistema :non si vede ma pesa come un macigno. 

Nel mio caso si tratta di MOBBING VERTICALE:
il mobbing verticale è spesso messo in opera da dirigenti inadatti al ruolo che rivestono, o che comunque nutrono il timore di non essere all'altezza dei compiti da svolgere. Tali dirigenti hanno l'ovvio problema di non palesare questa reale o supposta deficienza e, da sempre, il sistema scelto per raggiungere lo scopo è quello di emarginare, mettere in ombra, in una parola, mobbizzare, il collaboratore capace e intelligente che possa, con la sua sola presenza efficiente, evidenziare l'incapacità a dirigere.
CONSIGLI AL "MOBBIZZATO"
( non dimentichiamoceli)
 • tieni conto che chi ti sta mobbizzando è una persona disperata, insicura del suo ruolo, e di intelligenza spesso inferiore alla tua, quindi può essere pericolosa perchè disperata. Inoltre come tutti i mediocri ha un altissimo concetto di sé e ambizioni proporzionali.

 Cerca di raccogliere più dati possibili ( mail vessatorie, lettere, minacce scritte, episodi da memorizzare ecc.potranno servirti per una relazione chiara e precisa nelle date e nei dettagli) ricordati che un episodio isolato non si può riconoscere come mobbing , ma se affiancato ad altri 10 ecco che il mobbing viene alla luce.
• se non sei sicuro di avere prove certe su cui contare non avventurarti sul piano legale o delle pubbliche proteste ( personalmente ho già raggranellato un bel po' di prove per denunciare il fatto)

• ricorda che se ti senti inferiore, sarai trattato come tale
• nella scelta del tuo ruolo nella vita, ricorda che ai fini della tua salute globale, è meglio essere una piccola cosa autentica che un autentico grande bluff

• non esiste persona di successo che non abbia incontrato e superato il "mobbing" 
         VI AGGIORNERO' 
DIVENTA UN OBBLIGO MORALE LOTTARE CONTRO IL MOBBING 
 

mercoledì 2 novembre 2011

CUORE DI BLOG



 IL POVERO Piero scrive:

                                                   ACHTUNG !

Tu puoi diffamarmi. Puoi linkare questo blog o altri e dire quello che vuoi su di me e su quello che scrivo.
IO NO.
Io sono di una razza inferiore, sono un brutto ceffo, un deficiente, un soggetto pericoloso. Sì pericoloso.
Tu puoi collegarti e farti forza su quello che trovi in rete, PUOI CITARLO. IO INVECE NO...
Perchè? Perchè è così, tu no io sì. Io non lo merito.
Ti linkerò ugualmente, non cambierò una riga di quello che hai scritto su di me e linkerò le fonti TUE.
Dici che sono un criminale pazzo, impotente e plagiatore. Una merda di individuo. Lo dici e lo scrivi da due anni sul tuo blog e lo racconti ai tuoi "amici"
Ed io linkerò tutto questo.
Questo non è un blog, è un tazebao. Su queste pagine non si commenta non c'è nulla da dire, da riflettere forse ma sono fatti vostri.
Non mi è permesso inteloquire nè da te nè dai tuoi sodali: bene ti ripago con la stessa moneta.
Di quello che avete da dire qui NON ME NE FREGA NIENTE.
Del destino di queste righe sul web non me frega niente.
Dell'eventualità che siano copiate falsate e usate non me ne frega niente, io non ho nessun copyright.
Sono stato sottoposto a un massacro mediatico inaudito senza aver fatto niente di strano.
Ci sono alcuni in rete che ritengono doveroso mandarmi in giudizio perchè affermo una verità diversa e perchè cerco di difendermi come posso: tu puoi continuare a smerdarmi come ti piace ed io non devo dire basta.
SIETE TUTTI IMPAZZITI.


Sì tesoro,  ti voglio tanto bene pure io