sabato 30 ottobre 2010

SE LASCI UN DIPENDENTE SENZA LAVORO, QUESTO E' MOBBING

La speranza ha due bellissimi figli:

lo sdegno e il coraggio.


Lo sdegno per la realtà delle cose;

il coraggio per cambiarle "

Pablo Neruda


giovedì 28 ottobre 2010

FANNULLONE SARA' LEI, SI INFORMI !


Ormai c'è la consuetudine diffusa di parlare dei dipendenti pubblici qualificandoli come "fannulloni". Chi lo fa non conosce le leggi che controllano il lavoro pubblico. Sono Leggi molto rigorose che, se applicate, non permetterebbero il verificarsi di episodi riprovevoli.

Con la Legge 142/90 è stata creata una figura determinante per il funzionamento di una pubblica amministrazione: la figura del Dirigente.

La definizione del suo ruolo è stata inizialmente specificata dall'art 51 della stessa legge che stabilisce il fondamentale principio della distinzione dei poteri di indirizzo politico e dei poteri di gestione amministrativa attribuita ai dirigenti. I dirigenti sono quindi, GLI UNICI TITOLARI ESCLUSIVI DELL' ATTIVITA' AMMINISTRATIVA.

L'art. 3 del Decreto Legislativo 29/93 sancisce il diritto della parte politica di definire gli obiettivi da attuare e di verificare la rispondenza dei risultati della gestione amministrativa alle direttive generali impartite, ma l'art. 51 della Legge 142/90 demanda all'autonomia organizzativa e normativa degli enti pubblici di stabilire i criteri e le modalità di adattamento delle articolazioni interne della propria struttura amministrativa. Tanto che ai sensi dell'art. 7 del Decreto Legislativo n° 165 il dirigente è il responsabile dell'attività amministrativa e non quindi la parte politica (Giunta e Consiglio comunale).

I Dirigenti sono quindi responsabili:

1) Degli atti di carattere finanziario ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa;

2) Degli atti di amministrazione e gestione del personale in piena autonomia ai fini dell'erogazione dei trattamenti accessori premiali ed incentivanti e della progressione premiale verticale (in accordo con le rappresentanze sindacali);

3) Della individuazione delle competenze e delle professionalità necessarie allo svolgimento dei compiti dell'ufficio.

4) Del parere sulla mobilità del personale in entrata ed in uscita all'interno dell'ufficio a seconda dei criteri oggettivi e di trasparenza delle scelte. Non quindi la parte politica che deve solo verificare se gli obiettivi indicati sono stati raggiunti (il modo attuato per il loro raggiungimento non è competenza politica);

5) di tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in pristino di competenza dell'ente pubblico, nonchè dei poteri di vigilanza edilizia e di irrogazione delle sanzioni amministrative in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e paesaggistico - ambientale.

6) delle attestazioni, certificazioni, diffide, verbali, autenticazioni, legalizzazioni, ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di conoscenza;

7) Di tutti i provvedimenti di autorizzazione, concessione ed analoghi, il cui rilascio presupponga accertamenti e/o valutazioni anche di natura discrezionale (memorandum per il nostro Segretario generale) nel rispetto dei criteri predeterminati dalla Legge e dai regolamenti.

Dunque il Dirigente ha tutto il potere di intervenire SUI COSIDDETTI FANNULLONI.

mercoledì 27 ottobre 2010

LE COSE CHE MI FANNO TENEREZZA: 2° LA TELEVISIONE


Mi fanno tenerezza coloro che gestiscono i programmi televisivi.
Nessuno escluso.
Ma soprattutto le conduttrici ed i conduttori di talk show. In questi giorni hanno mostrato un lato del loro carattere che mi ha commosso. Abitualmente cercano di adattare l'espressione del viso alla situazione. Ma , in questi giorni, appunto , hanno esagerato.

La D'Urso aveva ormai STABILIZZATO i muscoli facciali in una smorfia fissa di dolore . Questa espressione non l'abbandonava mai neanche quando perseguitava gli ospiti ormai suoi complici con domande morbose e già predisposte di dettagli scabrosi . Nulla la fermava . Neppure le lievi proteste di qualche normale cittadino che cercava di evitare la domanda interponendo un semplice " Lasciamo indagare gli inquirenti" E lei prontamente: " Sì, giusto lasciamo indagare gli inquirenti, ma lei è davvero convinto che non ci sia stato lo stupro, la violenza, lei cosa crede che stava facendo l'assassino mentre asssassinava? "

La pelle del suo viso, già sotto sforzo da botulino, si inarcava in un ghigno mefistofelico quando passava la linea all'inviato sotto il portone.

Ecco: gli inviati. Un altra categoria che mi ispira tenerezza. Durante i fatti di cronaca, nei primi momenti, gli inviati sono veri giornalisti, ma quando la storia si prolunga più del dovuto i giornalisti se ne tornano a scrivere al calduccio per lasciare il posto piovoso ed umido ai garzoncini in prova.

E' per questo che l'inviato ha quella faccia giovane e spaurita del brutto anatroccolo MENTRE esegue qualsiasi cosa il conduttore gli chieda. " Spostati a destra. no, a sinistra. Vai sul terrazzo, in alto. Sbircia attraverso gli spiragli della cancellata. Salta un po' per vedere dentro"

Una volta gli hanno chiesto, ad un'ora folle come le 23,00: " Citofona e chiedi se vogliono parlare"

L'inviato ha abbassato gli occhi e pieno di logica titubanza ha eseguito. L'indice gli tremava, la voce era spezzata. Ho pensato: " povero inviato: la gavetta è dura per tutti. Io, ai miei tempi, dovevo salire sulle scalette, sollevare faldoni e mettere crocette davanti ai nomi"

martedì 26 ottobre 2010

LE COSE CHE MI FANNO TENEREZZA : 1° IL PD

Ci sono diverse cose che mi fanno tenerezza: sì, ho scritto proprio: " tenerezza".

Infatti, ci sono ormai poche cose che mi fanno arrabbiare tipo: sprecare i miei soldi, mescolare i colorati in lavatrice e fare la fila dal medico DELLA MUTUA

Tutto il resto ORMAI mi ispira solo tenerezza. Mi fa tenerezza il PD a Valenza. Da qualche tempo quelli del PD si riuniscono in cinque o sei PERSONE intorno ad un tavolo . Si ritrovano in sede ed io me li immagino: Tristi. Poi escono: tristi uguali. E tutto ricomincia daccapo. Come se la barca non stesse affondando, non tentano nemmeno di infilarsi il salvagente. Di gridare " Ohi! Ohi . accoruomo, accoruomo!!! " Queste cose qui, insomma. Perchè sono orgogliosi, loro. Cinque sono e cinque vogliono rimanere.

Mica chiedono aiuto, idee, consigli, non so , quel che si dice " fare un po' un richiamo a raccolta." Macchè. Silenziosi ed imperturbabili. Non sporcano e non disturbano. Come non averli.

Per questo mi fanno tenerezza. Questo atteggiamento schifiltoso è perdente, è già stato perdente al tempo delle elezioni, ma loro non se ne sono mica accorti.

Mica fanno il " mea culpa", loro. Anzi.

Mica si guardano attorno, loro, a dire: " Cazzo, siamo un po' pochini, diamoci da fare, reclutiamo un po' di persone, giriamo per le strade, parliamo con la gente, facciamoci vedere, cristo. Magari proponiamo qualcosina di alternativo." Invece no. Nessuno li sente. E dire che di cose ce ne sarebbero da tirare fuori.

Angioletti... Stanno lì, belli e bravi chiusi in quella grande sede fatta di tante vetrate trasparenti ed i colori verdi e rossi della TRASCORSA CAMPAGNA ELETTORALE con quella aria abbacchiata e sonnolenta che tu, dalla strada, li vedi e ti viene voglia di piangere. Ma poi te ne vai senza neanche un gemito di dolore perchè hai già pianto abbastanza per loro ed il cuore , lo sappiamo, è uno zingaro e va.