venerdì 9 luglio 2010

COMUNE DI VALENZA : FESTA DI SAN GIACOMO 20 - 25 LUGLIO 2010


NEI GIARDINI DI VIALE OLIVA
MARTEDI 20
SERATA BRASILIANA
Dalle 18,30 fino alle 24,00: percussioni, ballerine, samba, capoeira
MERCOLEDI' 21
Dalle 21,30: concerto della BIG BAND JAZZ VALENZA con la partecipazione straordinaria di Ginetto Prandi
GIOVEDI' 22
SAN GIACOMO BAMBINI
Dalle 16,30 alle 20,00: PIRATI E ANIMAZIONI
PIANOFORTE SOTTO LE STELLE
Dalle 20,00: serata romantica a lume di candela (è gradita la prenotazione)
VENERDI' 23
Spettacolo della BROADWAY ORKESTRA
Dalle ore 21, 30: un grande show di danza, musica e intrattenimento
SABATO 24 CABARET con FRANCO NERI
1° edizione del testimonial di Valenza VALENTINA & VALENTINO
A mezzanotte, dal Belvedere di Via Rimini:
SPETTACOLO DI FUOCHI ARTIFICIALI
DOMENICA 25
Dalle 22,00 SERATA DI MUSICA DA BALLO
con l'orchestra/spettacolo di SANTINO ROKKETTI
TUTTE LE SERE PUNTO RISTORO

martedì 6 luglio 2010

CIO' CHE NON SI PUO' DIRE

L’errore era stato compiuto.L’attesa lasciava spazio all’immaginazione.Lei gli era vicino, lui era distante.Lui, però, amava - di lei - la capacità di ascoltare e di dialogare, di aprirsi e di definirsi.Lui, chiuso nel suo inestricabile dubbio e lacerato dal dolore che le aveva arrecato, era silenzioso, in attesa di non si sa cosa.Lui, nonostante tutto, amava.

A suo modo, ma amava lei. Ma si può perdonare ad uno che fa del falso il solo vero?Si può vivere ingannando?Si può stare in un luogo senza abitarlo?Si può condurre una vita al di sotto?

A lui mancava il coraggio di sé, a lei era tutto chiaro.


Lei avrebbe voluto sprigionare quelle parole più calde , quelle prodotte dalle sue viscere più intime e più autentiche . Le vedeva come un fiotto dei suoi sensi che si era unito a lui e si era confuso con lui anche solo per un attimo brevissimo.
Lei sperava di non perdere la fiducia e l’essenza del loro vincolo . Lei prestava attenzione al silenzio di lui per ascoltarlo attentamente e comprenderlo, perché l’errore non abita mai il nucleo della natura intrinseca che siamo .

sabato 3 luglio 2010

COMUNE DI VALENZA : GRANDE SUCCESSO DELLA NOTTE ROSA




Insomma, insomma,non vorremmo dare i numeri come quando si contano le persone nei cortei, , ma il successo della notte Rosa di Valenza considerando il grande afflusso della gente che ha riempito le nostre strade , le piazze e i bar ha superato , è il caso di dirlo, ogni più RoSea previsione.
La città si è trasformata in una città turistica delle più attraenti e visitate, offrendo punti di musica e di ristoro sotto le stelle in una serata calda e piacevole.

Nella Piazza principale il gruppo rock "Le Rimmel" ha cantato le canzoni (sempre amate) degli anni 70 e 80 , mentre le persone hanno potuto gustare il risotto rigorosamente in rosa. E poi ancora... salotti sotto le stelle realizzati dai bravissimi gestori dei bar di Valenza, ( bar Smeraldo, Vineria Le Cave, Caffè All In , Osteria della Piazzetta da Piero : bravi) danze orientali, esposizioni di arti figurative, degustazioni vini e giochi e balli per i più piccoli.

I commercianti hanno contribuito in maniera determinante alla riuscita della minifestazione apportando al progetto nuove idee ed iniziative. Un grazie a loro ed un " arrivederci" alla prossima manifestazione. Ci troveremo dal 20 Luglio fino al 25 Luglio 2010 per la festa più importante del paese: la nostra festa patronale di San Giacomo 2010 dove ancora saranno chiamati a lavorare con noi per la città.
Le foto sono state realizzate dal curatore dell'immagine per la manifestazione Carlo Ponzano.Nel riprodurle è necessario citare l'autore .

mercoledì 30 giugno 2010

GLI YES MEN E L'INFERNO DI DANTE


Confesso: Non sono perfetta, bon.
Coltivo terreni in altri spazi e spesso ho avuto la netta impressione che fossero i migliori.
Ho la tentazione di trascinarci gli altri, di convincerli a dirigersi con me oltre questo tempo, in altro luogo e che questo divenga la sede eletta all'esistenza autentica, l'unica possibile, insomma , alla vita che è e che non può che essere lì, nel mio deserto fiorito . Di cui sono il leone.
Dico agli altri:" " Vieni,! Possibile che non t'accorgi che è quella la verità , la strada vera, la dimensione a cui dobbiamo tendere?"
In questa idea di perfezione al di là , al di fuori del luogo che ci ospita, delle consuetudini che ci abitano , in questa idea di credere regolare ciò che non fa parte della vita quotidiana( che invece mi pare aberrante ed inerte), in questa illusione d'essere normale io e non altri, in questo, appunto, manifesto la mia intolleranza, la mia cecità, in fondo, la mia perdizione, la mia per - versione, la mia malattia.
Infatti, nel mondo che non è il mio, certi figuri dediti all'adulazione, al finto servilismo, al raggiro mediocre pupullano e si sviluppano rigogliosamente. Sono ben accetti.
Questi Yesmen non hanno scopi umanitari, non hanno vero interesse verso chi curano e gratificano, ma anzi, sono certi della pochezza di chi è servito tanto d'esser certi di poterli imbrogliare con lusinghe e blandizie oltre ogni misura. E la cosa grave è che ce la fanno.
Gli yes men sono portati a replicare il loro comportamento per una necessità, diciamo professionale, poichè, consci d'esser insignificanti ed incompetenti, hanno solo questo sistema per conservare il ruolo occupato indegnamente.
Li vedi andare e venire, compunti, compiti, bisbigliare all'orecchio del potente reclinando la schiena con defezione ecclesiastica, mai la giacca fuori posto , sempre il capello corto, il sorriso ossequioso e corrotto, dediti a non avere mai idee , ma celati adescamenti, spinti alla sopravvivenza personale e non all'urgenza del servizio.
Nel mio mondo, nel mio deserto fiorito, nella mia langa fertile e potente , questi uomini sarebbero ignorati, sbeffeggiati, derisi perchè, come dicevo, non sono perfetta, ho delle idiosincrasie irragionevoli, degli odi patologici, delle spinte schizoidi. Insomma. Su questo sono irrimediabile.
E quando li sorprendo in questo loro almanaccare anche laborioso perchè no? industrioso, io subito mi reco nel mio fantastico prato oltre il luogo ed oltre il tempo e mi immagin,o quale Dante novello, di inventare un nuovo girone infernale apposta per loro, fatto di un servire gratuito senza ricompense e senza spettacolo. Per consolazione e per diletto.