mercoledì 6 gennaio 2010

NESSUNO HA CALPESTATO LA SABBIA PRIMA DI ME


Oh, sono molto organizzativa. Non ordinata, ma capace di affidare agli oggetti una collocazione tranquillizzante. Non è forse, un po', questo il senso che spinge ad avere una propria dimora ? D'avere uno spazio riservato a se' stessi che tenga lontano gli spiriti maligni ed il disordine dei pensieri dai medesimi generati?
In questi giorni di freddo caotico fatto di sferzate di vento gelido e prepotente io me ne sto protetta tra gli utensili della mia cucina fornita di ogni accessorio.
Ho la lavastoviglie, la pentola a vapore e a pressione, il forno a micro onde, il tostapane, ho il tritatutto / frullatore e recentemente mi sono provvista persino dello spremiagrumi elettrico.
Muovo i miei passi agili e sonnacchiosi tra le mattonelle di questo rifugio che mi accoglie senza giudizio.
O meglio: sono l'immagine ordinaria e consueta di una persona quieta tra le pareti domestiche.
Eppure, questa proiezione mi de - realizza poichè mi rimanda indietro una visione che non mi conosce. l'immagine racconta la vita quando essa non presenzia la realtà che è assente e quindi deve essere immaginata, cioè vista attraverso l'identificazione di un concetto comune a tutti : l'immagine.
Così che mentre mi aggiro silenziosamente tra le mura quiete e calde della casa so certamente d'essere clandestina a me stessa e di non appartenermi come vorrei che c'è altro, che ci deve essere altro che mi sostanzia, che mi realizza, che mi chiama, che mi nutre . Dunque.
Potrei essere in un campo gelato e adagiarmi nella sua terra infangata e inospitale organizzandomi le cose intorno come piccoli utensili di vita trasfigurati dal bisogno di un cuore disperato.

lunedì 4 gennaio 2010

LA PERLA IN FONDO AL MARE

Molte volte ero tentata di metterti in guardia, ossia di invitarti a vigilare su di te perchè tu potessi guardare davvero ciò che ti si poneva di fronte. Volevo che tu potessi aprirti uno squarcio sulla vita che sentiamo nostra sebbene diventi una esistenza collettiva perchè nutrita di legami . Mi pareva di diventare una specie di gran saggio oppure, ancora peggio ,un affabulatore come ce ne sono tanti persino tra i blogger : quelli che hanno la convinzione di detenere lo scettro della verità e vogliono illuminare il nostro cammino con le loro certezze inespugnabili.
Non l'ho fatto fino ad ora e di questo un po' mi vergogno.
La tua superbia mi preoccupa, perchè la superbia acceca ed impedisce di percepire le frustrazioni che pure ci danno indicazioni preziose nel cammino. Perchè la superbia sottovaluta gli altri ed è una mossa sbagliata. la superbia ha l'illusione di manipolare la realtà ai propri comandi, invece devia lo scopo al bisogno di una affermazione apparente. La superbia scaccia il dubbio.
Ti pareva di riuscire a convincermi , eppure ero già convinta, perchè ti amo. Ti pareva di riuscire a mentirmi, ma io già ti avevo creduto, già conosciuto.
Le mie indulgenze sono sgorgate dalla mia anima , non sono state richiamate dalle tue capacità dialettiche.
Perchè nessuno può ispirare amore se già nella sua anima non sta crepitando come brace di fuoco ardente.
E' presto, cara, per te, invitarti a cercare nel fondo del tuo cuore le ragioni della tua esistenza, tu così protesa a dare dimostrazione di te al mondo esterno.ma ricorda che il palpito prezioso non potrà che coagularsi all'interno di te, come perla miracolosa ed innocente. Lasciala vivere.

mercoledì 30 dicembre 2009

IL PROFLUVIO FRAGRANTE DEL PIACERE


Avevo indossato le autoreggenti velatissime e sottili di color nero fumo , un completo intimo viola con reggiseno push-up e culotte brasiliana , quindi ero stata un bel po' a riflettere su che tipo di maglia avrei potuto indossare insieme a quella mia splendida gonna a tubo, con un taglio particolare che metteva in risalto i glutei tanto da modellare le gambe, che sono, MODESTAMENTE, il mio punto forte.
Alla fine scelsi una maglia nera scollatissima con un drago di colore rosso metallico che brillava sul seno.
M'ero truccata con cura e non lo faccio mai perchè sono sempre sul lavoro sempre di fretta sempre distratta: avevo arricchito le palpebre di un ombretto viola con una punta azzurrina ( dicono che questa miscela permette al colore verde degli occhi di emergere brillante ed intenso) Avevo scelto un blush dalle tonalità rosate per il mio incarnato di porcellana colorando le labbra di un glicine perlato quale flash di luce nella pelle chiarissima. Quando fui certa d'essere PRONTA mi abbandonai con gli occhi chiusi agli spruzzi leggeri del mio J'ADORE di Dior.
Avevo chiuso, INFINE, la porta dietro di me per raggiungere la sua auto in cortile. Avevamo deciso di andare a mangiare in un ristorantino, in centro, molto intimo e tranquillo con le classiche luci gialline soffuse e la musica lieve di sottofondo. Era la seconda volta che uscivamo insieme a cena e sembrava in effetti la prima. Tutti i movimenti parevano susseguirsi al rallentatore : i gesti, gli sguardi, i sorrisi nell'oscurità ombrosa e intermittente del locale parevano illuminarsi di una luce radiosa e calda.
Avevo ordinato uno spezzatino di agnello con patate e lui aveva preso una composizione di formaggi abbinati al miele ed alle confetture DI FRUTTA. Ci sorridevamo.
Quando giunsero i nostri piatti. Lui smise di guardarmi e disse:
" Che bel piatto di formaggi : sono proprio all'apice del godimento!"
Fu allora che compresi che niente, da quel momento in poi, avrebbe potuto comparare quell'orgasmo voluttuoso e intenso"



Un piccolo scherzo come augurio per un buon cenone.
Buon Anno !

martedì 29 dicembre 2009

IL MASCHIO AL POTERE ANCHE AL MOMENTO DI SCANDALIZZARSI








Lo so, lo so ci casco sempre. Mi metto a scrivere di fatti e misfatti politici di cui nessuno di noi sa la verità effettiva.

Ma tutto questo gridare allo scandalo per la candidatura delle veline mi puzza un po'. Mi sa tanto, ma tanto, di finto perbenismo che cela un becero timore maschile d'essere in qualche modo scalzato.

Nessuno ha gridato allo scandalo quando, analizzando la lista presentata dai partiti, sono emersi fior di sconosciuti senza competenza alcuna e senza alcuna preparazione culturale. Ma uomini, TSE'.... U O M I N I .

Non migliori delle gnocche e soprattutto con nessun curriculum neppure da tronista.

Non mi fate gli sciocchi, non mi fate gli ingenui : sapete come i partiti scelgono i candidati ? ( perchè non è da perdere di vista il fatto che in base alla nuova legge elettorale il cittadino è tagliato fuori dalla scelta del candidato) Forse che li scelgono in base alle loro competenze? Forse che gli scelgono in base alla loro cultura e preparazione? Funziona così: un tizio che non trova lavoro comincia a frequentare convegni e riunioni a iosa. Si fa , come si suol dire , conoscere. Riunioni su riunioni , discussioni su discussioni comincia a far campagna elettorale per qualcuno che conta. La prossima candidatura è sua. E' Così che, quindi, ci riempiamo il parlamento di incompetenti. E oltretutto maschi, il che non depone certamente a loro favore. Ma almeno per loro ( quelli che detengono il potere) il maschio è salvo ed è già qualcosa. Invece , poi , insorgono allibiti se invece dell'autista del vice presidente, che non sa neanche i congiuntivi, ci mettono una ragazza di pari preparazione ma con gambe più tornite. ( così cominciano con gli epiteti dequalificanti tipo" gnocca" " rossa" " moracciona" . Il maschio non si smentisce mai.! Non è mica un a cosa degradante essere gnocca o moracciona il termine solamente lo vuole essere) Questo mi puzza molto. La cosa grave è, invece, che i cittadini non possano scegliere i loro rappresentanti .

Questo atteggiamento di stupore sdegnato assomiglia tanto a chi si meraviglia che nel suo prato cresca cicuta dopo aver seminato per decenni dell'erba velenosa.

Non scandalizzatevi solo per le veline, please. Sono tutti della stessa razza e preparazione e invece di chinare la schiena a 90° gradi , alzano le gambe, ma questo non li differenzia neppure un po' in relazione a ciò che effettivamente devono fare e che non sanno : governare il paese in modo dignitoso.

C'è un altro punto non trascurabile: i numeri di coloro che sono stati eletti per la prima volta nell'ultima legislatura nei due rami del Parlamento erano di : n° 480 maschi e n° 48 femmine.

Credete davvero che un numero così alto di maschi sia dovuto allla loro bravura, competenza e capacità di autopromozione? O hanno avuto a che fare con una serie di operazioni che non riguarda affatto il valore individuale della persona?

Invece ci siamo accorti dell' incompetenza dei candidati solo nel momento in cui si è trattato di un bel visino e di cosce poderose! Non vi puzza un po', maschietti adorati?Pussi pussi miao miao....