lunedì 21 dicembre 2009

A COME VENDETTA


Basta con la politica: lasciamo pure il Pd a leccarsi le ferite e il PDL a godersi il trionfo (o viceversa)scriverò di cose più serie, scriverò di tradimento:
Galimberti scrive: "A tradire non sono i nemici e tantomeno gli estranei, ma i padri, le madri, i figli, i fratelli, gli amanti, le mogli, i mariti, gli amici. Solo loro possono tradire perché su di loro un giorno abbiamo investito il nostro amore. Il tradimento appartiene all´amore come il giorno alla notte."
Scrive ancora: " vendicarsi significa credere che i nostri valori emotivi più profondi diventano cose ridicole, da sbeffeggiare sguaiatamente per evitare di vergognarsi di averle un giorno provate"
Dunque vendicarsi rattrappisce l'anima, ti chiude al mondo e ti impedisce di evolvere.
Niente di più falso caro Dott. Galimberti.
Il tradimento è un evento da mettere in conto, ma in ogni caso è un atto contro di te. E da una parte il tradimento, benchè sgorga da una relazione d'amore ne è la sua negazione. Per questo LA VENDETTA è la sola risposta conseguente. Solo la vendetta permette al sentimento di non essere considerato una cosa da poco e che si possa confondere tra le mille incombenze da risolvere e archiviare.
Impegnarsi in un'azione solerte, immediata. tempestiva come risposta ad un'offesa all'altrui dileggio, all'altrui defezione , all'altrui sbeffeggio è doveroso, teraupeutico, pedagogico e socialmente utile.
Renderà l'oggetto della vendetta un poco più " prudente" in futuro quando si accingerà a colpire la prossima vittima. Non permettiamo a qualcheduno di relegare l'incontro amoroso ad un' occasione trascurabile.
Dunque si proceda con atti programmati, accuratamente elaborati, dunque si proceda all'identificazione dei mezzi, delle possibilità delle occasioni propizie. Si faccia tesoro di ogni informazione, conoscenza, complicità, competenza in nostro possesso e si dia inizio all'unica risposta possibile ed immaginabile da dare a chi ha intrapreso l' iniziativa volta a distruggere il nostro valore, la nostra identità, la nostra forza emotiva, la nostra volontà .
Ma in fretta, in fretta, prima che la rabbia svanisca, il dolore si plachi e il senso di disfatta si abbatta su di noi come avvoltoio implacabile e arresti il nostro passo poderoso, la nostra crudele fermezza, il nostro furioso amore , la nostra passione vitale . Attraverso la vendetta salderemo i conti, chiuderemo il capitolo di un libro che ci voleva perdenti e piangenti , arricchiremo l'umanità di un idiota scornato, di un traditore colpito, di uno sbeffeggiatore sbeffeggiato.
Potremo ritornare a stenderci al sole mentre una voragine si chiuderà sopra di lui. ( da qui la foto) e come diceva un antico poeta: " Oh lo avevo amato TROPPO per non odiarlo! "

venerdì 18 dicembre 2009

mercoledì 16 dicembre 2009

ECCO I COLPEVOLI ! L'ELENCO DEI NOMI DI TUTTI I MANDANTI.


"Ebbene sì, han ragione Cicchitto, Capezzone e Sallusti, con rispetto parlando.Inutile negare l’evidenza, non ci resta che confessare: i mandanti morali del nuovo caso Moro siamo noi di Annozero e del Fatto, in combutta con la Repubblica e le procure rosse. Comedice Pigi Battista sul Corriere, abbiamo creato “un clima avvelenato”, di “odio politico”, roba da “guerra civile”. Le turbe psichiche che da dieci anni affliggono l’attentatore non devono ingannare: erano diecianni che il nostro uomo, da noi selezionato con la massima cura (da notare le iniziali M.T.), si fingeva pazzo per preparare il colpo. E la poderosa scorta del premier che si è prodigiosamente spalancata per favorire il lancio del souvenir (come già con il cavalletto in piazza Navona) non è che un plotone di attivisti delle Brigate Il Fatto, colonna milanese Annozero. Siamo stati noi. Abbiamo spacciato per cronaca giudiziaria il racconto dei processi Mills, Mondadori e Dell’Utri, nonché la lettura delle relative sentenze, mentre non era altro che “antiberlusconismo” per aprire la strada ai terroristi annidati nei centri di igiene mentale.Ecco perché non ci siamo dedicati anche noi ai processi di Cogne, Garlasco, Erba e Perugia: per “ridurre l’avversario a bersaglio da annichilire” (sempre Battista, chiedendo scusa alle signore).Ci siamo pure travestiti da leader del centrodestra e abbiamo preso a delirare all’impazzata. Ricordate Berlusconi che dà dei coglioni” alla metà degli italiani che non votano per lui, dei “matti antropologicamente diversi dal resto della razza umana” ai magistrati, dei golpisti” agli ultimi tre presidenti della Repubblica, dei fomentatori di “guerra civile” ai giudici costituzionali e ai pm di Milano e Palermo, dei “criminosi” a Biagi, Santoro e Luttazzi, che minaccia Casini e Follini di “farvi attaccare dalle mie tv” perché “mi avete rotto il cazzo” e invoca “il regicidio” per rovesciare Prodi? Ero io che camminavo in ginocchio sotto mentite spoglie e tre chili di cerone. Poi, già che ero allenato, mi sono ridotto a Brunettaper dire che questa “sinistra di merda” deve “morire ammazzata”. Ricordate Bossi che annuncia “300 uomini armati dalle valli della Bergamasca”, minaccia di “oliare i kalashnikov” e “drizzare la schiena” a un pm poliomielitico, sventola “fucili e mitra”, organizza bande paramilitari di camicie verdi e ronde padane perché “siamo veloci di mano e di pallottole che da noi costano 300 lire”? Era Santoro che riusciva a stento a coprire il suo accento salernitano con quello varesotto imparato alla scuola di dizione.Ricordate Ignazio La Russa che diceva “dovete morire” ai giudici europei anti-crocifisso? Era Scalfari opportunamente truccato in costume da Mefistofele. E Sgarbi che su Canale5 chiamava “assassini” i pm di Milano e Palermo e Caselli mafioso” e “mandante morale dell’omicidio di don Pino Puglisi”? Era Furio Colombo con la parrucca della Carrà. E chi pedinava il giudice Mesiano dopo la sentenza Mondadori per immortalargli i calzini turchesi? Sandro Ruotolo, naturalmente, camuffato sotto le insegne di Canale5. Chi si è introdotto nel sistema informatico di Libero e poi del Giornale di Feltri e Sallusti per accusarefalsamente Dino Boffo di essere gay, Veronica Lario di farsela con la guardia del corpo, Fini di essere un traditore al soldo dei comunisti? Quel diavolo diPeter Gomez. Chi ha seviziato Gianfranco Mascia, animatore dei comitati Boicotta il Biscione? Chi ha polverizzato la villa della vicedirettrice dell’Espresso Chiara Beria dopo una copertina sulla Boccassini? Chi ha spedito a Stefania Ariosto una testa di coniglio mozzata per Natale? Noi, sempre noi. Ora però ci hanno beccati e non ci resta che confessare. Se ci lasciano a piede libero, ci impegniamo a non dire mai più che Berlusconi è uncorruttore amico di mafiosi. Lui è come Jessica Rabbit: non è cattivo, è che lo disegnano così."
Testo di Marco Travaglio

lunedì 14 dicembre 2009

C'E' BISOGNO DI CONDANNARE L'AGGRESSIONE A BERLUSCONI?

Circa una trentina di anni fa John Lennon fu ucciso da uno squilibrato. Non ci fu bisogno di dichiarazioni di condanna del folle gesto. Era implicito che nessuno potesse approvare.
Ora invece tutti ci tengono a dissociarsi platealmente dall'azione investendola quindi di un valore che non deve avere.
In questo caso Berlusconi non è stato ucciso. E' stato aggredito violentemente da uno squilibrato. Sono certa che da stamani ci saranno centinaia di teraupeuti pronti ad analizzarne il gesto e altrettanti centinaia di politici ad approfittare di questo avvenimento per incitare all'odio , alla vendetta, al ripristino di provvedimenti restrittivi di ventennale memoria.
Ma c'è un aspetto che vorrei far rivelare.
Un giorno , parlando con un infermiere psichiatrico a cui avevo chiesto una definizione ( se mai ci potesse essere ) del malato di mente lui mi disse:
" E' una persona che, ad un certo punto , non riesce più a sopportare l' esistenza come si presenta ai suoi occhi"
Siamo un po' tutti , noi cittadini intendo, provati da questo clima di odio e di perenne allarmismo contro i giudici, gli emigrati, le istituzioni e gli uomini che ci lavorano ( i cosidetti fannulloni: invece io dico che sono coloro che tutelano lo Stato continuamente attaccato da azioni di sfaldamento dello stesso)
Tutti i giorni assistiamo ad un incessante logoramento dello Stato Italiano ad opera di chi ha interesse a risolvere i propri guai giudiziali.
Forse qualcuno non ce l'ha fatta a sopportarlo perchè troppo debole psichicamente, troppo provato. Lo Stato , dunque, gli permetta di curarsi, di guarire.
Ma , nello stesso tempo, abbassi i toni e SI CURI di ripristinare un clima sociale basato sulla solidarietà e la condivisione di obiettivi.
Forse John Lennon non sbagliava quando diceva: "
" Immagina che non esistano le nazioni. Non è difficile : niente per cui uccidere o morire e nessuna religione"