Circa una trentina di anni fa John Lennon fu ucciso da uno squilibrato. Non ci fu bisogno di dichiarazioni di condanna del folle gesto. Era implicito che nessuno potesse approvare.
Ora invece tutti ci tengono a dissociarsi platealmente dall'azione investendola quindi di un valore che non deve avere.
In questo caso Berlusconi non è stato ucciso. E' stato aggredito violentemente da uno squilibrato. Sono certa che da stamani ci saranno centinaia di teraupeuti pronti ad analizzarne il gesto e altrettanti centinaia di politici ad approfittare di questo avvenimento per incitare all'odio , alla vendetta, al ripristino di provvedimenti restrittivi di ventennale memoria.
Ma c'è un aspetto che vorrei far rivelare.
Un giorno , parlando con un infermiere psichiatrico a cui avevo chiesto una definizione ( se mai ci potesse essere ) del malato di mente lui mi disse:
" E' una persona che, ad un certo punto , non riesce più a sopportare l' esistenza come si presenta ai suoi occhi"
Siamo un po' tutti , noi cittadini intendo, provati da questo clima di odio e di perenne allarmismo contro i giudici, gli emigrati, le istituzioni e gli uomini che ci lavorano ( i cosidetti fannulloni: invece io dico che sono coloro che tutelano lo Stato continuamente attaccato da azioni di sfaldamento dello stesso)
Tutti i giorni assistiamo ad un incessante logoramento dello Stato Italiano ad opera di chi ha interesse a risolvere i propri guai giudiziali.
Forse qualcuno non ce l'ha fatta a sopportarlo perchè troppo debole psichicamente, troppo provato. Lo Stato , dunque, gli permetta di curarsi, di guarire.
Ma , nello stesso tempo, abbassi i toni e SI CURI di ripristinare un clima sociale basato sulla solidarietà e la condivisione di obiettivi.
Forse John Lennon non sbagliava quando diceva: "
" Immagina che non esistano le nazioni. Non è difficile : niente per cui uccidere o morire e nessuna religione"
10 commenti:
Bello questo post, Antonella. Sottoscrivo, anche se comincio a sentirmi un po' "malato mentale" :O)
Ciao
Diciamo che: " è sempre più duro sopportare l'esistenza così come ci si presenta"
Antonella, sottoscrivo il tuo post. Anche se non vivo in Italia percepisco la tensione e il clima difficile anche da qui!
Un abbraccio!
no non si deve condannarlo bisogna fargli un monumento che pur essendo infermo mentale ha avuto le "palle " di dire che berlusconi non gli piaceva e che freferiva acvere un italia diversa comandata da persone NORMALI
Hai perfettamente centrato il problema.
pero Mi fai il nome di una qualsiasi persona normale nel quadro politico Italiano??
ciao
Vittoria, ciao! Per il clima: sembra un po' come quando nel west qualsiasi motivo era valido per fare risse.
Eh Adriano ! Tu sei giovane ed irruento, ma non è così che si può risolvere la cosa.
I politici italiani ahi ... non saprei chi scegliere. Senz'altro il meno peggio e non naturalmente il peggiore cioè chi in questo momento ha le redini in mano.
Premessa a scanso di equivoci: non sono di destra e non sono berlusconiano.
Adriano penso che sia grave dire "bisogna fargli un monumento"... penso invece che bisognerebbe riflettere su come abbiamo ridotto il nostro paese.
Sono da sempre antiberlusconiano ma vedere il suo volto insanguinato, devo ammetterlo, mi ha sconvolto abbastanza. Che ci piaccia o no la classe politica è lo specchio della nostra società.
Giorgio Gaber disse "io non ho paura di Berlusconi in se, ma del Berlusconi in me".
Ciao.
La canzone di Lennon ha sempre una risposta, in caso di 'conflitti'; siano personali o nazionali. è un capolavoro che dovrebbe ispirare i nostri gesti, ogni giorno.
Belle riflessioni, anche se non condivido appieno il timore di nuove norme restrittive (forse per via del mio innaturale ottimismo)
Un abbraccio
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