Cos'era il richiamo che decideva di essere (e lo era ) padrone del mio tempo ed esponeva il corpo ed il respiro al suo cavalcare inarrestabile? Alla sua impellenza?
mercoledì 2 settembre 2009
L'AMORE IN SE'
Cos'era il richiamo che decideva di essere (e lo era ) padrone del mio tempo ed esponeva il corpo ed il respiro al suo cavalcare inarrestabile? Alla sua impellenza?
martedì 1 settembre 2009
IO NON SONO
Ho discusso con una persona consueta a camuffarsi nel web tramite messenger o altre cose simili. Mi ha detto: " prendi troppo sul serio internet, io gioco un po', m'invento, mi diverto, non faccio del male a nessuno" Ad incoraggiare questo modo d'essere si potrebbe anche disquisire sul significato di " verità " o sul fatto d'essere nessuno, in fondo, e centomila. E quello che si rappresenta potrebbe essere l'aspirazione ad esserlo e così via.
Ha anche detto : " i giovani fanno TUTTI così ." Ma non è vero. E' stato molto indulgente con se' stesso. E' pericoloso. Pericoloso per se' prima di tutto al quale arriva il suono di una voce mistificante, al quale giunge l'immagine di un uomo che non è , malgrado potrebbe essere, ma dal momento che lo inventa non potrà mai trasformarsi essendo in quel momento divenuto un essere adulterato quindi de - responsabilizzato e esonerato dalle scelte e dai coinvolgimenti. Pericoloso perchè nel web ci sono persone allo stesso modo che nella tua strada. Che hanno fiducia ossia radicalizzano la tua immagine e la vivono così come la presenti. Non voglio dimenticarlo. Non tanto per loro, quanto per me che mi ascolto e mi vedo vivere e mentire. Cos'altro abbiamo se non noi stessi da rivelare come buona novella? Come bene prezioso e inedito e unico individuale che mai nessuno potrà uguagliare ? Abbiamo solo la nostra anima luminosa , perfetta, palpitante . Lasciamola vagare in questo etere miracoloso.
lunedì 31 agosto 2009
TU SEI IL MODO CHE SEI
Per questo bisogna ascoltarsi attentamente nell'agire perchè l'atto non è fuori di noi, ma ci rappresenta intimamente. Bisogna rallentare i modi, approfondire il confronto col nostro SE' nell'accingersi all'incontro con l'altro. Io sono ciò che faccio. Nell'atto mi muovo e forgio l'istante eterno della mia anima.
domenica 30 agosto 2009
EROS E' AMORE

Non so separare, non so accantonare niente della mia persona dal momento che presto attenzione oltre me all'altro o le altre manifestazioni dell'universo.
Non comprendo, dunque, chi si allontana , sapendo perfettamente il motivo della defezione, stabilendo di non avere desiderio. Allora mi rendo conto che non c'è mai stato. L'amore non ha definizioni di sorta, perchè è un evento che si muove e si esprime nel proprio spirito e nel gesto del proprio corpo. SICURAMENTE NON PUO' SOLO IDENTIFICARSI ESCLUSIVAMENTE NEL DESIDERIO. Mi sorprende come sia facile allontanare se' stessi dal proprio desiderio e lasciare ad esso uno spazio privo di identità e di pathos. Eppure avviene. E avviene ed avviene ripetutamente sottraendo all'individuo la sua capacità di perdersi nell'altro e di vivere pienamente con tutto se' stesso fatto di anima e carne immacolata. Perchè l'eros trascende l'uomo e la sua immagine , crea e fantastica l'emozione che suscita l'incontro . Solamente in questa partecipazione totale l'eros si sviluppa e ci sostiene. Chi non si pone in questo senso , ammaliato dalla facilità della spinta del desiderio perde un'occasione: l'occasione di scoprire se' stessi e di rivelarsi nella propria pienezza. Un vero peccato. Davvero. Un peccato mortale.
Ma peggio per lui.