mercoledì 15 luglio 2009

STORIA DI UNA ASSENZA E DI UNA PRESENZA

Lei s'era seduta nel dehors del bar, quello con tutti i gerani rossi che delimitano i tavolini e lasciano un profumo leggero in queste serate estive. Poco prima lei era corsa a casa, si era cambiata in fretta, aveva tolto i fuseaux neri ed aveva indossato la gonna corta con gli stivali senza calzine . Aveva fatto più in fretta che aveva potuto. quindi era passata dal bagno dove era solita deporre i suoi trucchi : il fard leggero, l'ombretto e la matita rossa per le labbra. S'era spazzolata i capelli piegando la testa in giù, con quattro colpi decisi e rapidi. In pochi minuti era pronta per tornare a lavorare. Doveva raggiungere gli altri al bar . Aveva indossato il casco e intanto accendeva lo scooter . Quindi alla fine era giunta al dehors. e Fu proprio lì , mentre parlava seriamente e con le mani disegnava strani progetti nell'aria, insomma proprio in quel momento lui s'era intromesso nella discussione . Era stato un attimo, ma lei di scatto s'era girata e l'aveva visto. Cosa aveva detto? Non aveva neppure sentito, ma la voce appena accennata, ma il tono appena soffiato in quell'aria estiva, ma lo sguardo affondato nel suo sguardo sapevano di mare. Aveva gli occhi e i capelli nerissimi. Lei s'era girata di scatto e s'era accorta del suono e del respiro. Perchè il desiderio è frutto di uno squarcio dell'anima. Perchè solo chi ha questo stralcio invisibile ha il senso della perdita e della scoperta e del ritrovamento. Perchè' il desiderio è il senso di una assenza incolmabile.
Per questo lei s'era girata di scatto e finalmente aveva sorriso.

martedì 14 luglio 2009

STASERA NO.

Domani sera ho una festa .
Cioè dovrò lavorare. Questa commistione tra festa e lavoro mi fa pensare che quando non c'è festa non lavoro e finalmente posso festeggiare e questo non fa bene al mio orientamento psicologico.
Mentre chiacchiero con le persone con cui lavoro parliamo di cosa può divertire la gente . E' come pianificare la gioia degli altri.
In un certo senso pensi di avere in mano la formula della felicità. Non la tua, ovviamente. iNFATTI DOPO AVER PROGRAMMATO IL DIVERTIMENTO DELLA GENTE , Stasera mi sento di merda .
Quando PRESENZI ALLA FESTA ascolti la musica e pensi: " la cosa ha funzionato?"
Poi quando il meccanismo si muove da solo come avesse preso una ripida discesa, tu rimani a guardare la festa CHE non ti diverte affatto.

Ho un pensiero che mi fa stare meglio: andare via. Viaggiare. Allora mi immagino con la strada che mi scivola sotto i piedi. Mi immagino con il sole in fondo alla spiaggia e l'aria leggera che mi solleva.

Ho sempre così rispetto per il mio blog da non caricarlo dei miei umori ormonali.
ma stasera NO. Che si lordi pure lui. In fondo non è migliore di me.
e poi ........ chi è migliore di me? ( frase catalizzatrice di consolazione ,immagino, chi è affetto da sindrome di Peter Pan la usa per vincere il senso di inadeguatezza che lo attanaglia .. chissà se funziona... mah ..magari per i ragazzini.....)
Nota dell'autore: (le mie immagini sono sempre più grandi proporzionalmente i miei scritti sempre più " piccini" )
P.s. Ho il segno degli stivali nei piedi. porto gli stivali senza calze e d'estate!!

QUANDO CHI SCRIVE ON LINE SCRIVE CAZZATE ALLORA E' NECESSARIA LA RETTIFICA

QUANDO CHI SCRIVE ON LINE SCRIVE CAZZATE. ma dai?!! possibile mai? DEVE FARE LA RETTTIFICA .
E MAGARI POSTA SEMPRE LA STESSA IMMAGINE . CHE CAVOLO!!! DI UNA DONNA!! CHE PALLE ... NON SE NE PUO' PIU' !
OLTRETUTTO HA SEMPRE LO STESSO VESTITO, MA CHE CREDI CHE HO UN GUARDAROBA FORNITISSIMO!! SONO UNA STIPENDIATA MALE, BABY!!!
E C'E' CHI CONTINUA A SCARICARE VIDEO YOUTUBE CHE TI VIENE VOGLIA DI DIRGLI: BABY, SO ANCH'IO CERCARE UN VIDEO SU YOU TUBE!!!PENSI DI ESSERE L'UNICO CAPACE?
ED ANCHE CON LE IMMAGINI VADO FORTE! ME LA SO CAVARE A CERCARE IMMAGINI SU INTERNET, BABY!! NON TI AFFATICARE, BABY!
E POI DICE" MI ASSENTERO' DALLA RETE PERCIO' NON SCRIVERO' PER QUINDICI GIORNI . " CAZZO ME NE FREGA, BABY" PER ME POTRESTI ASSENTARTI PER I PROSSIMI QUINDICI ANNI, BABY!!!

INSOMMA IN QUALCHE MODO HO PARTECIPATO AL DISSENSO DI CATEGORIA PERCHE' SAREBBE STATO UN ATTO DI CASTA SENTIRSI FUORI DALLA CATEGORIA, POI QUESTA ME LA DOVETE SPIEGARE PERCHE' VI SIETE ARRAMPICATI SUGLI SPECCHI!! OH BABY!!! ( un po' come ho fatto io nella foto pubblicata: sono appoggiata ad un vetro, per dire: posizione fragile)

E COMUNQUE FACEVO I MINISTRI UN PO' PIU' FANTASIOSI INVECE CHE INTENTI A RIPESCARE LEGGI DEL 1948, BABY!!!
MI IMMAGINO CERTI TIPI A PASSARE IL TEMPO A RETTIFICARE QUELLO CHE HANNO SCRITTO, SOPRATTUTTO SE ESTRAPOLATO DA ALTRI TESTI . NEL MIO CASO CHE ESTRAPOLO DA PLATONE VOGLIO VEDERE CHE CAVOLO DI RETTIFICA FACCIO, BABY!!!!
E POI DICIAMOLO.... MA QUANTE CAZZATE SI LEGGONO SUI BLOG?
QUESTO NON NE E' UN ESEMPIO FULGENTE?
LA CATEGORIA DEI GIORNALISTI PROPRIO NON MI SENTO DI DIFENDERLA.

RIESCONO A VENDERSI SENZA NEPPURE METTERSI GLI STRASS.

ENTRO 48 ORE SEGUIRA' RETTIFICA

lunedì 13 luglio 2009

IL GUERRIERO SI ARRESTO'


Quella mattina il condottiero aveva indossato la corazza luccicante ed imbracciato le armi per la consueta perlustrazione del territorio.
Il condottiero aveva la voce ferma ed il passo deciso. Ma d'improvviso il guerriero si arrestò senza apparente motivo.
Dunque: non trovava più la sua dimensione profonda. Dov'era? Non sentiva più il richiamo incantato. L'ineffabile era inafferrabile. Era scomparso. Il suo palpito invisibile non mostrava l'ardore, non spingeva il passo. Non generava aneliti . Dunque non c'era. S'era dissolto? Aveva cambiato strada? Oppure la strada aveva cambiato terreno e non era più fertile e non accoglieva dolcemente i suoi umori profumati ed il suo dolore accorato. L'armatura aveva aderito al corpo come nuova pelle inviolabile. Di serpente.
Non era più oceano profondo crepitante di organismi guizzanti dove la luce penetrava vorace e fosforescente tra le acque colanti e burrascose. Non era più pozza oscura dal quale emergevano ciuffi di muschio ondeggiante e rigoglioso.

Quella mattina s'apriva il deserto tra mulinelli di polvere e vento.
Il guerriero, quindi, si arrestò. Era , dunque , questo ciò che l'attendeva? Una contesa per cui s'era perso il percorso? Lo scopo? La passione?
Il guerriero, quindi, si arrestò e sciolse i capelli all'aria arida di quell'estate senza voce.