sabato 11 luglio 2009

IL DOLORE ALLE CINQUE


Non esiste una vita lineare. Una strada sicura, un percorso stabilito.
Rispondere alla propria anima significa porsi delle deviazioni, delle trasgressioni . Molti, per paura, non vogliono ascoltare il richiamo. Ma si condannano ad una vita stereotipata, inautentica.
La coscienza è variegata, confusa, fuorviante. Posso innalzare muri che le impediscano di compiere movimenti bruschi, posso avere lo stesso volto per tutto il tempo, ma so che il mio cuore comincerebbe a dimenarsi ferocemente, strapperebbe la corda e fuggirebbe lontano. Non ho che la scelta di affrontare l'antro che mi è destinato. Non ho che la scelta di incontrare le forze della mia essenza profonda e seguirla e cederle amorevolmente e nutrirmi alla sua fonte sapiente. Non posso fare altro che rispondere alla sua natura essenziale.
Incontrerò il dolore. E' già successo. So come può essere straziante. So come può essere distruttivo. Potrebbe piegarmi, uccidermi. Ci ha già provato. E' un serial Killer spietato. Colpisce quando abbassi la guardia, quando sei distratta e debole. Quando sei mortificata. Ma so che non fa parte di me : è solo un visitatore importuno. E' un ospite sgradito.
Suonerà alla porta di ingresso ed io non potrò che farlo accomodare nel soggiorno.
Lui si siederà comodamente sul divano e, molto gentilmente sarò costretta ad ascoltare il suo lamento cavernoso. Mi alzerò per preparare il tè con i pasticcini. Lui si ciberà avidamente di ogni mia pietanza.
Ma alla fine il dolore dovrà andarsene. Per forza.

giovedì 9 luglio 2009

SONO NUDA


La mia esistenza fisica sboccia come pianta rigogliosa nello spazio universale della mia anima. Si affida a lei: è il suo nutrimento ed il suo unico strumento. Sono immersa nel mio corpo. Finito, mortale, deteriorabile.
E' avviluppato alla sua dimensione psicologica dove il dolore dello spirito è confinato nel mio fisico e dove il piacere e l'amore si sveglia nel corpo e ne scalda il sangue.

Non c'è possibilità di uscire da questo stato di fragilità, da questo assottigliarsi delle potenzialità, da questa trasformazione spirituale, da questa minuziosità dei palpiti a cui il tempo ci conduce.
Siamo di vetro. Finissimo.
La sessualità diventa a volte imbarazzante perchè trasfigura una potenza effimera, un eroismo epico che crea un abbaglio. Ci inganniamo sulla immobilità dell'istante e quando desideriamo sessualmente ci posizionamo nell'eterno. Ma invece il corpo avanza e cambia e si consuma e con lui si modifica la nostra anima. Muore. Noi potremo adornarla con ornamenti preziosi, ed orpelli luminescenti, ma non sopravviverà al processo delle nostre esperienze. Per questo sono qui. Ora.
Sono nell'abbraccio e nel suo calore. Per questo sono qui. Ora. Nella necessità d'essere nuda. Autentica.

Per questo sono qui. Ora . Trattengo con la mano le altre mani dove lo spirito conserva l'ardore e la dedizione. Nella stretta del corpo rivelo la partecipazione della mia anima. Ti abbraccio e ti bacio
Perchè solo qui e ora posso amare. Quindi, ne approfitto.

mercoledì 8 luglio 2009

SOLO PER ADULTI

Questa cosina che appare su Google quando apro qualche particolare blog che ti dice: "Materiale solo per adulti" mi fa riflettere. Cosa significa? Cose di sesso? Ma gli adulti non lo praticano quasi più , sono rimasti gli adolescenti a sperimentarsi in questo senso, ossia i non - adulti, i futuri adulti, i quasi - adulti . Chi adulto non si sa se lo sarà mai .
E tutti quelli che scrivono un blog vi sembrano persone adulte?! A me per niente. e poi... cosa c' è che non devono vedere coloro che non sono adulti?
Il sesso? Il dolore? la crudeltà? La mistificazione? E' una questione di non far vedere o di non far leggere? Dunque sono le immagini o i contenuti ? Contenuti che rivelano menti disturbate... schizoidi, ossessive, demoniache. Tutto questo si può anche trovare in un blog pieno di fiorellini rosa con gli strass. Oppure dietro a un blog senza immagini. E' un dilemma serale. Sto pensando di chiudere il blog agli adulti. Ma non si può fare. Lo chiuderei al tipo che ho incontrato al bar l'altra sera. Si, bello, parlo di te, pensa che sballo!!! ( al bar Principe, dai, ricordi? ) Porta sempre delle camicie terrificanti. Caro, quel blu sbarazzino non ti si addice!! E' quasi imbarazzante, sa tanto di provincia bassa padana. Via, caro, vuoi che ti accompagni in Alessandria a fare shopping?
Combinato più da uomo che non deve per forza farsi notare potresti fare la tua porca figura. O almeno potresti farti la tua porca. Dai... cosa hai capito? Te l'ho già detto.. sei troppo tronfio per i miei gusti.
( ed anche un po' stronzo)

I SOLITI IGNOTI E IL MINISTRO BRUNETTA

Foto della derubata prima che la derubassero
Come potete osservare dal suo sguardo tranquillo nulla faceva presagire che da lì a poco la sua dimora sarebbe stata violata.


Un altro giorno funesto per chi ancora credeva nella libertà, nella sicurezza e nella vita democratica nel nostro paese. L'ora dei ripensamenti batte nel cielo della nostra patria. E' quasi l'ora delle decisioni irrevocabili. Ma come tutte le decisioni irrevocabili sarà sicuramente soggetta a modifiche nei prossimi giorni.
Ecco la cronaca del fatto, descritta così, oggettivamente senza enfasi, senza toni allarmistici. Quasi obiettivamente.
Erano le ultime ore della notte: una notte colma di ansie per il futuro economico e morale del nostro paese, una notte di sogni tormentati e spezzati dal sibilio del vento oltre le persiane. Proprio durante la notte, cari lettori di questo quotidiano, ( oddio... mi sorge un dubbio... questa è una testata giornalistica..?) alcuni malviventi si sono introdotti nell'appartamento di una seducente (!) impiegata comunale per depredarla di tutto ciò che aveva risparmiato durante i suoi duri anni di lavoro.
Mentre dormiva, i ladri hanno forzato la serratura e si sono appropriati del suo piccolo e grazioso zainetto, al quale era tanto affezionata, di pura stoffa jeans, ma quel che era peggio all'interno di questo, oltre che quattro e cinque assorbenti per l'emergenza, ( no preservativi) c'erano ben € 250,00 che la vittima avrebbe dovuto consegnare l'indomani per un pagamento urgente. Ma ciò non è stato sufficiente per i banditi, infatti questi hanno sottratto ulteriormente il portafoglio del figlio minore, innocente ragazzino che era appena rientrato dopo una nottata di .. bagordi.. no.... volevo dire di ... giusto svago.
Lei, al risveglio, dopo aver urlato come una trecca in direzione del figlio per il disordine nel soggiorno, si rese alfine conto che solo un ladro, oltre suo figlio, avrebbe potuto ridurre l'appartamento in quelle condizioni. Infatti, solamente in quel momento, e questo vi fa comprendere la prontezza di riflessi della vittima, dicevo, lei si accorse di essere stata derubata.
La polizia, tempestivamente intervenuta sul luogo del misfatto, chiese alla donna se avesse sentito qualche rumore o avesse avuto sospetti su alcuno.
Lei, malgrado lo shock riuscì a rispondere prontamente: "NO".
lo stivale della derubata

Tutti si stupirono del suo sangue freddo, ma lei si affrettò a chiarire a scanso di equivoci:
" Io ho sempre un po' freddo"
.
Eppure lo scrivente giornalista sa che questo freddo non è che un sintomo di ciò che oramai chiamiamo " la sfiducia nelle Istituzioni e negli enti Pubblici".
Il Ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta, a seguito dell'accaduto, ha subito fatto una dichiarazione:
" Che ciò che è successo serva di lezione ai fannulloni: così i dipendenti pubblici smetteranno di dormire durante la notte e si limiteranno a dormire solo sul posto di lavoro!"
Al ministro Brunetta va tutta la nostra solidarietà. E' ora di finirla con questi impiegati che si fanno derubare!! ( non dal ministro. La precisazione era d'obbligo)