Questi giorni di freddo gelato mi fanno arrotolare su me stessa come un lombrico schiumoso. Sono nascosta da maglioni e calze e grosse sciarpe. Non mi vedo e non mi riconosco. Non mi guardo quasi mai attorno e mi interesso di nulla. La città sporcata di neve e ghiaccio mi fa orrore e non le presto la minima attenzione. Sono sempre distratta da pensieri di cosa potrebbe essere il mio tempo non riconoscendo nessun momento che mi possa appartenere in
questo presente .

L'altro pomeriggio attraversavo, in l'auto, le colline del Monferrato. Queste si allungavano distese e bianche tra camini fumosi e casette colorate. Io correvo sull'asfalto e osservavo attenta il quadro appassionato di cielo ed inverno tutto intorno. Ma ancora di più il senso lieto di immagini ed atmosfere candide irrompevano nella mia esistenza inconcludente e paralizzata. Ancora di più mi ricordavano la mia attesa inutile ed i miei frutti sterili. Le case e i campi orgogliosi trattenevano i miei inefficienti progetti irrompendo con la loro forza incombente e operosa . Dicevano:
" Sciocca! hai pensato, hai immaginato e ti sei inventata favole consuete. Hai sprecato il tuo tempo in emozioni alterate. Hai parlato d'amore per non riconoscere la noiosa routine dei tuoi giorni sfaccendati .
Noi , case e colline e cielo , noi siamo la vita per quanto tu non ci voglia riconoscere e ti voglia ingannare. La vita è questo campo solitario e silenzioso e laborioso sotto le zolle di germogli guizzanti per ciò che deve essere e deve crescere e quindi cresce in ogni secondo , in ogni palpito di tempo acceso e fremente. Non ci fermiamo a meditare, a soffrire, a perdere. Noi siamo la vita in movimento. Noi siamo la realizzazione dell'esistenza . L'amore non si racconta mai. La vita si vive ."