lunedì 23 luglio 2012

FESTA PATRONALE DI SAN GIACOMO 2012 : SPARARE SULLA CROCE ROSSA



Non è servito a nulla. 
Non è servito a nulla montare il palco 1/3 più piccolo di due anni fa, non è servito a nulla  posizionare 100 sedie invece che 320: il vuoto siderale si notava eccome, appena giunti nel luogo deputato per la Festa Patronale di un paese capo zona come è la città di Valenza. 
Il buio , il silenzio, il senso di smarrimento e di isolamento imperversava  proprio nel momento clou della festa.
Non c'era affatto quel clima fragoroso tipico di una festa  popolare: i cittadini che passeggiano, che mangiano gelati, i bambini che si rincorrono gioiosi,  le voci squillanti dei ragazzi lungo i viali, i dehors affollati. Niente villaggio al dì di festa  ma piuttosto:  

"Già tace ogni sentiero, e pei balconi   Rara traluce la notturna lampa" ( Leopardi)   . 

La colpa di questo flop  non è affatto  da imputare ai bravi gruppi teatrali che si sono succeduti sul palco coi loro guizzi creativi e  vivaci di saltimbanchi appassionati. 
No: non era l'occasione, nè il luogo adatto per proporre delle rappresentazioni teatrali in una grande Piazza ed in una Festa Patronale e popolare di questo genere. 
E non  era adatto il contesto, il Viale, le luci, la promozione avvenuta , la locandina promozionale e la situazione economica e sociale della città valenzana e dei suoi cittadini. 
Perchè una festa popolare deve essere diretta al popolo e per farlo bisogna conoscerlo, frequentarlo , raccontarlo e viverlo. Bisogna avere competenza, conoscenza del territorio e un  po' di disponibilità ad ascoltare gli umori ed i suoni di una città  colpita a morte da questa crisi.  
Invece  gli improvvisati esperti in comunicazione di massa, in eventi di grido si sono riempiti  la bocca di parole grandiose, di slogans poderosi , di massicce esortazioni ad  una "capillare distribuzione di locandine  promozionali" come potessero essere  rimedi taumaturgici all'ignoranza che ormai divampa tra gli operatori del settore ( dopo la mia dipartita, d'intende) 
Per la seconda serata il cantante in turno,  cercando di prevenire  un altro insuccesso, s'è premunito di farsi una campagna informativa per conto suo, su face book,invitando 7.000  persone e ricevendo n° 20 adesioni. E che sarebbe già un bel risultato. Vi saprò dire domani. Sono in ozio totale e il tempo ce l'ho per riflettere e valutare questa delicata ed annosa questione  prima di prendere il largo con il mio amato camper.
Per intanto come dice il Leopardi " Tutto è pace e silenzio e tutto posa  il mondo , e più di lor ragiona."

3 commenti:

ANTONELLA ha detto...

Naturalemente faccio i miei migliori auguri al cantante... ci mamcherebbe che per colpa degli altri debba perdere i suoi fans

valenzano doc ha detto...

Ricordo con piacere le feste degli anni Settanta che duravano due settimane, con viali e piazze affollate, spettacoli teatrali in Piazza Duomo e Piazza Statuto, grandi attori, piéces di rango, ricordo Gino Paoli, ricordo qualche anno fa Piazza Duomo stracolma per i Giganti, ricordo due anni fa la big band valenzana con jazzisti di grande rango, ricordo...ma non ricordo un programma più scadente di questo. Non lamentiamoci se poi vediamo le vie di Valenza percorse solo da bulletti e brutti ceffi. Se vogliamo assistere a qualcosa di almeno discreto dobbiamo emigrare. Ad maiora.

Anonimo ha detto...

Di che ti meravigli! E' da così che sono sono organizzati i maggiori eventi valenzani negli ultimi anni, comer per Expo Piemonte, non per caso presidente era l'attuale sindaco, e poi il suo successore e poi il dimissionario e poi l'attuale. Nel frattempo pare con soddisfazione di tutti ha chiuso lo Janua, ridotto in fine ad albergo trappoletti per farci due salti sui letti o la sala da ballo erede della mitica Valentia.