lunedì 26 marzo 2012

IL SUO RESPIRO


Denso. Morbido . Si muove all'unisono col cielo . E' lontano ma s'avvicina ora   violento  ora distratto , confuso  tra il vento e  la roccia. Non è mai dove lo guardi : si sposta  continuamente davanti a te vacillando compatto e gommoso  tra le gocce e la schiuma bianca che lo avvolge.E tu che lo guardi non sei il più forte . La terra è sua , lo spazio gli appartiene . Ci sarà ancora domani la sua spinta  misteriosa , avanzerà innalzandosi nell'aria , sarà molto più alto di te, molto più grande . Tu  sarai forse la polvere bagnata che lo raggiungerà tra i flutti rombanti, sarai il vapore che lo circonda nebbioso , oppure sarai un piccolo , duro scoglio . Sarai  materia immobile , consumata  come una roccia   senza nome , sarai travolto quale sasso levigato dalla carezza penetrante dell'acqua.  Trascinato e avvolto dal suo abbraccio.  Il tuo sguardo non lascerà alcuna impronta nella sua pelle  di acqua e vento . In tanti abbiamo cercato di fermare la sua voce , di trattenere il suo respiro. Di ascoltarne  il richiamo. Di condividerne il viaggio.

1 commento:

Gillipixel ha detto...

Bello questo brano, Anto...il mare è un simbolo molto potente ed è dentro ciascuno di noi...e poi stare a guardarlo non stanca mai, un po' come le lingue di fiamma nel focolare...

Bacini a flutti :-)