giovedì 8 dicembre 2011

LO SPOT DEL MAGGIOLINO




Di  persone che si attribuiscono la qualifica di "creativi " ce ne sono in abbondanza, ma coloro che lo sono davvero si contano sulle dita di una mano. 
Bene, nel caso di questo spot non mi resta che chinare il capo davanti a tanta creatività e fantasia.   Non sta a me descrivervi lo spot.  E' geniale. Ancora prima che si intuisca dove voglia andare a parare si è affascinati dall'energia e la vitalità animale che sprigiona l'ambiente selvaggio e incontaminato. Certamente, direte voi, mal si associa ai fumi nocivi che lo scarico di un'automobile sprigiona. Ma questo è un altro discorso: qui parliamo di  inventiva, di fantasia e capacità descrittiva, insomma parliamo di attirare l'attenzione del pubblico in modo elegante e poetico e su questo l'ideatore ci azzecca in pieno .
E poi, personalmente , ho con l'auto un rapporto  quasi freudiano.  Appena mi introduco all'interno dell'abitacolo divento tutt'uno con il mezzo di locomozione. Sono io quella che scivola nell'asfalto aderendo alla strada con la forza delle mie gambe pneumatiche. 
Sono io che piego il corpo nella curva a gomito e mi dilato nel rettilineo lungo e veloce. 
Chi sale nella mia auto non può che essere una persona che mi piace. Non offro passaggi a chi non sento attraente : la perfetta sincronia che ho con i miei sedili e la carrozzeria non mi potrebbe permettere scelte diverse. E lo stesso vale per coloro dai quali accetto passaggi. Salgo solo su auto di persone a me  piacevoli. Sì, lo so, lo so,  certe volte mi avete visto in auto  che non aderivano in tutto a questa categoria, ma erano diciamo, incontri di lavoro. Per il resto, no, non divido i miei sedili se non con persone che potrei  portarmi a letto. Al volante della mia auto sono un animale potente e sensuale, insieme. 
L'attenzione è regolata istintivamente al massimo: non sono mai così concentrata come quando sono al volante. E tutti gli strumenti che mi permettono di navigare  sull'asfalto, diventano prolungamenti  viscerali del mio corpo, della mia energia vitale, del mio appetito profondo e  confuso. 
Dite che è un po' troppo per un semplice ingranaggio di metallo?  Eppure sopra la mia auto divento una predatrice. E' nell'uomo insita l'aspirazione a superarsi  nelle proprie capacità di deambulazione e di potenza: questo è il modo più semplice per farlo. 
Quando lavoro e parlo il mio cervello fa da padrone: riesco ad analizzare con grande minuzia ogni elemento al mio cospetto, sono una calcolatrice superba,  ma quando guido, allora  il volante è nelle mani del mio demone.
Sentite un po': qualche tempo fa vedo camminare rasente il marciapiede una persona che mi piace molto. 
Io ,  giaguaro meccanico, lo punto col mio motore silenzioso e prestante : i miei pneumatici sibilano agili . abbasso i miei finestrini elettrici: " Vuole salire?"   A questa persona  mi rivolgo con il " lei" : questo rende la cosa  ancora più intrigante per la mia anima rombante. Se lui ha avuto qualche esitazione non l'ha dato a vedere.  Sale nell'auto ed io ho finalmente  la mia preda  nella ragnatela. Posso andare dove voglio con il mio bottino e , mentre, svolto velocemente nella strada, il mio demone  si sollazza nelle fantasie più acerrime. La mia preda parla appena: lo trovo adorabile solo perchè indifeso e prigioniero tra le mie spire d'acciaio. Ma la mia esaltazione ha solo lo scopo di sprigionarsi non di nutrirsi realmente. 
Lo accompagno a casa. ma chissà , la prossima volta,  lI mio demone  cosa deciderà.

2 commenti:

Gillipixel ha detto...

Per quello che si può dedurre dal tuo blog, Anto, l'impressione è che tu riesca ad inverare e prolungare la tua sensualità non solo sulle auto, ma anche un po' su tutto quello che viene in contatto con la tua persona :-) Sicuramente questo succede quando scrivi.

Il mio rapporto con l'auto è un po' più conflittuale :-) Ne riconosco la bellezza come prodotto pregiato dell'ingegno umano, ma una volta in strada, vorrei avere un piccolo bazooka sul cofano e uno sul baule, per annientare tutte le teste di quiz che guidano col deretano al posto del cervello :-)
Lo spot è bellissimo, non ci sono storie :-)

Bacini maggiolini :-)

Brigante ha detto...

Di solito è il maschio che si crede padrone della strada e che porta a spasso la pischella di turno, ma una visione inversa non mi dispiacerebbe oltretutto con questi rincari sulla benzina......