martedì 6 dicembre 2011

COSA FAI DI ALTRO?


 Lo incontra nella Piazza principale del paese. Lo riconosce subito: il passo dinoccolato, l'espressione docile ed il sorriso vago. Qualche tempo fa era stato il suo uomo. Quando lui le va incontro, lei si prepara ad una conversazione di circostanza. Ma guardandolo attentamente, tutto le torna alla mente in modo distinto e minuzioso.
Lui  Si avvicina : è in abito scuro, camicia bianca e sciarpa in tinta.  Dai bottoni slacciati  della camicia riconosce il torace liscio ed abbronzato. Il suo corpo le è familiare.  Ha già in bocca l'odore della sua pelle. Per mesi, ricorda, d'avere attraversato ogni suo  più piccolo muscolo con le labbra e la lingua:  conosce ogni angolo del suo corpo che, come lumaca innamorata, aveva  visitato lasciando  la sua scia  umida ed ardente. Lui , mentre chiacchiera, gesticola  casualmente. Lei segue con lo sguardo  le sue mani piccole e sottili . Le sue mani morbide, leggere. Rosate.  Le rivede, invece, impetuose,  scivolare sui suoi  fianchi , affondare le dita nella carne accesa, nel silenzio buio di un'auto posteggiata. 
Ascolta i ricordi come unico suono della piazza.
Erano nella campagna deserta di un'estate lussureggiante. Nell'oscurità confusa dei corpi lui l'aveva ribaltata come  piccolo insetto costretto con le zampe all'aria. 
Sprofondando sopra di lei,  l'aveva guardata a lungo mentre all'improvviso miriadi di rivoli sembravano  congiungersi su di lei  come una cascata impetuosa e travolgente.
Lei chiude gli occhi rapita dall'immagine e dal sogno. ma spegne l'incanto, subito,   pensando: " Una delle più belle scopate della mia vita"
Riporta l'attenzione verso di lui che, intanto,  fruga nel suo portabagagli e gli consegna un depliant del suo nuovo lavoro. Lei dice: " Ok, interessante" Lui scrive su un biglietto il suo cellulare . Lei legge gli ultimi numeri: " 73" piega il foglietto " OK" dice  nuovamente.
Dov'è finito quell'uomo di quel tempo?
Chiede allora: " Cosa fai ora?
" Quello che ti ho detto , il rappresentante di...( omissis ) ..." 
"Ma no, intendo di altro
Dice " le solite cose, sai,  fidanzate,amanti
Lei ride.
 Perchè non è più la stessa donna? Perchè  lui non è più lo stesso uomo? 
Di ciò che sono stati  rimane solo  un segno IMMARGINABILE nella pelle violata dalla potenza di una passione ormai inopportuna.

2 commenti:

Gillipixel ha detto...

Quello che non ho ancora capito io, cara Anto, è se siamo alla fin fine una persona sola, nel corso delle nostre vite, o se diventiamo altri, e poi altri, e poi ancora altri, continuamente...Probabilmente il meglio nella "conoscenza / relazione / rapporto" fra persone, lo si raggiunge quando si ha la sensibilità (e la fortuna...) di saper cogliere sempre l'essenza dell'altro nelle sue mille mutazioni...quello sì che è bello veramente, ma non è facile...

Anonimo ha detto...

Hai il suo numero.