Lo incontra nella Piazza principale del paese. Lo riconosce subito: il passo dinoccolato, l'espressione docile ed il sorriso vago. Qualche tempo fa era stato il suo uomo. Quando lui le va incontro, lei si prepara ad una conversazione di circostanza. Ma guardandolo attentamente, tutto le torna alla mente in modo distinto e minuzioso.
Lui Si avvicina : è in abito scuro, camicia bianca e sciarpa in tinta. Dai bottoni slacciati della camicia riconosce il torace liscio ed abbronzato. Il suo corpo le è familiare. Ha già in bocca l'odore della sua pelle. Per mesi, ricorda, d'avere attraversato ogni suo più piccolo muscolo con le labbra e la lingua: conosce ogni angolo del suo corpo che, come lumaca innamorata, aveva visitato lasciando la sua scia umida ed ardente. Lui , mentre chiacchiera, gesticola casualmente. Lei segue con lo sguardo le sue mani piccole e sottili . Le sue mani morbide, leggere. Rosate. Le rivede, invece, impetuose, scivolare sui suoi fianchi , affondare le dita nella carne accesa, nel silenzio buio di un'auto posteggiata.
Lui Si avvicina : è in abito scuro, camicia bianca e sciarpa in tinta. Dai bottoni slacciati della camicia riconosce il torace liscio ed abbronzato. Il suo corpo le è familiare. Ha già in bocca l'odore della sua pelle. Per mesi, ricorda, d'avere attraversato ogni suo più piccolo muscolo con le labbra e la lingua: conosce ogni angolo del suo corpo che, come lumaca innamorata, aveva visitato lasciando la sua scia umida ed ardente. Lui , mentre chiacchiera, gesticola casualmente. Lei segue con lo sguardo le sue mani piccole e sottili . Le sue mani morbide, leggere. Rosate. Le rivede, invece, impetuose, scivolare sui suoi fianchi , affondare le dita nella carne accesa, nel silenzio buio di un'auto posteggiata.
Ascolta i ricordi come unico suono della piazza.
Erano nella campagna deserta di un'estate lussureggiante. Nell'oscurità confusa dei corpi lui l'aveva ribaltata come piccolo insetto costretto con le zampe all'aria.
Sprofondando sopra di lei, l'aveva guardata a lungo mentre all'improvviso miriadi di rivoli sembravano congiungersi su di lei come una cascata impetuosa e travolgente.
Lei chiude gli occhi rapita dall'immagine e dal sogno. ma spegne l'incanto, subito, pensando: " Una delle più belle scopate della mia vita"
Riporta l'attenzione verso di lui che, intanto, fruga nel suo portabagagli e gli consegna un depliant del suo nuovo lavoro. Lei dice: " Ok, interessante" Lui scrive su un biglietto il suo cellulare . Lei legge gli ultimi numeri: " 73" piega il foglietto " OK" dice nuovamente.
Dov'è finito quell'uomo di quel tempo?
Chiede allora: " Cosa fai ora?"
Chiede allora: " Cosa fai ora?"
" Quello che ti ho detto , il rappresentante di...( omissis ) ..."
"Ma no, intendo di altro"
Dice " le solite cose, sai, fidanzate,amanti "
Lei ride.
Perchè non è più la stessa donna? Perchè lui non è più lo stesso uomo?
Perchè non è più la stessa donna? Perchè lui non è più lo stesso uomo?
Di ciò che sono stati rimane solo un segno IMMARGINABILE nella pelle violata dalla potenza di una passione ormai inopportuna.
2 commenti:
Quello che non ho ancora capito io, cara Anto, è se siamo alla fin fine una persona sola, nel corso delle nostre vite, o se diventiamo altri, e poi altri, e poi ancora altri, continuamente...Probabilmente il meglio nella "conoscenza / relazione / rapporto" fra persone, lo si raggiunge quando si ha la sensibilità (e la fortuna...) di saper cogliere sempre l'essenza dell'altro nelle sue mille mutazioni...quello sì che è bello veramente, ma non è facile...
Hai il suo numero.
Posta un commento