martedì 28 giugno 2011

LA RIVOLTA DELLA BLOGGER


Massì, diciamola tutta. In passato avevo dato molto valore a questo spazio siderale  e stavo attenta a ciò che ci scrivevo. Avevo un grande rispetto per coloro che potevano capitare per caso da queste parti. Ma il blog era e rimane una cosa privata come una piazza di un paese dove ognuno parla per se' senza essere ascoltato.. Per quanto   si possa esprimere pensieri liberi questi saranno costretti e stipati in spazi chiusi e isolati . Saranno archiviati subito.
In questi anni ho tracimato pensieri come avessi ricevuto una scossa dal  profondo nelle viscere di questa  terra incolta che sono.  Bella roba , davvero.
Ora non scrivo proprio tutto quello che penso. Sono meno disarmata  di un tempo. Ora ho le mie fortezze robuste che mi proteggono.  Invece chi  è disarmato non ha niente da perdere. e si può permettere di essere inarrestabile, incontenibile.  Per questo   credo  Che un sistema  efficace  per controllare e contenere  le persone potrebbe essere proprio quello di compiacerne  certi  vizi, certe malsane voglie  infantili che non si dicono a nessuno, ma che stanno più a cuore di ogni sano principio , di ogni concetto etico  rivendicato.  Non so.. per esempio  essere spazzolati come un barboncino coccoloso. bau. insomma  incoraggiate le debolezze ed avrete degli asserviti.
Ma ora fa caldo e quando fa caldo si tira fuori dall'armadio il pantalone bianco , ci si abbronza e  sembra d'essere più belli. Le spalle nude,  la schiena all'aria, la pancia tonica. Ogni estate è un rendez-vous già vissuto e quindi ti pare che non sia quello che stai trascorrendo , ma quello di ieri.  Allora passeggiare lungo il bagnasciuga  diventa un ritrovarsi , un ricordarsi, ma anche  un dimenticare d'essere altro almeno per qualche giorno. 
In questi giorni , quindi, sono stata una 18 enne . I luoghi erano gli stessi , l'aria leggera e salata era identica. Io che guardavo i miei piedi scivolarmi sotto il mento, ero  tornata ad essere una figlia degenere, come ero stata, ma almeno protetta e accudita. Qualche attimo di vera gioia , di imperioso disimpegno ed eccomi qui: a scrivere minchiate. Mi spiace per chi si aspettava una cosa furba. 
Furba , non lo sono mai a trenta gradi.  A novanta ancora non ci sono stata.

1 commento:

Anonimo ha detto...

e invece hai scritto una cosa bella e vera...
che si e ti eleva dalle bassezze del luogo fisico-politico dove vivi..
vola alto!!!