mercoledì 29 settembre 2010

IO SONO LA GENTE

Sono populista. Ma bisogna intendersi cosa vogliamo dire quando usiamo il termine " populista" . Se con il termine " populiste " si vogliono identificare quelle persone che adottano un sistema di linguaggio semplicistico e in qualche modo verace, che giunga rapidamente alla comprensione dell'uomo della strada e, nello stesso tempo, incoraggi il suo tracollo emotivo servendosi di appelli diretti a propagandare facili soluzioni per problemi difficili, allora no, non sono affatto populista.
Ma "Populista" può significare qualcosa d'altro. Qualcosa che può assumere grande valore.
I democratici degli Stati Uniti sono orgogliosi di essere definiti "populisti", poichè il populismo, quando non ha solo lo scopo di esacerbare gli animi per avere consensi ed invece si tramuta nello sforzo di conoscere ed ascoltare i bisogni della gente, le loro insoddisfazioni, quando invece il populismo è l'impegno verso la comunità , riconoscendo ad essa il ruolo chiave per districarsi tra le difficili incombenze che un amministratore si trova a dover affrontare, quando appunto, oltre che puntare il dito sulle colpe, riesce a individuare le probabili possibilità di riscatto e la speranza di un progetto comune, allora ben venga il populismo.
Un amministratore , appena insediato , una volta mi ha detto: " Ti ho dato troppa confidenza".
Non comprendendo che è il primo dovere di chi amministra è quello di ascoltare la gente: chi amministra non deve sentirsi un privilegiato, non c'è un gradino superiore a quello in cui si trova la gente. Chi ha la velleità di lavorare per la comunità ne deve fare parte interamente, e permettere a questa di partecipare attivamente alla vita pubblica. Perchè il difendere gli interessi della gente prima che quelli della classe politica è un atto doveroso prima che legittimo. Il " populismo" diventa una forma politica se interviene concretamente ad affrontare i problemi delle persone. Molti additano coloro che vogliono far notare le incongruenze dei politici come dei " populisti" e sperano in questo modo di svalutare e deridere il loro impegno. Si sbagliano. Perchè la gente non è stupida e sa guardare chi lavora e chi invece mistifica le proprie capacità e le proprie ambizioni.

4 commenti:

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Era ora che qualcuno lo scrivesse e facesse questo sano distinguo. In realtà purtroppo qui in Italia esiste solo il populismo inteso nella sua accezione più deteriore.

Attanasio ha detto...

Il pensiero finale dice tutto: ".. La gente non è stupida e sa guardare chi lavora e chi invece mistifica le proprie capacità e le proprie ambizioni."
Un sentimento comune nei politici e' l'illusione di poter illudere la gente vita natural durante. Ci riescono ma sempre a tempo limitato. Infatti prima o poi cadono tutti. E prima o poi cade anche questo sistema iniquo che li rende dei privilegiati...

Primo Estinto ha detto...

Scusami,ma non sono daccordo.Il Populismo secondo me e' quella ideologia che adulando un'entita' astratta ed omogenea, il popolo... cerca di attentare ai valori morali, e allo spirito critico.Quindi attraverso il populismo si attenta all'esercizio della sovranita'popolare,dalla rivoluzione francese,a Lincon.Noi siamo un popolo antico diviso tra guelfi e ghibellini,fascisti e comunisti,interisti e juventini...qualunque cosa fai puoi puntare al 50% del consenso.L'esperimento diritenere di essere sintesi del Paese,e' fallito,nonostante i media.La sintesi in questo paese puo' essere solo il lavoro e la liberta'.Oggi sono carenti tutti e due,quindi Berlusconi ha fallito.

ANTONELLA ha detto...

Si vuole intendere, come ho scritto, il populismo proprio come tu lo hai definito, ma quella è sola la versione degenerata del suo significato.Infattin il popolo non ha connotati omogenei e fissi nel tempo, ma invece è una realtà storica mobile, quindi con identità fluide ricche di sfaccettature e caratteristiche specifiche per ogni componente che ne è identificato. Proprio per questo voglio rtestituire all'atteggiamento populista la sua originaria natura che è la disponibilitàn ad ascoltare ed a riconoscere i bisogni reali e le aspirazioni vere del popolo inteso come un movimento di persone diverse ma ugualmente protese allo sviluppo della propria identità ed al benessere collettivo della società.