giovedì 29 luglio 2010

LA VERITA' QUANTO BASTA

Naturalmente non è sufficiente essere sinceri. Molto spesso mi chiedo se questa mia sincerità sia giusta: ossia se la passione che l'accompagna abbia in se' la radice della giustizia. Perchè l'autenticità intesa come espressione di se stessi non è sempre la scelta migliore. Molte volte le nostre esternazioni sono causate da nevrosi personali, da necessità viscerali , da aspirazioni alla dissolutezza. Per questo dobbiamo fermarci e riflettere su questo. Finora la mia posizione è stata suggerita da una spinta profonda non completamente definita. Sono io, ma cosa di me esorta o rallenta? Vi è dunque una energia dinamica che si sviluppa e che sceglie per me quale necessità impellente, quale appetito a cui non so sottrarmi? .
Non è dunque un canto di sirene perverso, un miraggio che travalica la verità intesa come giustizia universale?
Sto partendo. Ho riempito il mio camper di viveri, lenzuola e asciugamani colorati. Rifletterò su questo.
Per ora risposte non ne ho.

mercoledì 28 luglio 2010

CARNEFICE E VITTIMA : UN SODALIZIO SPEZZATO.


Un lettore scrive:: "Il fatto che tu dimostri aggressività non da l'idea di te di una persona remissiva.... soggetta a prevaricazioni".
Cribbio. Non so se ti sei reso conto di quello che hai scritto. Ma partiamo dall'inizio.

Partiamo dal descrivere chi è colui che decide di esercitare una violenza, una sopraffazione ai danni di un altro individuo.

Come succede che un individuo comincia a perpetuare azioni intimidatorie e prepotenti contro altri? Le ragioni possono essere molte. Si dice che la spinta a imporsi con violenza sugli agli altri sia causata da una serie di processi psicologici ordinari per cui l'individuo per potersi esprimere ha bisogno di schiacciare gli altri e di assoggettarli a se'. Hegel arriva a dire che mentre gli animali cercano di far soccombere un altro animale per fame, gli uomini lo fanno per essere riconosciuti, per emergere insomma ,per " salvaguardare" la propria identità , per renderla visibile alla comunità. Questo atteggiamento è sicuramente dettato da una visione perversa della vita comunitaria e del proprio se' profondo. E questo è il punto. Molti, accettano di buon grado di essere " vittime" di non ribellarsi a queste violenze, a queste sopraffazioni per altrettante patologie psicologiche, per vissuti propri, per per - versioni mai affrontate. Ma, caro C. , non tutti sono disposti a fare la " vittima" ed io sono fra coloro che si ribellano ai giochi malefici e criminali . Io sono dalla parte di coloro che da subito riconoscono le dinamiche del sopruso, della coercizione e si indignano e si ribellano con tutta la loro forza ed anzi, davanti a tale situazione insorgono con una energia ancora più forte e più decisa che altrimenti non avrebbero ( si può allora dire che sì, la vittima si può riconoscere dalla passione che ci mette nel reagire ad una angheria, non sicuramente dall'atteggiamento rassegnato e mesto) . No, caro. Troppo comodo per i carnefici avere anche le vittime remissive e pronte a farsi schiacciare. Ci mancherebbe. I carnefici vogliono vittime rassegnate alla sconfitta? Che non siano troppo aggressive, che accettino di buon grado le umiliazioni? Cazzi loro.

I carnefici vogliono che le vittime siano remissive perchè se no non pare loro che rappresentino al meglio il ruolo di vittime? Ebbene, peggio per loro.

Non tutti, caro vecchio C., sono disposti a essere vittima . C'è gente che si indigna, che si muove, che si ribella, che non porge l'altra guancia ed Amen . E poi, carissimo, c'è ancora un altro aspetto non trascurabile. Il problema non può e non deve essere considerato solo in questo " dualismo" vittima e carnefice ma l'intera comunità ed ancora di più, l'intera umanità che assiste e/o viene a conoscenza di soprusi non può tenersene fuori: anche se non ricopre ne' all'una nè all'altra figura, è necessario che estenda il proprio senso di giustizia ad ogni azione in cui si intraveda l'assenza del rispetto per l'essere umano e la sua dignità profonda, preziosa, inalterabile. Bon.....

CITTA' DI VALENZA: SAN GIACOMO 2010


L'edizione 2010 della Festa di San Giacomo si è conclusa con un lusighiero bilancio di partecipazione. Tutte le serate della manifestazione hanno visto una notevole affluenza di pubblico, non solo valenzano ma proveniente anche dal territorio limitrofo: dalla Festa brasiliana con circa 1.500 spettatori, alla musica di qualità con il concerto della big band jazz Valenza, al pomeriggio dedicato ai bambini, fino al coinvolgente show della Broadway Orkestra.
La serata clou della manifestazione è stata comunque quella di sabato 24 luglio, con oltre duemila presenze in Viale Oliva per assistere allo spettacolo di cabaret di Franco Neri e per la sfilata per il testimonial di Valenza “Valentina & Valentino”.
Questa iniziativa, ideata quest'anno dall'Amministrazione comunale ha visto la partecipazione di quaranta ragazzi tra i 18 ed i 28 anni i quali, pur non professionisti ma significativi della realtà giovanile, si sono impegnati sfilando in passerella ed esprimendo tutta la loro freschezza e partecipazione.
La validità di questa proposta e l'interesse suscitato sono stati confermati dalla collaborazione di oltre 60 negozi ed esercizi commerciali valenzani che hanno offerto i propri prodotti, all'insegna della promozione commerciale della nostra città.
Questi i nomi dei vincitori: 1° premio e “Valentina 2010” a Amanda Chiesa di 22 anni , 1° premio e “Valentino 2010” a Davide Battista,di 24 anni 2° premio ragazza a Ljuba Marega di 18 anni, 3° premio ragazza a Matilda Uku di 28 anni 2° premio ragazzo a Gabriele Bellarosa di 24 anni , 3° premio ragazzo a Mario Lombardo 22 anni, Premio simpatia a Sara Pacella di 2'0 anni e Andrea Bernardo 18 anni , Premio disinvoltura a Angelica La Padula di 18 anni e Marco Pavese 27 anni , Premio Miss San Giacomo a Elisa Cima, scelta tra il pubblico. Inoltre tutti i partecipanti hanno ricevuto un prodotto offerto dai negozi che hanno aderito all'iniziativa.
La grande serata di sabato ha visto la sua degna conclusione a mezzanotte con il tradizionale spettacolo di fuochi d'artificio dal Belvedere di Via Rimini.









martedì 27 luglio 2010

lunedì 26 luglio 2010

AMBARABA' CICCI COCCO'


Massì, sì, si è capito: ho uno scazzo tremendo .

Sarà l'età, ma patisco sempre di più l'arroganza, l'incompetenza, la presupponenza e chi fa di queste tre caratteristiche il proprio modus operandi. E badate. non parlo affatto di politica.
La politica non c'entra con la spinta alla prevaricazione, col bisogno di affermarsi attraverso la sopraffazione, l'intimidazione, la forza fisica. Diciamo, magari, che chi ha qualche problemino di personalità trova nella politica lo strumento adatto per sfogare le proprie frustrazioni.


Ma non succede mai a costoro di fare realmente della politica. Probabilmente chi imposta la propria vita di relazione alternando vorticosi sussulti di lusinghe, mistificazioni, minacce, adulazioni, inquietanti allusioni a interventi di violenza e di coercizioni, non è in grado di presentare argomenti fattivi, proposte nuove e nuovi rimedi al silenzio delle proprie menti: intese come lavorio cerebrale e tranquillità della propria coscienza etica. Non ha idee nè immagina strumenti che possano realizzarle.
Ma di cosa vado parlando? Chi ha necessità di tutto questo per essere visibile non ha cervello e poi, diciamolo ,neppure presenza erotica che non guasta mai: insomma. Fingono sussulti carnali, ma è una delle loro tante rappresentazioni.
ho constatato di persona che chi ha l'ansia di mostrarsi non riesce a generare progetti , nè pensieri sessuali : per queste cose ci vuole un minimo di propensione ad interessarsi agli altri. Cosa impossibile per chi vuole solo esibirsi .
Il sesso è incontro e l'idea è passione: prerogative sconosciute a chi ha solo necessità di presenziare la platea.

Se abbiamo la sfortuna di imbatterci in gente del genere non facciamoci impietosire, non facciamoci intimidire cedendo il passo e l'attenzione.
Sono proprio questi ceffi ( a cui hai permesso l'azione col tuo silenzio,) che ritrovi poi alla fine per tua distrazione e benevolenza nella stanza dei comandi a premere il pulsante del missile atomico. E poi non chiederti come diavolo CI SONO ARRIVATI sin là, perchè la colpa è un po' anche tua. Cazzo. Ricordiamoci.
Insomma la campana suona per te: senti? ding dong e dang

venerdì 9 luglio 2010

COMUNE DI VALENZA : FESTA DI SAN GIACOMO 20 - 25 LUGLIO 2010


NEI GIARDINI DI VIALE OLIVA
MARTEDI 20
SERATA BRASILIANA
Dalle 18,30 fino alle 24,00: percussioni, ballerine, samba, capoeira
MERCOLEDI' 21
Dalle 21,30: concerto della BIG BAND JAZZ VALENZA con la partecipazione straordinaria di Ginetto Prandi
GIOVEDI' 22
SAN GIACOMO BAMBINI
Dalle 16,30 alle 20,00: PIRATI E ANIMAZIONI
PIANOFORTE SOTTO LE STELLE
Dalle 20,00: serata romantica a lume di candela (è gradita la prenotazione)
VENERDI' 23
Spettacolo della BROADWAY ORKESTRA
Dalle ore 21, 30: un grande show di danza, musica e intrattenimento
SABATO 24 CABARET con FRANCO NERI
1° edizione del testimonial di Valenza VALENTINA & VALENTINO
A mezzanotte, dal Belvedere di Via Rimini:
SPETTACOLO DI FUOCHI ARTIFICIALI
DOMENICA 25
Dalle 22,00 SERATA DI MUSICA DA BALLO
con l'orchestra/spettacolo di SANTINO ROKKETTI
TUTTE LE SERE PUNTO RISTORO

martedì 6 luglio 2010

CIO' CHE NON SI PUO' DIRE

L’errore era stato compiuto.L’attesa lasciava spazio all’immaginazione.Lei gli era vicino, lui era distante.Lui, però, amava - di lei - la capacità di ascoltare e di dialogare, di aprirsi e di definirsi.Lui, chiuso nel suo inestricabile dubbio e lacerato dal dolore che le aveva arrecato, era silenzioso, in attesa di non si sa cosa.Lui, nonostante tutto, amava.

A suo modo, ma amava lei. Ma si può perdonare ad uno che fa del falso il solo vero?Si può vivere ingannando?Si può stare in un luogo senza abitarlo?Si può condurre una vita al di sotto?

A lui mancava il coraggio di sé, a lei era tutto chiaro.


Lei avrebbe voluto sprigionare quelle parole più calde , quelle prodotte dalle sue viscere più intime e più autentiche . Le vedeva come un fiotto dei suoi sensi che si era unito a lui e si era confuso con lui anche solo per un attimo brevissimo.
Lei sperava di non perdere la fiducia e l’essenza del loro vincolo . Lei prestava attenzione al silenzio di lui per ascoltarlo attentamente e comprenderlo, perché l’errore non abita mai il nucleo della natura intrinseca che siamo .

sabato 3 luglio 2010

COMUNE DI VALENZA : GRANDE SUCCESSO DELLA NOTTE ROSA




Insomma, insomma,non vorremmo dare i numeri come quando si contano le persone nei cortei, , ma il successo della notte Rosa di Valenza considerando il grande afflusso della gente che ha riempito le nostre strade , le piazze e i bar ha superato , è il caso di dirlo, ogni più RoSea previsione.
La città si è trasformata in una città turistica delle più attraenti e visitate, offrendo punti di musica e di ristoro sotto le stelle in una serata calda e piacevole.

Nella Piazza principale il gruppo rock "Le Rimmel" ha cantato le canzoni (sempre amate) degli anni 70 e 80 , mentre le persone hanno potuto gustare il risotto rigorosamente in rosa. E poi ancora... salotti sotto le stelle realizzati dai bravissimi gestori dei bar di Valenza, ( bar Smeraldo, Vineria Le Cave, Caffè All In , Osteria della Piazzetta da Piero : bravi) danze orientali, esposizioni di arti figurative, degustazioni vini e giochi e balli per i più piccoli.

I commercianti hanno contribuito in maniera determinante alla riuscita della minifestazione apportando al progetto nuove idee ed iniziative. Un grazie a loro ed un " arrivederci" alla prossima manifestazione. Ci troveremo dal 20 Luglio fino al 25 Luglio 2010 per la festa più importante del paese: la nostra festa patronale di San Giacomo 2010 dove ancora saranno chiamati a lavorare con noi per la città.
Le foto sono state realizzate dal curatore dell'immagine per la manifestazione Carlo Ponzano.Nel riprodurle è necessario citare l'autore .