
Non mi era possibile convincere. Incontrare, allora. Essere insieme agli altri e condividere il sentimento feroce che vibrava nelle mani e nel petto silenzioso, ma violento anche e crudele perchè solitario e indipendente.
Cosa sarebbe rimasto nella mente se non tracce informi di sguardi innocui e irrisori, niente, ma niente di ciò che il mio silenzio significava, niente che fosse riconosciuto indelebile.
Le parole, allora. Parole scriteriate.
Le parole scivolano senza peso sugli altri come l'acqua trasparente sfiora superfici impermeabili, senza possibilità di assorbirne il vigore ed il sentimento, ma anzi, avvizzendone la spinta , la passione. Prosciugandone il canto.
La parola ha depredato il sentimento della sua natura esiziale. Ho parlato. Ho parlato, anche. Ci ho provato. Ma per poco tempo.
Cosa ne sarebbe rimasto di me se non il ricordo del gesto puerile di una carezza, del bacio senza palpito nella mia carne svuotata e negata alla spiritualità eterna?
Dunque!
Sono legata al mio segreto inespresso perchè indicibile.
In questa rivelazione c'è il senso della solitudine agìta, C'è la misura della distanza incolmabile, ma anche l'affranto straziante dell'assenza inevitabile.
19 commenti:
Le parole sono un vizio. Necessarie per alcuni sfrenati delle passioni, addormentati sotto una coltre d'inconsapevolezza per altri.
Stamane la mia felicità è stata nel trovare alla Feltrinelli il nuovo libro della scrittrice Elsa Osorio, "Sette notti d'insonnia".
La mia voce non è bella, credo io, difetta la pronuncia della "erre" e del "gielle", ma mi ci sono affezionato, oramai. A qulche persona piace persino sentirla, mentre leggo, racconto, spiego, sussurro, diverto....
ovunque sei ci sono...semplicemente ..
emozioni
Ogni volta che leggo ciò che scrivi capisco qualche cosa in più anche su di me. Grazie Antonella.
Ricorda che un'assenza di qualcosa che ha un nome, è già una presenza, anzi una vera presenza più forte perchè lontana: da contaminazioni del contingente, da ostacoli razionali e pregiudiziali. Forse perchè sono un timido, o forse perchè le cos più importanti, che sono quelle eterne, le vediamo meglio a distante.Quindi non temere, scaglia il sasso in cielo, e a qualcuno che neanche sai verrà in mente di raggiungerti.
Antonella, credo che tu abbia descritto ciò che muove la creatività di ogni artista: l'impossibilità di dire, con il solo ausilio delle parole del linguaggio comune codificato...
criptica.
la hai scritta per te.
non per noi lettori.
am I right?
Sette notti d'insonnia. Non lo conosco, ma lo leggerò perchè tu lo leggi.
@Maurizio: tu dici sempre cose così belle, vorrei sentirle più spesso
Ciao Vittoria cara, quello che ho scritto suona molto misterioso, ma delel volte hai proprio l'impressione che ciò che si può dire non potrà mai rappresentare il tuo sentimento ed allora si perde qualcosa di determinante.
ombresenzalucesenzaombre, dici :
scaglia il sasso in cielo, e a qualcuno che neanche sai verrà in mente di raggiungerti. Magari fosse così in fondo è per questo che sull'incomunibabilità di certe emozioni profonde alla fine scrivo
Infatti Modesty, ho scritto di me e per me, ma anche per te.
ANTONELLA MA RICEVI I MIEI SMS?
Ho lasciato il cellulare a casa, Diego.
ANCHE LA MAIL?
Ti auguro davvero una buona lettura
Ogni pensiero che si tramunta in parola, perde un pò del suo vero senso, come se a contatto con l'aria un po si inquinasse, poi dipende molto da chi ci ascolta.
Ecco perchè ci sono pensieri che esprimerli in parole, perdono un po della loro bellezza e non arrivano integri a chi li ascolta.
Per questo motivo il mondo è pieno di incompresi...
Ma tu li esprimi molto bene.
Ti abbraccio.
Cara Rosy, grazie . Dipende da chi le ascolta.
Le parole non sono fatte per descrivere un emozione, ma per darla eventualmente.
Bellissimo questo post.
Ciao
Ormoled: per dividere, condividere nella speranza di condividere un 'emozione
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