giovedì 22 gennaio 2009

COMUNICAZIONE ED INFORMAZIONE - COMUNE DI VALENZA


La comunicazione nella Pubblica Amministrazione.

Con l'entrata in vigore della legge del 7 giugno 2000 n. 150, e l'emanazione del Regolamento di attuazione del 21 settembre 2001 n. 422, le Pubbliche Amministrazioni hanno l’obbligo di potenziare ed armonizzare i flussi di informazioni al loro interno e concorrere ad affermare il diritto dei cittadini ad un'efficace comunicazione.
Ma cosa significa comunicare per un ente pubblico?
C’è chi pensa che la comunicazione sia immagine e che, quindi, serva soprattutto per presentarsi nel modo migliore possibile e per costruire consenso.
C’è chi è convinto che comunicare significhi rappresentare la propria identità, ossia fornire la propria visione del mondo.

Ma comunicare per un ente pubblico deve significare soprattutto questo:


a) illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine di facilitarne l’applicazione;
b) illustrare le attività delle istituzioni e il loro funzionamento;
c) favorire l’accesso ai servizi pubblici, promuovendone la conoscenza;
d) promuovere conoscenze allargate ed approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale;
e) favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di modernizzazione degli apparati nonchè la conoscenza dell’avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi.


Un ente pubblico non si può dimenticare che gli anni passano e che i mezzi di informazione e comunicazione si sono evoluti ed aggiunti.

Negli favolosi anni '70 si stampavano volantini e cartelloni ed in questo modo si comunicavano al cittadino gli eventi ed i nuovi ordinamenti.

Grazie al Web, la voce dell'informazione è diventata più democratica, cosmopolita ed immediata, trasformando la comunicazione tra chi scrive e chi legge non più a senso unico ma interattiva. Lettore e giornalista si incontrano, integrano e approfondiscono le notizie, le modificano migliorandole, attraverso una libera circolazione di idee. L'internet generation ha quindi diversi modi di informarsi, senza dover attendere l'uscita del giornale; accede con un click ai quotidiani online di tutto il mondo, si aggiorna sulle ultime notizie in qualsiasi momento ed in ogni luogo, accedendo a video, foto e audio dell'evento.
Cosa dovrebbe fare un ente Pubblico alle prese con un mondo nuovo che continuamente minuto per minuto si aggiorna e si informa? Dovrebbe inanzitutto PREDISPORRE un PROGETTO PER L' INFORMAZIONE AL CITTADINO ossia:


1) progettare e realizzare attività di informazione e comunicazione destinate ai cittadini e alle imprese;
2) procedere ad una rinnovata ingegneria dei processi di comunicazione interna e adeguare i flussi di informazione a supporto dell'attività degli uffici che svolgono attività di informazione e comunicazione, e il loro coordinamento, già individuati dalla legge 150/ 2000;
3) produrre e fornire informazioni, promuovere eventi che, tenendo conto dei tempi e dei criteri che regolamentano il sistema dei media, possano tradursi in notizie per i mass media tradizionali e nuovi – come i giornali on-line -e altri mezzi di diffusione di notizie di interesse pubblico.
4) illustrare e favorire la conoscenza delle disposizioni normative, al fine di facilitarne l’applicazione;

5) illustrare le attività delle istituzioni e il loro funzionamento;
6)favorire l’accesso ai servizi pubblici, promuovendone la conoscenza;
7) promuovere conoscenze allargate e approfondite su temi di rilevante interesse pubblico e sociale;
8) favorire processi interni di semplificazione delle procedure e di modernizzazione degli apparati nonchè la conoscenza dell’avvio e del percorso dei procedimenti amministrativi;
9) promuovere l’immagine delle amministrazioni, nonchè quella dell’Italia, in Europa e nel mondo, conferendo conoscenza e visibilità ad eventi d’importanza locale, regionale, nazionale ed internazionale.
10) garantire la reciproca informazione fra l’ufficio per le relazioni con il pubblico e le altre strutture operanti nell’amministrazione, nonchè fra gli uffici per le relazioni con il pubblico delle varie amministrazioni.



In particolare, secondo uno schema funzionale:
la trasparenza, la semplificazione, la qualità dei servizi, la tutela della privacy, rappresentano gli obiettivi di una pubblica amministrazione che sappia adeguarsi alle nuove esigenze sociali e tenere il passo con le altre realtà europee;
le nuove tecnologie informatiche e telematiche, offrono gli strumenti più idonei per sviluppare questi processi di ammodernamento;

Le attività concrete di informazione e di comunicazione sono affidate normalmente al portavoce, all’ufficio stampa, all’ufficio per le relazioni con il pubblico (urp), al sito web, allo sportello unico, allo sportello per le imprese.
Queste strutture operative hanno la responsabilità di mettere a contatto l’odierna realtà amministrativa, cui si ricollegano tutti gli elementi innovativi sopra descritti, dalla semplificazione alla tutela della privacy, dalle nuove tecnologie telematiche alla formazione, con il cittadino e con la società in genere.

La direttiva si propone di contribuire al perseguimento, da parte delle pubbliche amministrazioni, delle seguenti finalità:
- sviluppo di una coerente politica di comunicazione integrata con i cittadini e le imprese;
- gestione professionale e sistematica dei rapporti con tutti gli organi di informazione (mass media tradizionali e nuovi);
- realizzazione di un sistema di flussi di comunicazione interna incentrato sull'intenso utilizzo di tecnologie informatiche e banche dati, sia per migliorare la qualità dei servizi e l'efficienza organizzativa, sia per creare tra gli operatori del settore pubblico senso di appartenenza alla funzione svolta, pieno coinvolgimento nel processo di cambiamento e condivisione nelle rinnovate missioni istituzionali delle pubbliche amministrazioni ;
- formazione e valorizzazione del personale impegnato nelle attività di informazione e comunicazione;
- ottimizzazione, attraverso la pianificazione e il monitoraggio delle attività di informazione e comunicazione, dell'impiego delle risorse finanziarie.


Questa direttiva, pertanto, richiama e impegna la responsabilità dei vertici delle amministrazioni pubbliche all'applicazione della legge n. 150/ 2000 e alla definizione di strutture e risorse necessarie per:
- progettare e realizzare attività di informazione e comunicazione destinate ai cittadini e alle imprese;
- procedere ad una rinnovata ingegneria dei processi di comunicazione interna e adeguare i flussi di informazione a supporto dell'attività degli uffici che svolgono attività di informazione e comunicazione, e il loro coordinamento, già individuati dalla legge 150/ 2000;
- produrre e fornire informazioni,, tenendo conto dei tempi e dei criteri che regolamentano il sistema dei media, possano tradursi in notizie per i mass media tradizionali e nuovi – come i giornali on-line -e altri mezzi di diffusione di notizie di interesse pubblico.


La direttiva NAZIONALE , inoltre, pone all'attenzione dei dirigenti degli Uffici stampa e degli Urp, così come delle analoghe strutture previste dalla legge 150/ 2000, la ricerca dell'efficienza e dell'efficacia nei processi di produzione della comunicazione, quale obiettivo della loro attività.
Le pubbliche amministrazioni, attraverso gli Uffici Stampa, i Portavoce e gli Urp e le analoghe strutture, dovrebbero:
1) garantire un'informazione trasparente ed esauriente sul loro operato;
2) pubblicizzare e consentire l'accesso ai servizi promuovendo nuoverelazioni con i cittadini;
3) ottimizzare l'efficienza e l'efficacia dei prodotti-servizi attraverso unadeguato sistema di comunicazione interna.

....... E L'INFORMAZIONE NEL COMUNE DI VALENZA

Ma abbiamo sognato: qui niente di tutto questo avviene.

Nei lontani anni 70/ 80 l’amministrazione comunale si occupava di realizzare spettacoli e concerti in prima persona predisponendo uno stampato con l’elenco degli spettacoli da inviare alle famiglie.
Ora tutto ciò dovrebbe appartenere alla preistoria.
L’organizzazione delle attività artistiche sono state delegate al TRA Fondazione Teatro Regionale Alessandrino ente di diritto privato disciplinato dalle norme del codice civile il cui patrimonio è stato disponibile dal Comune di Valenza e dal Comune di Alessandria e da quelle figure giuridiche (banche e/o privati) che hanno contribuito anche successivamente alla realizzazione della fondazione.

La fondazione ha un suo consiglio di amministrazione, dei suoi responsabili ed uno staff che si occupa totalmente dell’organizzazione degli spettacoli, degli eventi e della campagna promozionale.

Il Comune e il suo Assessorato non se ne occupano affatto. D’altra parte vi è uno staff più che numeroso e retribuito a far sì che l’ingranaggio organizzativo e pubblicitario si muova autonomamente .


Ma il Comune soffre di nostalgia ed invece di occuparsi (come sarebbe l'ora) ed improntare un programma di comunicazione si limita a stampare ben n° 1.500 volantini per pubblicizzare gli spettacoli di cinema e teatro già ampiamente propagandati dalla Fondazione.


N° 1.500 volantini, + ore lavorative del personale comunale + materiale di proprietà comunale (carta, inchiostro, ecc.) + spese di spedizione ad indirizzi di una mailing list che comprende più di un nominativo per famiglia ( doppione costoso) per una spesa non solo rilevante ma superflua perché già gestita da chi ha questo incarico . In questo tempo di vacche magre non è ammissibile che si perseveri in una spesa inutile solo per compiacere il moto nostalgico del suo amministratore


Eppure la comunicazione e l'informazione al cittadino del Comune di Valenza, si esplica solo in questo modo.
Non esistono altri strumenti e canali di comunicazione tra ente e cittadino. Forse che L'AsSessore all'InFormaZione non ha presente come si fa comunicazione negli Enti Pubblici?
Venga giù all'ufficio informazione e partecipazione che così ne parliamo

9 commenti:

Erre54 ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Erre54 ha detto...

ieri ti ho detto che devo prendere un giorno di ferie per leggere i tuoi post,ora devo prendere una settimana?

confermo,l'unitre e' in via san salvatore

22 gennaio 2009 17.06

Anonimo ha detto...

La sede dell'UNI 3 è presso "Il Filo di Arianna" - Via Camurati, 39
Fidati..

Anonimo ha detto...

Ma il filo di Arianna non è della Unitre !!!!E' del comune di Valenza

Anonimo ha detto...

Avere la sede non significa essere proprietari: il Comune ha concesso l'uso del Filo di Arianna per le pratiche amministrative dell'UNI 3

Maurone ha detto...

Figurati le risorse prima devono andare alle varie clientele degli eletti (con bipartisan scelta pd-pdl).
Ma ricordiamoci che più coscienza politica, più partecipazione, più controllo, sarebbero auspicabili anche da parte dei cittadini

Anonimo ha detto...

vai a vedere in via san salvatore vicino all'erborsteria
a meno che ,li non ci sia solo un laboratorio di informatica per quelli che fanno il corso
ci sono dei pc

ANTONELLA ha detto...

Ehi!! Ma questa nostra Mascotte è molto informato!!Oppure è un informatore? Peccato che malgrado il suo impegno ad informare non ci voglia dare delucidazioni sulla sua identità. Ma vabbè lo stesso. Dai..

Anonimo ha detto...

Para Lucía, no ha parado hasta que le he hecho una manta para el sofá a ella.
Me decía que la terminase rápido, y como le contesté que tenía que hacer otras cosicas me dijo que hoy, mañana y todos los días no hicera otra cosa hasta que la terminase, luego ya haces las otras cosas.