
Questa è una storia vera. Ma non riconosco più i personaggi ed il coraggio. Non riconosco più le circostanze e la determinazione.
Lei s'era trovata un pomeriggio come al solito, con quella stretta misteriosa allo stomaco.
In quei mesi aveva meticolosamente ripulito la casa , l'aveva fatta verniciare. E poi l'avevano arredata insieme. Era passato del tempo. Qualche mese. Era stata troppo impegnata a costruire, costruire. Lui andava e veniva dalla casa portando mobili e lei lo guardava e si chiedeva se era per lui che aveva lasciato suo marito, e le sue cose, e la sua vita fatta di tanti momenti dolcissimi. l'aveva fatto per lui. Che pazzia! Erano così diversi. Così diversi. Ma non ricorda più perchè .... cosa era stato il fattore scatenante che le aveva fatto riconoscere questa diversità.
Invece s'era accorta che era finito. Finito. Nel momento che stava veramente cominciando con i mobili e la casa. Una pazzia. Si diceva: una pazzia...
Come fare ? Come poter spiegare che proprio questa spinta alla realizzazione era stata l'occasione per la presa di coscienza, netta. Chiara. Innegabile? I giorni erano passati.
Quel giorno lei s'aggirava per la casa . S'era seduta nel nuovo letto e guardava il nuovo armadio: i vestiti stipati ordinatamente all'interno. I mobili laccati ed il tappeto ai suoi piedi.
Allora si alzò di scatto come rispondendo ad un ordine preciso. Prese due grandi valigie. Comincio a piegare le maglie, i pantaloni, le camicie una ad una. Il silenzio accompagnava i movimenti ed il respiro.. uno ed uno ancora uno... le scarpe , gli stivali, i quadretti , le fotografie. Lei staccava scrupolosamente tutte le sue cose dal muro senza alcun pensiero ed infilava lentamente dentro le valigie. Uno e due ed ancora. Senza fermarsi. Via, via ed ancora, ancora. .
Infine chiuse le valigie. Le trascinò lungo il corridoio, aprì la porta dell'ingresso. Si girò appena dietro di sè , ma senza esitazione richiuse la porta. E uscì per sempre.
Come ho amato quel momento eroico. Perduto. Lontano. Dimenticato.
Dov'è quella guerriera ora ?
Davanti ad un computer.
Immobile.
13 commenti:
bellıssımo post! davvero... ma saı che scrıvı davvero bene? te lo ha maı detto nessuno?
"C'è una strada che va dagli occhi al cuore senza passare per l'intelletto." Gilbert Keith Chesterton
Non pensare che certi gesti siano sempre ripetibili, se lo hai fatto in quel momento era perchè serviva, ora, forse, è il momento di un altro approccio.
Ciao barricadera, passato sotto la neve sta festività?
Certe volte scopriamo con grande sofferenza, il nostro vissuto e quando succede di prendere visioni di certi nostri comportamenti, vuol dire che è giunto il momento di assumersi nuove responsabilità...trovare un nuovo modo di vivere, per darsi delle nuove possibilità. Ogni persona che ha vissuto un cambiamento sa quanto le è costato di sforzo e di attenzione..ma, bisogna che, tutti troviamo una nuova grinta e non abbandonarsi.
Non ti dico le solite frasi...ma, invece ti dico...che quando ci sono questi momenti,dobbiamo imparare a scendere all'interno di noi stessi , solo cosi scopriremo che ogni dolore può essere un'opportunità di trasformazione, e tutto il nostro dolore può trasformarsi in bene...
Ti abbraccio e ti sono vicino
Buongiorno cara Antonella, qui da noi c'è brutto tempo, ma io so che il sole oltre le nuvole c'è, e prima o poi le nuvole se ne andranno e il sole brillerà.
Bisogna solo saper aspettare che la tempesta passi e passerà.....!!!!!!
Ti abbraccio.
@Saretta: Ciao Saretta!!è un po' che non ti vedo! sei sempre carina e gentile : me lo hanno detto ma detto da te è un'altra cosa!!!
@Maurone: il tuo commento è ... assolutamente... cosa dirti? Grazie. Grazie
@Rosy: Rosy dove sei? Ti vorrei qui. Qui. Non sai le tue parole come sono attese! acqua di sorgente per me. Refrigerante
cambia la foto... questa non sei l'amica che io conosco...
b.s.s.
La mia liberazione non è nella rinuncia.
Sento l'abbraccio della libertà
in mille vincoli di gioia.
Queste parole di R.Tagore, possano aiutarti ad uscire da un momento grigio.
Ciao
Sileno
Sono rientrata adesso, come va??
Cara amica,voglio darti la buonanotte a modo mio.
Anni fa ho scoperto che ogni essere umano ha dentro di se una stanza magica e speciale, dove ogni giudizio dorme nel silenzio della mente.
E' un piacere scoprire che possiamo trovare un luogo all'interno di noi dove esiste la pace, in questo luogo magico ritroveremo il nostro sorriso, la nostra serenità e l'allegria, da tempo accantonati.
Noi siamo un mondo infinito cara Antonella, e abbiamo il dovere di incontrarci, capirci e volerci bene e imparare ad andare avanti, nella conoscenza di questo mondo infinito che noi siamo.
Chi ti scrive, non ha avuto una vita facile, nè certezze...
Fu nel dolore che imparai a meditare, il dolore certe volte serve per distorglierci dalle false illusioni, dai falsi valori e scopi, ci costringe a rientrare in noi stessi risvegliando lo spirito che è in noi.
Il dolore è stato il mio grande maestro.
Un maestro che rafforza, e ci insegna ad usare il nostro libero arbitrio,sappi che solo noi possiamo decidere di essere felici o infelici...io scelsi la seconda strada, mi tenni cara l'antica gioia di bambina.
Questo, è solo per dirti che chi ti parla conosce il dolore.
Ti abbraccio, serena notte..e prima di dormire ripeti a te stessa, "io sono l'arbitro della mia vita e posso decidere di volermi bene"!
Anche il dolore più brutto ha la sua fine...non credi?
Un bacio.
Buongiorno!!!!
E buona giornata. Un bacio
Ma si proviamoci! VINCERAI!!!
Un bacione e buonanotte!
I Guerrieri non muoiono MAI.
solo per chi non è secondo a nessuno
poi tutti gli altri...
faranno la fila.
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