domenica 8 giugno 2008

Sono sazia

Non posso mangiare.
Mi sto nutrendo di questa mia frenesia disperata, di questa energia inconcludente. Faccio molti sbagli per questo. E passo il tempo a cercare di rattoppare le cose che ho distrutto mentre mi muovevo rabbiosa scalciando nel vuoto.
Dei giorni sono immobili . Silenziosi, inerti. Questi giorni sono buii, inutili e non illudano nessuno per la loro calma apparente, per il clima salottiero che emanano: sono giorni pieni di veleno. Sono giorni in cui affilo le armi .
Dei giorni sono rumorosi, pieni di azioni, di cose da fare e da dire. Pieni di rivalse, di vendette attuate. Di schiocchezze. Mi ritrovo a urlare oppure a piangere miseramente. Mi ritrovo a sbagliare continuamente. Mi ritrovo ad allontanare, ad odiare ed a perdere.
Per esempio oggi è un giorno buio. Questo è un giorno da resa dei conti. La verifica è in perdita. Ho davanti a me sempre cose da rimediare. Me ne sto tranquilla. Senza parole. Sono sazia. Gonfia. Sono gravida.Sono immobile ma guardinga come un alligatore assassino.
Potrei squarciarmi con un machete come fossi un sacco di grano e svuotarmi dei miei semi sterili. Cadrebbero nel terreno senza germogliare nulla. ed io mi affloscerei alfine senza più nulla che mi sorregga.
E' un giorno così: di merda

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