E' andata così:
Eravamo in un letto assolutamente senza restrizioni. Tutto sarebbe stato possibile. Era facile. Poteva essere subito. Il mio desiderio era vigile. Ma incredibilmente proprio questo mi ha fermato: al desiderio sembrava la cosa troppo in accelerazione.
Da Sempre la mia voglia è profonda ma pignola. E' meticolosa : attraversa ogni percorso con maniacale attenzione. Non tralascia di prestare attenzione ad ogni battito di ciglia. ad ogni granello di polvere della strada. Come una domestica solerte e puntigliosa, non si fa sorprendere a sonnecchiare davanti alla televisione, ma è precisa e pedante, ispeziona e pulisce in silenziosa devozione. E così il desiderio, sorpreso ed anticipato nella sua primordiale essenza, s'è tirato indietro. Avremmo avuto un rapporto sessuale, sarebbe stato semplicissimo, la tecnica la conosco. Ma poi? sarebbe durato nulla: la frazione di una mezz'ora dispersa nella macchia nera nei mille momenti della mia vita. Cosa sarebbe stato per me il ricordo? Il desiderio sarebbe stato appagato prima di essere evocato, già conclamato prima di essere sofferto, richiamato quindi, deluso forse. esaurito. Vinto. Ho pensato così, ma non era un vero pensiero con lui di fronte a spingermi ed a chiedermi.
Era la mia anima che implodeva.
Ho sentito che preferivo il desiderio stretto nelle mie viscere, che preferivo non lasciarlo andare, non lasciarlo morire così per nulla in un secondo di respiro, per un gesto, un amplesso che non valeva i miei palpiti. E' andata così: ho trattenuto il desiderio. L'ho preferito a questo uomo. L'ho scelto. L'ho conservato . Ora è presente. Altrimenti Sarebbe morto, sarebbe scomparso.
Invece è con me. col ricordo di quello che non è avvenuto che posso inventare che posso costruire. Più vero di quello che sarebbe accaduto e più esaltante. Il desiderio me lo propone, lo inventa e lo rinnova.
E' andata proprio così. E meno male.
Eravamo in un letto assolutamente senza restrizioni. Tutto sarebbe stato possibile. Era facile. Poteva essere subito. Il mio desiderio era vigile. Ma incredibilmente proprio questo mi ha fermato: al desiderio sembrava la cosa troppo in accelerazione.
Da Sempre la mia voglia è profonda ma pignola. E' meticolosa : attraversa ogni percorso con maniacale attenzione. Non tralascia di prestare attenzione ad ogni battito di ciglia. ad ogni granello di polvere della strada. Come una domestica solerte e puntigliosa, non si fa sorprendere a sonnecchiare davanti alla televisione, ma è precisa e pedante, ispeziona e pulisce in silenziosa devozione. E così il desiderio, sorpreso ed anticipato nella sua primordiale essenza, s'è tirato indietro. Avremmo avuto un rapporto sessuale, sarebbe stato semplicissimo, la tecnica la conosco. Ma poi? sarebbe durato nulla: la frazione di una mezz'ora dispersa nella macchia nera nei mille momenti della mia vita. Cosa sarebbe stato per me il ricordo? Il desiderio sarebbe stato appagato prima di essere evocato, già conclamato prima di essere sofferto, richiamato quindi, deluso forse. esaurito. Vinto. Ho pensato così, ma non era un vero pensiero con lui di fronte a spingermi ed a chiedermi.

Ho sentito che preferivo il desiderio stretto nelle mie viscere, che preferivo non lasciarlo andare, non lasciarlo morire così per nulla in un secondo di respiro, per un gesto, un amplesso che non valeva i miei palpiti. E' andata così: ho trattenuto il desiderio. L'ho preferito a questo uomo. L'ho scelto. L'ho conservato . Ora è presente. Altrimenti Sarebbe morto, sarebbe scomparso.
Invece è con me. col ricordo di quello che non è avvenuto che posso inventare che posso costruire. Più vero di quello che sarebbe accaduto e più esaltante. Il desiderio me lo propone, lo inventa e lo rinnova.
E' andata proprio così. E meno male.
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