Ma come fai a dire che sei morto?
Incredibile!
Non vedi come tutto si agita in te, dalle tue
rivendicazioni di amore , dai tuoi rancori e la tua rabbia? Tu dici che
le donne non ti hanno retto , lasciando intendere e soprattutto volendo
intendere ed intendendo tu stesso, d'essere tu il responsabile delle loro
fughe , dei loro abbandoni.
Non so mica..... e poi non ha neppure
importanza.
Ma il fatto vero è che non tutti possono mescolarsi e
" sentirsi" insieme per molto tempo anzi, l'amore è temporaneo,
precario. Si trasforma, si spegne.
Il solito lo sai. Io dico che possono non avere il
coraggio di stare a fianco di un uomo complicato. che pulsa e si muove
continuamente. Io mi dico, quando un uomo si allontana da me, dico
che non ha coraggio. ed un po' mi consolo.
E' difficile dirsi e dirti, caro, di non guardare
indietro. Io lo faccio continuamente e sono piena di reclami , di pretese
in fondo. di richieste d'amore. Poi vedo che non è colpa di un uomo od
un altro. Il punto è Che non ce la fanno, che non comprendono e per questo
mi feriscono e mi uccidono.
Non erano degni punto. Non erano degne le tue
donne anche se tu l'ami anche se tu stai malissimo. Non poteva essere e tu non
puoi fare a meno di muoverti.
MA SE TI MUOVI IN DIREZIONE CONTRARIA CHE CI FAI CON
TUTTA QUESTA TUA FORZA DISPERATA CON TUTTO QUESTO TUO LIVORE, CON QUESTO TUO
ARDORE?
Non serve , lo so, non posso tirarti fuori. Io stessa , chiuso il
computer, sono lì a macinare pensieri di vendetta e di morte.
Non sono mai chiara nei post e questo
appositamente. Perchè ciò che vivo è incomprensibile persino a me;
incomprensibili lo sono i fatti che vado plasmando senza ritegno, lo sono
i miei pensieri in fondo pieni di orgoglio ferito e di odio malcelato.
Tu dici che devi finire di scrivere la storia e poi te ne andrai.
Ma dimmi, dimmi per chi la scrivi? Cosa c'è sotto questo tuo riportare un
racconto già scritto? tu senti ancora questo bisogno fremente, questo
amore disperato? o cosa? dimmi : per chi scrivi?
Come fai ad avere già stabilito che ti perderò. Lo dici A me che non so cosa farò domani? Sentirti così sicuro di una devastazione,
di una distruzione imminente mi inquieta molto e mi fa anche incazzare.
Se vuoi perdermi , perdimi adesso. Che percorso è quello che mi vuole carnefice
con te di un tempo che deve morire: questo?
Invece Questo
tempo ci deve servire. E' una terapia. Ci può consolare.
Tu avrai altre donne potrai amare ancora ed io ci credo . Lo credo per me perchè
l'amore è in noi e non va via con quell'uomo o quella donna.
Per quanto
riguarda i miei uomini non riesco a pensarne nessuno degno della mia passione
benchè io l'abbia rovesciata su ciascuno di loro, benchè abbia amato tantissimo. Ma ... non
meritavano questo. Dunque. basta. Avanti. Avanti.
Tu sei prezioso e lo sai benissimo.
Si sente da come ti muovi e come parli di te .
Tu sai e ti senti importante.
E lo sei, cazzo. Siamo spogli, va
bene, va bene. Ho speranza. cavolo! che parte mi fai fare? quella che crede,
quella che si muove? non è il mio ruolo di solito. Sono io quella che piango.
Quella senza spinte.
Ma mi guardo intorno.
Hai già
stabilito tutto questo? con che cuore per te ? per me? Ti pare serio, infine?
Il suicidio anche mentale non si programma , carissimo. Il suicidio è una
conclusione che arriva solo dopo una elaborazione tortuosa , ma appena c'è la
consapevolezza dell' inevitabilità della cessazione del proprio se' non si
arriva a dire: ok allora fra un mesetto lo faccio. No il suicidio risponde ad
un bisogno urgente. E’ come una pipì trattenuta. Non si racconta. Si
espelle.
Non ingannarti. Tu sei vivo. Io lo sono con te
. Se devi imprecare, fallo, cazzo! Ma
questo è: un urlo di disperazione e rabbia.
Possiamo avere altro. Ce lo meritiamo , anzi, io credo che
siamo i più degni. Io mi reputo degnissima e so che ce la posso
fare. Non sei più saggio perché, come dici tu, sei vecchio, caro mio, io mi sento vecchia come
te e saggia come te. Ho la tua strada parallela alla tua; la sento vicinissima e sono un
demone quanto te. Ma forse più oscuro e selvaggio.
DO YOU REMEMBER?