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Nella politica troviamo le persone più nefande della terra. E quelle più nefande sono quelle che occupano funzioni di rilievo.
Come fanno ad essere proprio loro quelle ad occupare posti di potere ?
Le persone per bene non amano mendicare voti. Per prima cosa.
Non vanno di porta in porta promettendo posti di lavoro perchè , al di là del fatto che non sarebbe giusto, perchè al lavoro ci si dovrebbe approcciare in base alla propria competenza e preparazione individuale e non in base ai favori ricevuti, perchè non è sicuramente risolvendo il problema di un singolo che potremo cambiare una città.
La politica dovrebbe guardare al collettivo. Non si rinasce senza una politica rivolta all'intero territorio che risolva l'economia nel suo insieme.
Gli abitanti della città di Valenza, diciamolo,và, hanno votato non per la città, ma per gli amici ed i parenti che in massa si sono presentati alle urne quali candidati.
Questo sistema delle coalizioni , che da una parte vorrebbe preservare la democrazia, dall'altra lascia spazio agli accordi pelosi, quelli incentrati sulla spartizione di poltrone anzichè sui programmi e la selezione di persone degne e preparate a governare.
Il popolo valenzano ha sbagliato.
Ma per dirla ancora meglio è la legge che obbliga alla commistione, all'intrigo, alla spartizione di quote e di poltrone.
Dieci seggi alla maggioranza , sei seggi alla minoranza. Più liste fanno coalizione meglio è per le poltrone.
La coalizione e l'apparentamento fanno in modo che coloro che votano siano considerati come un'ameba amorfa trascinata di qua e di là da chissà quale canto di sirena ingannatore e fallace.
Non siamo elettori: diventiamo pubblico acclamante.
I programmi nessuno li nomina. Chi li conosce davvero? Se un programma vale l'altro perchè allora sette liste?
A Valenza , dopo che la Giunta Cassano ad una settimana dalla competizione elettorale , revoca le deleghe alla Lega Nord sia all'interno dell'amminstrazione che all'interno della società partecipata AMV ecco che per un perverso gioco delle parti e per necessità elettorale ritorna sui suoi passi e si allea con le stesse persone che aveva appena scacciato, persino denunciato alla Procura, almeno su dichiarazione del segretario/ commissario di Forza Italia nonchè assessore al bilancio della nostra città.
Dal canto suo il PD aveva già aggregato persone come Salvatore Di Carmelo di SEL ex assessore del centro sinistra nel 2005/2010 ( conosciuto per le sue performance pre- elettorali di incatenamenti a cancellate ospedaliere ( che nulla ebbero mai a portare alla causa del nostro ospedale) con altre attività similarie ( che niente di produttivo e positivo portarono alla nostra città se non dilettevoli dibattiti nei bar tra una birretta ed un aperitivo) ed aveva aggregato persone come un ex dirigente del nostro Comune che fu, tra le altre sue attività , l'artefice delle mie tristi vicende di trasferimento repentino e mal giustificato che fu risolto anche grazie alla stampa ed all'intervento del web a mio favore.
Per quanto riguarda la mia esperienza politica con il Movimento Indipendente Valenza Civica , ho compreso come sia difficile per molte persone riuscire a ragionare in termini di " gruppo" di " comunità" di " squadra".
Sembra sempre, che per certe persone, ci sia bisogno di un leader maximo salvo poi poterlo contestare quando alla fine questi cerca di dare una linea politica costante e coerente. Si considera la democrazia una sorta di lasciapassare per una libertà totale ed individuale.
Credo che non riuscire a lavorare in squadra sia un problema comune a tutta la politica proprio perchè nella politica si trascura , volutamente , la questione morale ossia l'urgenza di dotare tutte le organizzazioni politiche di un indirizzo morale fatto di regole integerrime, dalle quali non si possa mai trasgredire pena l'esclusione a vita dalla vita politica.
Ma chi vuole veramente questo?
Non i partiti e nemmeno i movimenti o liste civiche o che dir si voglia, che sono alla fine la cattiva copia delle potenti organizzazioni elitarie solo dai nomi più altisonanti .
Non i cittadini che non riconoscono le istituzioni se non come organo che punisce e tassa e da cui difendersi e per questo a cui rivolgersi solo attraverso amici e raccomandazioni.
Non le imprese che possono chiedere favori e possono ricattare le organizzazioni partitiche e nemmeno gli organi di giustizia che, sotto organico e inadeguati in termini di strumentazione e mezzi, gestiscono leggi decise da coloro i quali intendono violarle. Ostaggi di depenalizzazioni e prescrizioni.
I due candidati Barbero e Cassano, entrambe brave persone , niente da dire, non sono che pedine di un sistema più grande di loro e più grande persino del sistema stesso.
Come poter pensare ad una scelta che non sceglie ma subisce ?
Mi sto dilaniando per un voto che non servirà perchè sono i meccanismi che non permettono la realizzazione di un vera partecipazione e coinvolgimento popolare.
Per quanto mi riguarda penso che gran parte di quello che ho fatto cercando di dare un ruolo nelle istituzioni ai cittadini non sia servito .
Anzi, forse mi ha fatto realizzare che prima di tutto ( ossia prima di far entrare i cittadini nelle istituzioni) sia necessario la formazione, l'educazione all'approccio con la democrazia, quella vera, quella fatta di concreta partecipazione che significa impegno, attenzione, confronto e studio di norme, di leggi di programmi.)
La politica dovrebbe contenere in se la necessità di formare alla politica ossia chi vuole far politica dovrebbe porsi come colui che deve andare a scuola mica come quello che vuol giocare al ballo della scopa che corre ad occupare la sedia appena finisce la musica!
Sto riflettendo. Ma datemi qualche anno, ancora. In un settimana non ce la faccio.
Come sarebbe bello se, fino a che non migliora la qualità della politica, facessimo a meno di chi vuole gestire proprio questa di politica!