martedì 17 dicembre 2013
domenica 15 dicembre 2013
QUANDO NON C'E'' IL PANE E LA BRIOCHE E' INDIGESTA
In questi giorni, parlando con un amico di sinistra, si discuteva della grave apatia che aveva colpito tutta quell'area, appunto, di sinistra che non riusciva a ritrovarsi nelle politiche folli che sta attuando ormai da anni il Partito democratico prima affiancandosi a Monti e poi con Letta.
Per il mio amico era necessario screditare le sue scelte e per me invece era necessario attuare delle iniziative che fossero in grado, esse stesse, con la loro efficacia di screditare le azioni finora condotte.
Gli ultimi avvenimenti hanno ormai superato queste riflessioni.
C'è stato chi non poteva più aspettare avendo avuto fin troppa pazienza.
Inizialmente si è trattata della mobilitazione di quelle categorie più colpite da queste politiche piegate alle multinazionali ed ai grandi colossi bancari,ossia le piccole imprese, gli artigiani, i disoccupati, i cassintegrati.
Inizialmente si è trattata della mobilitazione di quelle categorie più colpite da queste politiche piegate alle multinazionali ed ai grandi colossi bancari,ossia le piccole imprese, gli artigiani, i disoccupati, i cassintegrati.
Poichè non riuscivo a individuarne gli obbiettivi, malgrado sentissi fortemente il disagio e la rabbia che le manifestazioni emanavano, me ne stavo in silenzio a guardare.
E' chiaro che inizialmente la protesta è stata guidata da una parte politica ben definita che è l'estrema destra, ma questo non toglie che sono riusciti, come si dice ad intercettare la disperazione delle persone .
Non possiamo quindi prendercela con l'estrema destra se per prima ha risposto al dolore ed alla rabbia dei nostri lavoratori.
Anzi, chi aspettava, chi cercava di vedere il lato buono di questa politica , chi pensava che le cose si potessero aggiustare, come me, per esempio, ha sbagliato.
Cosa ha fatto di noi il sistema?
Ci ha abituati all' infelicità.
Ci ha abituati alla rinuncia attraverso la stretegia della gradualità.
Ha cominciato a dirci, per esempio che i contratti non potevano essere rinnovati a causa della crisi.
Noi dipendenti pubblici, infatti, siamo stati buoni buoni ad accettare che per dieci anni non ci rinnovassero il contratto ed ancora ora il nostro contratto è fermo come sono immobili i nostri stipendi.
Ci ha abituati all' infelicità.
Ci ha abituati alla rinuncia attraverso la stretegia della gradualità.
Ha cominciato a dirci, per esempio che i contratti non potevano essere rinnovati a causa della crisi.
Noi dipendenti pubblici, infatti, siamo stati buoni buoni ad accettare che per dieci anni non ci rinnovassero il contratto ed ancora ora il nostro contratto è fermo come sono immobili i nostri stipendi.
Ha poi gradatamente imposto regolamenti e tributi impopolari additando la causa alla grave crisi. ( ma il governo a nulla ha rinunciato! nè a privilegi, nè a stip0endi milionari )
Ci ha distratto con spettacoli ameni imponendoci dei modelli omologati in modo da poter individuare più facilmente il diverso
Non ci ha informato affatto sui vari meccanismi legati il gruppo di Bilderberg e la Commissione Trilaterale.
Men che meno sappiamo bene cosa sia il fiscal compact o il MES ossia il meccanismo europeo di stabilità, una vera mannaia sulle teste della gente.
Men che meno sappiamo bene cosa sia il fiscal compact o il MES ossia il meccanismo europeo di stabilità, una vera mannaia sulle teste della gente.
Ed ancora ci ha fatto credere che fossimo noi i colpevoli. Noi che non siamo stati capaci di far sopravvivere le piccole aziende, noi che non siamo capaci di trovare lavoro, noi che siamo giovani bamboccioni.
Ma riconoscere questo non è sufficiente .
E neppure tirarsene fuori mi pare una buona idea.
Perchè ,in questo modo, ignorando e disconoscendo questa protesta la si lascerà in mano ai più violenti . Non si scredita un evento di questo valore restando a guardare , ma invece cercando di starci in mezzo e dando un apporto costruttivo ed involutivo.
Perchè ,in questo modo, ignorando e disconoscendo questa protesta la si lascerà in mano ai più violenti . Non si scredita un evento di questo valore restando a guardare , ma invece cercando di starci in mezzo e dando un apporto costruttivo ed involutivo.
Non so certamente in che modo, ma è chiaro che l'atteggiamento del governo di negare la virulenza ed il valore sociale del fenomeno è un errore enorme.
Questa spocchia ormai tradizionale di quella che fu l'anima della sinistra rischia davvero di cancellarla dalla nostra Nazione .
Questa spocchia ormai tradizionale di quella che fu l'anima della sinistra rischia davvero di cancellarla dalla nostra Nazione .
Non è tempo di meditazioni ed elucubrazioni pelose.
E' tempo di stare vicino alla gente e fare in modo che questa disperazione attiva e propositiva non prenda delle deviazioni irrimediabili
E' tempo di stare vicino alla gente e fare in modo che questa disperazione attiva e propositiva non prenda delle deviazioni irrimediabili
Un altro punto assai tipico e quasi comico di questa nomenclatura: Il governo per cercare di controllare il fenomeno ha provato ad incontrare una cosiddetta delegazione. Il rifiuto del movimento dei forconi mi pare coerente con la spinta propulsiva che l'ha fatto nascere. Questo atavico recarsi a Palazzo che significa in qualche modo prostrarsi davanti ai potenti con il pretesto di una finta concertazione avrebbe tolto forza e credibilità ad un movimento che ha ben altri obbiettivi che giungere a compromessi con la vecchia classe politica .
Infatti c'è sempre qualche gruppuscolo finto ribelle che per sentirsi importante cerca di salire le scale dei Palazzi. Questi personaggi lo fanno solo per una loro piccola depravazione: per dirsi: "ecco sono a Palazzo, parlo coi potenti, quindi esisto" , insomma ricalcano le orme del Masaniello che per essere reso inoffensivo fu invitato a corte
Oltretutto coloro che lo fanno peccano di ingenuità:
credono davvero di riuscire a " carpire" segreti reconditi da i vecchi e scafati politici solo per la bella faccia che si portano dietro... ? infantile presunzione per chi si illude.
Se è tempo di ribaltare il tavolo non puoi metterci le tazzine da caffè!
credono davvero di riuscire a " carpire" segreti reconditi da i vecchi e scafati politici solo per la bella faccia che si portano dietro... ? infantile presunzione per chi si illude.
Se è tempo di ribaltare il tavolo non puoi metterci le tazzine da caffè!
Ma in alcuni casi, per certi individui, che non hanno mai potuto emergere per nessuna qualità personale, la tentazione di pestare il tappeto rosso è troppo forte....
insomma , per noi, tutti noi, è tempo di sporcarsi le mani e stare vicino alle persone.
In qualche modo.....
insomma , per noi, tutti noi, è tempo di sporcarsi le mani e stare vicino alle persone.
In qualche modo.....
venerdì 13 dicembre 2013
QUANDO LA POLITICA FA A GARA PER NUOTARE IN PISCINA
Il 18 dicembre 2013 a Valenza vi sarà probabilmente il consiglio comunale dove si parlerà della piscina e del progetto legato alla costruzione del nuovo impianto.
La questione " Piscina" non è sicuramente un problema scaturito da poco. Da anni si parla della piscina , della sua messa a norma , mai di fatto avvenuta e delle sue inefficienze .
Sono tanti anni che il Tema " piscina è dibattuto nell' aula consiliare e tra la gente. Ora si parla di un project financing ossia un progetto finanziato da una società privata che lo accetta così come strutturato dall'ente . Il costo del progetto per la costruzione della nuova piscina dovrebbe aggirarsi sempre su dichiarazioni ancora non ufficiali intorno al 3 milioni di euro ed ottocentomila e chi si affiderà il bando dovrà impegnarsi a costruire l'impianto secondo il progetto ed a gestire il servizio. dal canto suo l'ente pubblico dovrà versare un contributo per il servizio alla popolazione di 150.000,000 € annui per circa 22 anni dopo 35 anni circa l'impianto sarà di proprietà del Comune. Ma è chiaro che ancora le cifre e le modalità di affidamento dovranno essere formalizzate, tanto che ancora oggi vi sono continue variazione anche dello stesso progetto e della lunghezza e profondità della piscina.
Cosa c'è ancora da dire?
Fare la caccia alle streghe probabilmente potrebbe attirare consensi del tipo elettorale e sicuramente c'è chi lo farà . Ma non dimentichiamoci che avere una piscina in una città capo zona come Valenza non può essere uno slogans di questo o quell'altro partito, invece è un diritto dei valenzani non strumentalizzabile da nessun fanta /movimento politico .
Ora quel che è necessario fare al di là dei proclami partitici è quello di prestare grande attenzione allo svolgimento delle procedure legate alla nascita della nuova piscina, di vigilare sul mantenimento delle promesse del nostro Sindaco legate alla costruzione ed apertura della nuova piscina e alla apertura di quella estiva, quando sarà il momento ( il Sindaco lo ha promesso e non vedo perchè dubitarne a priori) e che tutto il consiglio tra maggioranza ed opposizione lavori affinchè una piscina bella e funzionale torni alla città di Valenza .
Gli slogans che circonderanno questo processo saranno solo chiacchiere e distintivo . insomma: solo chiacchiere e distintivo. questo significa che nessun partito o movimento che sia oltre al cittadino di valenza potrà appropriarsi della paternità di difensore del diritto dei valenzani ad avere la loro piscina finalmente a norma di legge e finalmente usufruibile
Ora quel che è necessario fare al di là dei proclami partitici è quello di prestare grande attenzione allo svolgimento delle procedure legate alla nascita della nuova piscina, di vigilare sul mantenimento delle promesse del nostro Sindaco legate alla costruzione ed apertura della nuova piscina e alla apertura di quella estiva, quando sarà il momento ( il Sindaco lo ha promesso e non vedo perchè dubitarne a priori) e che tutto il consiglio tra maggioranza ed opposizione lavori affinchè una piscina bella e funzionale torni alla città di Valenza .
Gli slogans che circonderanno questo processo saranno solo chiacchiere e distintivo . insomma: solo chiacchiere e distintivo. questo significa che nessun partito o movimento che sia oltre al cittadino di valenza potrà appropriarsi della paternità di difensore del diritto dei valenzani ad avere la loro piscina finalmente a norma di legge e finalmente usufruibile
venerdì 6 dicembre 2013
NON SI VA DA NESSUNA PARTE
Il cambiamento tecnologico repentino non ci ha affatto migliorato.
Abbiamo cominciato a servirci di sempre meno termini per raccontare il mondo e questo alla fine ci ha portato a pensare sempre meno.
Avendo soprattutto a che fare con le immagini, abbiamo abituato la nostra intelligenza ad una elaborazione simultanea dei contenuti che ci circondano.
Vedere è più semplice che " leggere" . E sentire è ancora più comodo, perchè spesso si recepisce solo la frase più elementare che ci permette di ridurre il contenuto ad un minimo spessore , facile da contenere e da ricordare.
La televisione fa la parte del leone in questa operazione di " imbarbarimento" per non parlare del web e dei social net work che danno l'illusione di essere nel mondo dei protagonisti influenti solo se scriviamo una frase di effetto o se postiamo delle immagine già preconfezionate.
C'è chi scrive sul social net work: mettete un " mi piace" se siete d'accordo con me che sono tutti dei ladri." Lo fa sentire un novello Napoleone quando ciò avviene.
Studiando questo fenomeno mi sono accorta di come i giornalisti televisivi incoraggiano l'analfabetismo e il pressapochismo del fruitore televisivo.
Infatti sono essi stessi per primi ad utilizzare termini semplicissimi e semplicisti già sentiti milioni di volte e di volta in volta adoperati in maniera multiuso.
Stamattina un giornalista diceva: " Sono scesi in campo giornalisti autorevoli"
Quindi: scendono in campo i giornalisti come è sceso in campo Berlusconi , come scende in campo Renzi come scende in campo il popolo viola come scende in campo il popolo grillino in una commistione che li rende uguali e intercambiabili nell'immaginario dello spettatore.
Altra frase tipica: " con questa politica non si va da nessuna parte" oppure: " se continuiamo così non si va da nessuna parte" " Questo discorso non porta da nessuna parte "
Puoi leggere o guardare migliaia di immagini o di accadimenti è non troverai altro che le stesse sollecitazioni senza alcun contenuto, o tentativo di riflessione e di approfondimento ma solo trasmissioni di trionfie declamazioni, di slogans di effetto, facili da ricordare e da ripetere.
E così che siamo esortati ad andare " oltre" a " cambiare "verso" a "cambiare"tutto" a" mandare tutti a casa, e a farlo "ADESSO " perchè è" giunta l'ora" perchè " vinceremo" perchè gli altri sono perdenti, sono finiti, morti, sconfitti, ZOMBI o con un piede nella fossa.. L'avversario non ha mai qualità è solo da abbattere, da vesseggiare , insomma è:
f i n i t o. Con tante "oooo"
E così che siamo esortati ad andare " oltre" a " cambiare "verso" a "cambiare"tutto" a" mandare tutti a casa, e a farlo "ADESSO " perchè è" giunta l'ora" perchè " vinceremo" perchè gli altri sono perdenti, sono finiti, morti, sconfitti, ZOMBI o con un piede nella fossa.. L'avversario non ha mai qualità è solo da abbattere, da vesseggiare , insomma è:
f i n i t o. Con tante "oooo"
E così che i buoni " distruggono " i cattivi durante un dibattito oppure nelle piazze . Il confronto è troppo lento da recepire, la riflessione la concertazione difficile da sostenere senza una approfondita decodificazione di dati e per quella ci vuole un impegno di tempo e di pensiero sequenziale a cui non siamo più abituati.
Questo è l'era delle parole semplici, immediate di grande richiamo , facili da pronunciare e da ricordare e poi ci fanno sentire valorosi guerrieri: "perchè tutto è da abbattere, da rottamare perchè ci stiamo dirigiamo verso la < terza repubblica> perchè decidono i cittadini che stabiliscono il " consenso " e lo veniamo a sapere attraverso i " sondaggi" che ci diranno inequivocabilmente chi è nel giusto perchè come dice Giovanni Sartori : " Una moltitudine che non capisce è il bene più prezioso per chi ha interesse a manipolare le folle "
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