Il cambiamento tecnologico repentino non ci ha affatto migliorato.
Abbiamo cominciato a servirci di sempre meno termini per raccontare il mondo e questo alla fine ci ha portato a pensare sempre meno.
Avendo soprattutto a che fare con le immagini, abbiamo abituato la nostra intelligenza ad una elaborazione simultanea dei contenuti che ci circondano.
Vedere è più semplice che " leggere" . E sentire è ancora più comodo, perchè spesso si recepisce solo la frase più elementare che ci permette di ridurre il contenuto ad un minimo spessore , facile da contenere e da ricordare.
La televisione fa la parte del leone in questa operazione di " imbarbarimento" per non parlare del web e dei social net work che danno l'illusione di essere nel mondo dei protagonisti influenti solo se scriviamo una frase di effetto o se postiamo delle immagine già preconfezionate.
C'è chi scrive sul social net work: mettete un " mi piace" se siete d'accordo con me che sono tutti dei ladri." Lo fa sentire un novello Napoleone quando ciò avviene.
Studiando questo fenomeno mi sono accorta di come i giornalisti televisivi incoraggiano l'analfabetismo e il pressapochismo del fruitore televisivo.
Infatti sono essi stessi per primi ad utilizzare termini semplicissimi e semplicisti già sentiti milioni di volte e di volta in volta adoperati in maniera multiuso.
Stamattina un giornalista diceva: " Sono scesi in campo giornalisti autorevoli"
Quindi: scendono in campo i giornalisti come è sceso in campo Berlusconi , come scende in campo Renzi come scende in campo il popolo viola come scende in campo il popolo grillino in una commistione che li rende uguali e intercambiabili nell'immaginario dello spettatore.
Altra frase tipica: " con questa politica non si va da nessuna parte" oppure: " se continuiamo così non si va da nessuna parte" " Questo discorso non porta da nessuna parte "
Puoi leggere o guardare migliaia di immagini o di accadimenti è non troverai altro che le stesse sollecitazioni senza alcun contenuto, o tentativo di riflessione e di approfondimento ma solo trasmissioni di trionfie declamazioni, di slogans di effetto, facili da ricordare e da ripetere.
E così che siamo esortati ad andare " oltre" a " cambiare "verso" a "cambiare"tutto" a" mandare tutti a casa, e a farlo "ADESSO " perchè è" giunta l'ora" perchè " vinceremo" perchè gli altri sono perdenti, sono finiti, morti, sconfitti, ZOMBI o con un piede nella fossa.. L'avversario non ha mai qualità è solo da abbattere, da vesseggiare , insomma è:
f i n i t o. Con tante "oooo"
E così che siamo esortati ad andare " oltre" a " cambiare "verso" a "cambiare"tutto" a" mandare tutti a casa, e a farlo "ADESSO " perchè è" giunta l'ora" perchè " vinceremo" perchè gli altri sono perdenti, sono finiti, morti, sconfitti, ZOMBI o con un piede nella fossa.. L'avversario non ha mai qualità è solo da abbattere, da vesseggiare , insomma è:
f i n i t o. Con tante "oooo"
E così che i buoni " distruggono " i cattivi durante un dibattito oppure nelle piazze . Il confronto è troppo lento da recepire, la riflessione la concertazione difficile da sostenere senza una approfondita decodificazione di dati e per quella ci vuole un impegno di tempo e di pensiero sequenziale a cui non siamo più abituati.
Questo è l'era delle parole semplici, immediate di grande richiamo , facili da pronunciare e da ricordare e poi ci fanno sentire valorosi guerrieri: "perchè tutto è da abbattere, da rottamare perchè ci stiamo dirigiamo verso la < terza repubblica> perchè decidono i cittadini che stabiliscono il " consenso " e lo veniamo a sapere attraverso i " sondaggi" che ci diranno inequivocabilmente chi è nel giusto perchè come dice Giovanni Sartori : " Una moltitudine che non capisce è il bene più prezioso per chi ha interesse a manipolare le folle "
2 commenti:
L'appiattimento linguistico giornaliastoide è una delle più tremende sciagure del nostro tempo, Anto, condivido...Heidegger diceva che il linguaggio è la casa dell'essere, e con questa banalizzazione delle parole, quotidiana, inarrestabile, ottusa, non fanno altro che distruggere la nostra casa, il nostro essere...distorcere le parole, renderle vuote, è il primo passo per rendere le menti inutilizzabili...al di là dell'ambito politico, questa bruttura ammorba anche tutto il resto...ci sono frasi che non si possono più ascoltare, senza provare conati di vomito impellenti :-) tanto sono vuote, piatte, insignificanti...l'unico modo di difendersi è rimanere curiosi, ricercare la bellezza in tutte le sue forme, la complessità del pensare, la finezza dei dettagli...
Bacini casalinghi :-)
bacini anche da me!
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