giovedì 10 gennaio 2013

LEI E' UN CRETINO , SI INFORMI !







Chi scrive, si sa, non inventa nulla di nuovo. Racconta di se'  anche se trasfigura e arricchisce di note inedite. Per esempio  Pirandello,  nelle sue novelle,   riporta quasi integralmente le cronache della sua vita privata che è stata segnata dai  continui tradimenti del padre.
 Allo stesso modo  William Shakespeare  racconta nel suo " Amleto" la storia di sua madre e del suo amante.
La vita  reale è sempre più fantasiosa e sorprendente  di qualsiasi  congettura creativa  partorita dalla mente  umana .
Certo è che bisogna saperci leggere dentro.
Kafka  scrive: 
" L'intera nostra esistenza è un continuo confronto con i nostri fantasmi che, con il loro manifestarsi , colorano di significato il mondo esterno"
Dunque, che significa? che sono le nostre immagini personali che  determinano l'idea  che abbiamo del mondo  e ci muoviamo di conseguenza.
Pirandello , insomma , segnato psicologicamente dalle incomprensioni familiari ne fece la sua ossessione sia nelle opere che nella vita privata tanto che la moglie ne impazzì. 

Ora , volando un po' più basso,  devo dire che  mi diverto non poco nel  vedere i contorcimenti  viscerali ai quali si sottopongono  quegli  individui che ho inserito  nel  cestino degli " incompetenti"
Sì, perchè io ho un cestino dove, di volta in volta,  inserisco i peggio esseri umani presenti nel circondario, ma di questo  mio cestino parlerò in un altro post.







Questi  OMINIDI sono in perenne ansia di nascondere la propria inettitudine e si muovono senza avere un'obbiettivo  preciso , ma solo con l'intento di " confondere le acque" e far vedere che "  intervengono nella società" senza  avvedersi ( perchè ,  per via del discorso di cui sopra,  non lo possono vedere)  di farlo assai male.
Allora , ( viene  da chiedersi ) allora perchè diomio volete per forza intervenire sul mondo invece di restarvene da un lato a gustarvi ciò che la vita offre a chi non ha nulla da offrire alla vita?

Eppure , non c'è scampo, sapete.

 Chi,   di fatto,  è un incapace e non cerca di porsi  nella disponibilità di imparare, ma anzi vuole stare in bella mostra  a ravanare nel mondo,  non potrà che raccogliere i frutti amari del fallimento.
 Questi individui del mio cestino fanno tutto da soli: la chiacchiera arrogante, la mistificazione ridanciana, l'esibizione fasulla di  doti improbabili  ed inattendibili fino all'esito finale  sempre di scarso conto. Un flop, insomma . E credono che nessuno se ne avveda.
Deve esserci, nel vissuto di questi omuncoli , un trauma infantile che non permette loro di considerare  i fallimenti come un'occasione per imparare, per aggiustare il tiro, per confrontarsi e per condividere.
Invece è sempre un continuo arrotolarsi e sbrodolarsi  su se stessi , sugli stessi temi insulsi, lontani da tutto e sicuramente non  percepiti  da alcuno se non da loro stessi.
Dolci  patatoni.
Io me la rido.
Vedervi agire è la migliore panacea per  i miei momenti vuoti quando mi manca il caffè e di un altra trasmissione di porta a porta non se ne parla proprio. 
Per fortuna che ci siete voi!
Siete un vero spasso solo per  come vi muovete .
Ve lo dico da qui che so che mi leggete con avidità ..slurp slurp....golosoni che non siete altro. 
E gli altri non si chiedano da dove sono nati  i vari Fiorito, i vari Mariuccio della nostra Italia: questi non sono altro che il frutto  della vanità  dell'uomo  che ama circondarsi di cortigiani servizievoli finti autisti e finti factotum  di un sistema che non morirà mai.
Guardate un po' : non vedete  che sopravvivono e prosperano con qualsiasi amministrazione......?


giovedì 20 dicembre 2012

LA FINE DEL MONDO




Finirà il mondo? Direi di sì.
Finirà. 
Finirà per ognuno di noi quella volta che esaleremo l'ultimo respiro e , si dice,  sarà  un respiro fantastico. 
Quindi non angustiamoci: se mai finisse,  sarà per una volta sola. Non sarà un dolore reiterato e sarà assolutamente  personale.
Niente fine collettiva, dunque.   
 Perchè, ognuno , cantava De Andrè, muore solo. 
Ma io vi dico una cosa ancora più grande e che, magari, già saprete.  Ossia:  " si vive  soli. " 
E' qui, allora, leggete attentamente, è qui che dobbiamo assolutamente intervenire. 
Io lo dico per voi perchè,   in cuor mio, mi sto già adoperando in tal senso. 
  Dicevo, appunto :  
poichè,  in ogni caso saremo soli a  peregrinare nell'esistenza che ci è stata concessa,  dobbiamo renderla il più somigliante  possibile all'essenza  profonda  di ciò che siamo. 
Dobbiamo lottare perchè emerga  riconoscibile  e potente l'impulso che ci incarna in ciò che confusamente percepiamo di noi. 
E' su questo che sto lavorando. 
E' su questo che mi sto dibattendo . Una ricerca smaniosa, dolorosa, a volte   infruttuosa e crudele , che mi dilania e mi scoraggia , ma nello stesso tempo mi obbliga a non cedere all'insensatezza del destino che si propone inevitabile. 
Non c'è altro che mi strazia più della mancanza di un " conatus"   soffocato e insabbiato da distrazioni che non meritano il tempo che offriamo loro. A parte questo e magari proprio per questo c'è la strada di tutti i giorni , le macchine ed il gelo delle giornate che ci attendono. 

 MA OLTRE QUESTO , HO PER VOI, VIANDANTI

SCONOSCIUTI , UN INTENERIMENTO  ED UNA SOLIDARIETA' 

DA RECLUSI  CHE MI SCALDA IL CUORE. PER QUESTO VI 

FARO' PARTECIPI DI UN AVVENIMENTO IN QUALCHE 

MODO GIOIOSO : 



 A SEGUITO DI ALCUNI COMMENTI PRESENTI IN QUESTO

 SPLENDIDO ED AMATISSIMO BLOG, EVIDENTEMENTE 

INCOMPRESI O PEGGIO FRAINTESI,  SONO STATA 

DENUNCIATA , MA CONTRARIAMENTE ALLE ASPETTATIVE

 DI CHI AVEVA INTRAPRESO QUESTA STRADA,  IL GIP HA 

ARCHIVIATO IL PROCEDIMENTO.


- LIETO FINE - 






 Questo mi da la possibilità di ringraziare  la splendida persona che  rappresentava il mio avvocato, una donna dalle qualità umane e professionali veramente fuori dall'ordinario. Cosa dirvi? Vi auguro di avere bisogno di lei,  il che non sembra, ma è un bell'augurio.... 

martedì 18 dicembre 2012

QUANDO QUESTA LUNGA GUERRA FINIRA'





A forza di trattarvi come sudditi ci siete diventati, eh. 
Alcuni ce l 'hanno nell'animo la predisposizione ad ubbidire senza pensare a nulla.  Perchè è la posizione più comoda.
Caspita.
Portami questo.
Ok
Portami quello.

Trascina lo scatolone. 

Portami il programma. 

Portami il The . Il caffè.

 Tu ora non pensi. 
Alcuni non pensano neppure quando tornano a casa. Ma almeno lì fanno da padroni a qualche marmocchio e pensano in questo modo di riprendersi quel po' di dignità che hanno calpestato per l' intera giornata .
Alcuni non sono intelligenti. Non hanno alcun pensiero in testa e quando gli dicono: " " facciamo" non aspettano altro che gli si dica  "cosa". 
Alcuni,  e  avrei dei nomi da fare ma tanto li conoscete meglio di me, dicevo, alcuni sono stupidi. 
Alcuni fannulloni, pigri, pavidi. 
Credono che nessuno si accorga della loro sudditanza.
Io sì. e quanto basta. 
Questo tempo finirà perchè tutti i tempi hanno termine . 
Magari non vi sarà uno squarcio nel cielo, come aupicava Anna Frank. ma qualcosa muterà. 
Sarà un tempo dove il senso etico e morale  prenderà il sopravvento ed allora saranno cazzi amari per chi   non avrà nel suo zainetto alcuno dei beni preziosi che parlano di solidarietà, fantasia, creatività, speranza, fiducia, capacità di ragionare, autonomia, amore e rispetto.  
Cazzo, come vorrei esserci  quando arriverà. 

domenica 16 dicembre 2012

MADE IN VALENZA - MA - DE I CITTADINI




Un'assemblea immaginata e voluta dai cittadini valenzani, nata sul web, nel seguitissimo  profilo facebook "Valenza la citta'", vero luogo di dibattito cittadino, e portata quindi in un luogo reale, il Centro San Rocco, affollatissimo, ( circa 200 persone hanno sfidato le strade appena innevate )   dove i cittadini si sono incontrati per ascoltare e vedere concretizzarsi progetti ed idee per il rilancio della propria citta'.
Un susseguirsi di proposte per valorizzare il territorio, riunire le forze dell'artigianato orafo al fine di far conoscere e diffondere il valore e le peculiarita' della tradizione di orefici che ha sempre distinto il nome di Valenza e che, in questi anni, vede invece prevalere prodotti senza anima e tradizione.
Progetti dove, finalmente e sorprendentemente per Valenza, si parla anche di cultura, di memoria storica, della nostra arte orafa, nascosta in magazzini, raccolta e catalogata da cittadini appassionati, che non ha ancora trovato una sede dove  poter essere esposta  per essere finalmente patrimonio di tutti i valenzani e di  chi si appresterà a visitare la città proprio per conoscerne la suggestiva storia dell’oreficeria.

Si e' dimostrato in questa serata , e questo non era scontato, che esistono in citta' energie e persone che vogliono impegnarsi per la rinascita della comunita', che non ritengono che tutto sia ormai perduto ma che Valenza ha ancora tante occasioni da offrire e soprattutto  che ha ancora la forza per sfruttare al meglio quello che caratterizza il nostro territorio.
Veniamo da un lungo periodo nel quale  le caratteristiche   di Valenza  sono  state  troppo  a lungo  trascurate.
La grande innovazione sta quindi nel recupero e nella necessita' di far conoscere tutto il nostro patrimonio di tradizione e cultura. Esiste un forte bisogno di  associazionismo e gli interventi della serata di Venerdi' lo hanno messo in mostra.
 E’ questa necessità  che  costituisce l'anima da cui partire. 
Il successo della serata e' stata proprio la partecipazione dei valenzani, il loro esprimersi come membri attivi di una comunita', la voglia di “ rialzare la testa”  e  di essere loro stessi i  promotori  della rinascita della città.

 Vi  stata, quindi, grande dimostrazione di volonta', non guidata e lontana da partiti e politicismi, ma animata da concretezza e partecipazione.

Nelle conclusioni dell'assemblea e' scaturita la volonta' di proseguire questo percorso, appena avviato; mantenere unite le forze, elaborare le idee ed i progetti per  analizzarli, spacchettarli, migliorarli e comporli  in un documento da far  valutare da  tutti gli interlocutori interessati: piccoli artigiani, associazioni presenti nel territorio, forze istituzionali, fondazioni bancarie ecc. ) Si giungerà quindi, ad un documento condiviso che rifletterà il comune sentire e dove tutti potranno dare il loro contributo concreto per la riuscita del progetto e soprattutto per realizzare quello che tutti i cittadini valenzani si aspettano ovvero far crescere la propria citta' e far conoscere le nostre ricchezze, ovvero il "Made in Valenza".

Già da questa settimana tra gli organizzatori della serata  nascerà un tavolo di lavoro nel quale si  approfondirà il percorso appena intrapreso.