venerdì 6 aprile 2012

SE C'E' QUALCUNO CHE HA VOGLIA DI CAMBIARE

L'Italia segue attonita il susseguirsi di vicende di malaffare che coinvolgono ora questo, ora l'altro partito. 
E' la volta della Lega che vede la compromissione del vertice del suo partito.
Casini dice: " La corruzione pesa sull'immagine dell'Italia" illudendosi , di poter essere lui l'immagine che riscatta un paese nel fango. Si dimentica d'essere stato il primo a garantire per Cuffaro dichiarando che: " Sarò io il primo a dimettermi se mai si scoprisse qualcosa di illecito su di lui."
 Lo stesso fa Bersani che si smarca  da  queste ultime rivelazioni con dichiarazioni di dissenso e di sdegno.
 Ma non è troppo lontano il tempo che ha visto il PD  inverosibilmente ignaro dell'utilizzo illecito dei suoi introiti da parte del piddino  Lusi. E' ancora impresso nelle nostre menti  quando faceva la corte a Bossi definendolo" , leader “carismatico e d’intuito”, politico un po’ ruvido ma verace.  Non illudiamoci che siano questione di singole persone :è un sistema ormai che coinvolge  troppe persone per  pensare solo ad iniziative  illegali individuali.

E il popolo italiano che pensa?
Circondato com'è dal malaffare, colpito a morte  non solo economicamente ma nelle proprie passioni ideologiche, nelle proprie speranze di riscatto morale attraverso dei politici che ancora una volta ci hanno tradito, sbeffeggiato, disilluso e infangato, il popolo italiano   è immobile.
Penso a tutti i militanti della Lega, onesti, laboriosi, sinceri fiduciosi. Penso ai  tutti i simpatizzanti   e sostenitori del centro sinistra  che si ostinano a lavorare, a credere e  a fidarsi del PD come di un padre che invece ti abbandona e ti  sfrutta.  
Qui non si tratta più di quello o di quell'altro politico corrotto: qui si tratta di una intera squadra ai vertici  che lavora nella disonestà .
Le cifre riferite dal Procuratore dei Conti relative alla corruzione sono cifre da capogiro:
 La corruzione  in Italia ci spazza via  dal bilancio nazionale ben 60 miliardi di Euro l'anno.
Al dì della presentazione della così decantata riforma del lavoro una ditta italiana Danieli ( colosso della siderurgia italiana)  annuncia di volersi trasferire in Serbia e non a causa dell'art 18, che tra l'altro la riforma ha modificato permettendo una flessibilità maggiore in uscita, ma a causa della burocrazia, del malaffare che imperversa in Italia.
 Gli  investitori stranieri non vengono trattenuti dall' impiantare aziende in Italia, come si è detto, soltanto dalla rigidità del lavoro.
 I problemi sono davvero numerosi, incrostati nella società nazionale da quasi un secolo.
Fanno paura la mafia, la ' ndrangheta, la camorra che presidiano quattro regioni con una rappresentanza ovunque e compaiono poco nel dibattito quotidiano. Distolgono dall' operare qui da noi la burocrazia, spesso ancora ottocentesca, le ferrovie che non funzionano, la posta che non arriva, altri servizi pubblici inefficienti. E poi la corruzione, il gran problema. Dilaga in mille rivoli.
I risultati sono desolanti. L' Italia è al 69° posto nel mondo. Secondo la Banca mondiale, il nostro è tra i cinque Paesi con «la più bassa qualità di amministrazione». Transparency International costruisce la sua indagine mettendo a raffronto teoria legislativa e pratica corrente. Al settore pubblico, per esempio, è garantita (voto 50 su 100) un' astratta indipendenza. Ma la realtà è diversa: il nepotismo, la corruzione che favorisce le carriere, le assunzioni .
Il settore più a rischio è quello degli appalti.  Nonostante le numerose riforme, il sistema italiano degli appalti pubblici è «a rischio di collusione, corruzione e rinegoziazioni successive». Il giudizio è della Banca d' Italia.
Attendere che sia la squadra che ha fatto lievitare la corruzione , la stessa che la farà cessare  sembra a questo punto una idea a dir poco infantile.   Per quanto mi riguarda l'amarezza è tanta e le speranze  di rifondare un nuovo Stato su basi di onestà e di trasparenza sono assai minime.
Servirebbe un cambiamento radicale di regole e di uomini. Solo in questo modo potrà esserci un vero cambiamento.

martedì 3 aprile 2012

RIMBORSI ELETTORALI : LA STORIA SI RIPETE

IN DATA 20 MARZO 2010 AVEVO SCRITTO QUESTA BELLISSIMA POESIA:  NON VI PARE  ANCORA MOLTO ATTUALE?


IL RIMBORSO ELETTORALE



C'è un bel gioco nazionale / che ha una regola che vale

e permette ad un partito / spender soldi per un sito

poi le pagine al giornale /tiratura regionale

è così che Marilù / casalinga a Cefalù /

poi diventa in poche ore /vicesindaco o assessore

Sconosciuta e incompetente / di gran lunga non sa e mente

col rimborso elettorale / ride e scherza sul giornale

ogni pagina ha sue foto/ quanta promozione in moto !

dall'anonimato mesto/ il successo è manifesto

Ma chissà se basterà / spender soldi in quantità?


Ora poi funziona che/ il partito che non c'è


senza tanto almanaccare/ usa i soldi per viaggiare


pagar mutui e società/e vestiti in quantità


stanze comode e poltrone/ anche a chi fa televisione


sono soldi della gente/ che lavora e non ha niente


 Cosa ormai possiamo fare?/ siamo stanchi di guardare


fate pure la grancassa / e passate poi alla cassa

l'elettore già lo sa/ presto vi giudicherà

se non   ferma questa festa / lui si incazza come bestia.


lunedì 26 marzo 2012

IL SUO RESPIRO


Denso. Morbido . Si muove all'unisono col cielo . E' lontano ma s'avvicina ora   violento  ora distratto , confuso  tra il vento e  la roccia. Non è mai dove lo guardi : si sposta  continuamente davanti a te vacillando compatto e gommoso  tra le gocce e la schiuma bianca che lo avvolge.E tu che lo guardi non sei il più forte . La terra è sua , lo spazio gli appartiene . Ci sarà ancora domani la sua spinta  misteriosa , avanzerà innalzandosi nell'aria , sarà molto più alto di te, molto più grande . Tu  sarai forse la polvere bagnata che lo raggiungerà tra i flutti rombanti, sarai il vapore che lo circonda nebbioso , oppure sarai un piccolo , duro scoglio . Sarai  materia immobile , consumata  come una roccia   senza nome , sarai travolto quale sasso levigato dalla carezza penetrante dell'acqua.  Trascinato e avvolto dal suo abbraccio.  Il tuo sguardo non lascerà alcuna impronta nella sua pelle  di acqua e vento . In tanti abbiamo cercato di fermare la sua voce , di trattenere il suo respiro. Di ascoltarne  il richiamo. Di condividerne il viaggio.

lunedì 19 marzo 2012

LA SALA DI ATTESA



Attendo davanti alla sala operatoria. Qualche anno fa mi ero arrabbiata con mio padre e mia sorella che non avevano aspettato con me. Ricordo che avevo urlato un poco al loro ritorno: 
"Voi dovevate rimanere qui ad aspettare!" Perchè per me l'attesa doveva essere  esplicata proprio nel luogo esatto della separazione, esattamente  dietro il muro che divide il malato da chi , privilegiato , ha il compito di portare sulle proprie spalle il peso delle preoccupazioni. 
Le cose da allora sono molto cambiate. Ho dovuto poi attendere mio padre tante volte oltre il muro della sala operatoria, trascinandomi nel corridoio per ore ed ore. Ho dovuto accompagnare il suo corpo privo di vita  nella barella. Ho dovuto smettere di  arrabbiarmi, di parlare, di lamentarmi.  Ma ci sono sempre muri oltre i quali attendere, ci sono sempre preoccupazioni di cui farsi carico. 
Avevamo atteso io e mia sorella   durante il lungo periodo di malattia di mio padre , ora sono io che attendo mia sorella che esca dalla sala operatoria.
Aspetto senza alcun pensiero in testa.  Attendo come fosse un compito indispensabile, come fosse un  dono., come fosse la mia sola prerogativa.  Attendo senza sofferenze , senza  rivendicazioni.
Un tempo avevo rimproverato  mio padre e mia sorella di avere abbandonato i loro posti di responsabilità, ma ora so che non era così.  Che essi avevano atteso in altri posti  che non erano i miei. E che l'attesa non è mai un luogo ma sempre una disponibilità dell'animo che tende all'altro ovunque egli sia. Ma presto , molto presto l'attesa sarebbe stata ripagata. 

            Some Where Over the Rainbow

I colori dell'arcobaleno così belli nel cielo
sono anche sui visi delle persone che passano
vedo degli amici che salutano
dicono "come stai?"
in realtà stanno dicendo "ti voglio bene"
ascolto i pianti dei bambini
e li vedo crescere
impareranno molto di più
di quello che sapremo
e penso tra me e me
"che mondo meraviglioso!"

un giorno esprimerò un desiderio
su una stella cadente
mi sveglierò quando le nuvole
saranno lontane dietro di me
dove i problemi si fondono come gocce di limone
lassù in alto, sulle cime dei camini
è proprio lì che mi troverai
da qualche parte sopra l'arcobaleno
ci sono i sogni che hai osato fare,
oh perchè, perchè non posso io?