Se guardo agli incontri che ho avuto sinora, mi sembra d'avere sempre saputo cosa volevo. Io cercavo di fare in modo che il mio demone mi si svelasse in tutta la forza impetuosa che lo ha sempre caratterizzato.
Il demone, infatti, rimane per mesi in letargo nella sua grotta inospitale e oscura.
Pare morto.
Invece riprende vigore appena s'avvede della presenza vivida di chi non è solamente un altro, ma QUELLO che mi permette di attraversare il mondo nella sua ritrovata trasparenza , nella mia nuova comprensione di essa.
La gente di solito non è nulla per me. Non divido che lo spazio della terra e anzi, di solito la gente mi impedisce lo sguardo e mi invade l'orizzonte.
In questi anni ho trovato alla fine l'altro, in tanti momenti e l'ho chiamato tutte le volte " amore" .
Eppure non era lui l'amore.
L'amore era in me , solo in me nasceva e solo in me sorgeva il demone fantasioso e crudele che poteva muovere i passi in una nuova prospettiva .
Era nuova perchè intanto gli anni passavano e mi trovavo cresciuta e diversa.
Non ero che io l'amore attraverso il quale potevo vedere , scoprire ed ascoltare il respiro della mia anima che esplodeva , ma per me solo per me, per darmi l'opportunità di nascere di nuovo ,di unirmi ancora al mio demone selvaggio.
Per questo credo che l'amore sia un volo misterioso. Un volo che si spicca da soli , ma che, senza la spinta di un altro , senza una rampa di lancio ben piantata nel mondo, sarebbe impossibile .
E dunque chiamerò " amore" tutto ciò che d'improvviso, mi permetterà di partecipare appassionatamente alla vita.
Perchè, alla fine, "esserci appassionatamente" è l'unico modo per esistere davvero.