
Ci offriamo al mondo col gesto. Ogni nostro movimento è una forma di dedizione a ciò che è fuori di noi.
In questo, nel movimento e nel mio offrirmi c'è insita la necessità di essere accolta nel mondo e nello stesso tempo di includerlo nel mio corpo in una presa di cui il senso sempre oltrepassa l'intenzione iniziale.
Se noi ci offriamo all'esistenza in ogni gesto si da il caso che la spinta sessuale si incarna e si amalgama attraverso ogni nostro contatto oltre il corpo che abita il desiderio e lo significa spiritualmente.
Per questo, quando Santoro, durante la trasmissione ANNO ZERO, ha incalzato il suo dirigente che si presentava incompetente, incerto, confuso ed incapace persino di esprimere un'autorevolezza attraverso l'autorità, per questo, al di là della discussione in merito, l'unico impulso è stato quello di portarlo nel mio letto ed accoglierlo tra le braccia , quale simbolo di una forza che non si piega, che non si scoraggia, che convince e dilaga oltre le proprie forze per ciò in cui credeva e per quello che lo muoveva appassionatamente malgrado l'incertezza dell'affermazione, ma solo per la vitàlità e il valore delle proprie convinzioni. Insomma AVREI VOLUTO portarlo nel mio letto senza neanche offrirgli un caffè. Prima.