martedì 25 gennaio 2011

LA VERITA' OSTINATA E LA MORALE SOFFERENTE


Mi sembra che il tentare di risolvere la realtà che si avvicenda davanti ai miei occhi abbia la consistenza della verità intesa come concetto divenuto "azione" in grado di essere la soluzione fattiva degli eventi.
Io so come fare. So come porre rimedio. Non avete che da chiedermi una consulenza ed io mi muoverò ADEGUATAMENTE.
Nello stesso tempo questa verità , che mi cade tra le braccia e piange ed invoca il suo riconoscimento urgente, assume le sembianze di un dettato ipnotico , di una convinzione psicotica.
Mi chiedo: " Non è forse, la verità, una mia valutazione personale carica di una forza di persuazione generata dal mio patimento più che dalla ragione e dall'esperienza?
E dunque quale soluzione sarebbe conseguita se non lo svolgimento di un atto immorale, anche se efficace e risolutivo?
Non è forse, allora la verità , uno degli aspetti confusi tra molte ragioni , tutte accettabili nelle circostanze storiche che le hanno ospitate?
E non è , invece, questo terribile mal di testa che mi fa pensare tutte queste minchiate ?

lunedì 24 gennaio 2011

TU SEI IL MONDO


TU SEI IL MONDO !

CIASCUNO CAMBI SE STESSO

PER CAMBIARE IL MONDO

( JIDUU KRISHNAMUTI)

DIRE, FARE E BACIARE


Ormai c'è questa convinzione che per comunicare basta scaricare sulla gente un bel po' di parole, di immagini e di colori ed è fatta: abbiamo comunicato.
In effetti non è proprio così. Comunicare con una persona è ben altra cosa. Siamo così bombardati da una sovrabbondanza di stimoli visivi ed acustici che giungono a noi solo immagini prive di contenuti: ossia icone appannate che non ci dicono niente . Magari realizziamo l'aspetto estetico della rappresentazione, ma non giunge a noi il messaggio stesso.
Perchè la comunicazione deve avvenire attraverso una spinta emozionale e per poter avere emozioni è necessario essere educati all'emotività e quindi alla capacità di intrecciare relazioni.
Siamo in una società opulenta, dissipatrice, fruibile in ogni suo aspetto mercificatorio che non si attarda a costruire connessioni emotive che implicherebbero tempo ed impegno intellettivo e sentimentale.
Adesso immaginiamo di consumare un rapporto sessuale con il bel tipo del letto. Come già fatto del resto. Sarebbe, quindi, l'atto, come appropriarsi di un prodotto pubblicizzato, non invece di un corpo che esprime la persona, ma di un corpo messo in scena , ossia un corpo desessualizzato dove la sessualità è intesa come espressione personale e viscerale.
Molto meglio una cenetta in penombra a dirsi e non dirsi, tra il movimento del corpo e dello sguardo, quello che la propria anima inventa e scopre dell'altro.

sabato 22 gennaio 2011

DOVE DOBBIAMO ANDARE PER DOVE DOBBIAMO ANDARE?


Questo sarà un post un po' noioso, ma certe volte mi tocca dare dei chiarimenti sulle mie , diciamo, idee.
Mi stupisce sempre dover chiarire questo aspetto perchè non ho mai pensato che il mio atteggiamento potesse dare adito ad equivoci.
Ho ricevuto due mail di presunti miei concittadini che mi credono simpatizzante del centro sinistra valenzano e fanno una serie di critiche sciocchine , dichiarandosi loro stessi di sinistra.
Volevo, allora subito, liberarli da questa infantile illusione che, se solo avessero letto i miei testi precedenti, non avrebbero avuto.
Non la penso come voi. Bon. Io ho criticato la precedente amministrazione in tutti quegli aspetti che ritenevo gestissero male. Ed erano tantissimi.
Ma li leggete i miei post , cavolo?
Alle elezioni comunali dell'aprile 2010 ho votato il nostro attuale sindaco, Sergio Cassano. Ho grande fiducia in lui e spero di poter lavorare al meglio.
Se ciò non accadesse lo dirò, perchè sono un cittadino libero.
Ciò che non va, si può criticare ma ci devono essere argomentazioni concrete e fondate. La disapprovazione gratuita non è nel mio stile e poi è una vera perdita di tempo.
La critica non farà di me una di centro sinistra come non farà di me una di centro destra: preferisco pensarmi come una di cervello e massì, di gambe lunghe, come dici tu , baby , le patisci?
Peggio per te. Perchè quelle sono ed è con quelle che porto in giro la mia illuminata personalità.