sabato 2 ottobre 2010

FERMO IMMAGINE


Un sogno.

Mi trovo in un grande salone dove è in corso una qualche inaugurazione mondana . naturalmente in queste occasioni ci sono proprio tutti, dal rappresentante ecclesiastico, a quello politico, amministratori di grandi società, di ditte all'avanguardia, manager di aziende, una folta schiera di sostenitori di quello e quell'altro partito, colleghi di lavoro, gente comune imbucata chissà come, ma perfettamente a proprio agio .
Insomma vi sono miriadi di persone che sciamano tra i corridoi e le stanze del grande palazzo.
C'è un fitto vociare, un intenso stropiccio
di piedi e di vesti che si sfiorano, di odori confusi con i profumi di cibo e di glamour.
E poi si cominciano a formare piccoli drappelli di persone eleganti agli angoli delle stanze che sorridono e conversano.
D'un tratto, quasi fosse la sequenza di un film d'essai, la scena s'arresta. in un fermo immagine.
Il gesto si fissa nel bicchiere sollevato, nel so
rriso sulle labbra , nell'espressione attenta alla conversazione.
L''inquadratura, quindi, s'allarga e abbraccia l'intero salone: non si riesce a riconoscere un soggetto dall'altro confusi come sono ora in questa loro fissità irreale ed inquietante.
Io vago per il Palazzo, unica comparsa mobile, tra corpi rigidi e muti. Non si sentono più scoppi di risa , accenti arroganti, atteggiamenti affettati , sorrisi di sufficienza, ostentazioni di capacità effimere. .

Tutto tace, candido ed innocente.
Ed ecco che, all'improvviso, l'occhio del grande fratello, in uno zoom repentino ,punta il suo obiettivo verso un drappello e scrive a mezz'aria sopra la testa di uno dei componenti :
" QUESTA PERSONA E' PIRLA"


Quindi l'inquadratura s'allontana e la sequenza della scena riprende esattamente dal momento dell'interruzione, se non fosse per quella sottile differenza,: La presenza di quella piccola etichetta eloquente che permette di definire chiaramente un soggetto che poteva essere confuso, non si sa mai, con una persona rispettabile.





MOSTRA VALENZA






mercoledì 29 settembre 2010

IO SONO LA GENTE

Sono populista. Ma bisogna intendersi cosa vogliamo dire quando usiamo il termine " populista" . Se con il termine " populiste " si vogliono identificare quelle persone che adottano un sistema di linguaggio semplicistico e in qualche modo verace, che giunga rapidamente alla comprensione dell'uomo della strada e, nello stesso tempo, incoraggi il suo tracollo emotivo servendosi di appelli diretti a propagandare facili soluzioni per problemi difficili, allora no, non sono affatto populista.
Ma "Populista" può significare qualcosa d'altro. Qualcosa che può assumere grande valore.
I democratici degli Stati Uniti sono orgogliosi di essere definiti "populisti", poichè il populismo, quando non ha solo lo scopo di esacerbare gli animi per avere consensi ed invece si tramuta nello sforzo di conoscere ed ascoltare i bisogni della gente, le loro insoddisfazioni, quando invece il populismo è l'impegno verso la comunità , riconoscendo ad essa il ruolo chiave per districarsi tra le difficili incombenze che un amministratore si trova a dover affrontare, quando appunto, oltre che puntare il dito sulle colpe, riesce a individuare le probabili possibilità di riscatto e la speranza di un progetto comune, allora ben venga il populismo.
Un amministratore , appena insediato , una volta mi ha detto: " Ti ho dato troppa confidenza".
Non comprendendo che è il primo dovere di chi amministra è quello di ascoltare la gente: chi amministra non deve sentirsi un privilegiato, non c'è un gradino superiore a quello in cui si trova la gente. Chi ha la velleità di lavorare per la comunità ne deve fare parte interamente, e permettere a questa di partecipare attivamente alla vita pubblica. Perchè il difendere gli interessi della gente prima che quelli della classe politica è un atto doveroso prima che legittimo. Il " populismo" diventa una forma politica se interviene concretamente ad affrontare i problemi delle persone. Molti additano coloro che vogliono far notare le incongruenze dei politici come dei " populisti" e sperano in questo modo di svalutare e deridere il loro impegno. Si sbagliano. Perchè la gente non è stupida e sa guardare chi lavora e chi invece mistifica le proprie capacità e le proprie ambizioni.

martedì 28 settembre 2010

QUANTO CI COSTA UN DEPUTATO: SONO PAZZI QUESTI ROMANI!?

Non mi piace parlare di cose a cui non partecipo direttamente.

Molti fatti di cui si parla sono sempre fatti riportati dai giornali, sempre notizie a metà, raccontate come pare a chi le scrive, insomma niente è sempre quel che sembra.

Ma noi lettori, noi fruitori di gossip, noi popolo SEMPLICE , noi cittadini comuni alla fine ci troviamo ad appassionarci per vicende che sono appena la punta di un iceberg di cui niente ci è dato sapere.

A noi vengono riportate notizie sulle intemperanze di Bossi , sulle sue battutine anche discutibili ( ma ricordiamoci che "Sono POrci questi Romani " non è una invenzione esclusiva del ministro , ma è una frase che il REgista Vanzina faceva pronunciare al comico Massimo Boldi in un film che ha fatto sbellicare le platee di tutta Italia. )

A noi vengono dettagliatamente descritte le stanze di casa Montecarlo, e ci illudiamo che queste notizie siano necessarie e sufficienti per poter valutare la situazione politica nazionale.

Invece tutto questo ci fa distogliere lo sguardo dalla palla. Che è questa:



I nostri ragazzi non hanno speranze di trovare un lavoro , noi stessi arranchiamo in attività poco remunerate e stiamo scivolando sino alle soglie della povertà.

Molti uomini maturi, dopo venti anni di lavoro, sono finiti in cassa integrazione ed altri, con la cassa già terminata sono stati licenziati. NON HANNO DIRITTO ALLA PENSIONE, NON RIESCONO PIU' A TROVARE LAVORO ED HANNO DEI RAGAZZI DA MANTENERE.



Ed allora non distogliamo la nostra attenzione su quel che avviene dietro il palcoscenico che può interessarci di più di una battuta infelice e/o di un affitto di un appartamento già di proprietà personale (l'imberbe Tulliani è stato attirato a Montecarlo dalla brezza marina, immagino).

L'Italia sta attraversando una grave crisi economica, dobbiamo allora stare attenti alle spese. A ciò che avviene coi nostri soldi.


Sul sito UFFICIALE della camera dei deputati

ecco i loro stipendi:


L'indennità è costituita da un importo mensile di € 5.522,30 al netto delle ritenute previdenziali ( € 804, 47) è assistenziali ( € 540,32) della quota contributiva per l'assegno vitalizio( € 1.032,60) e della ritenuta fiscale ( 4.107, 34)

A questo bisogna aggiungere la somma concessa come diaria per il loro soggiorno a Roma di € 4.033,10 mensili . Tale somma viene ridotta di € 206,60 per ogni giorno di assenza in quelle assemblee in cui si svolgono le votazioni. Le votazioni avvengono con procedimento elettronico ( e i pianisti chi li controlla?)

A questo si deve ancora aggiungere il rimborso forfettario che viene corrisposto ad ogni deputato per le spese inerenti al suo rapporto con gli elettori. La cifra è quantificata in circa € 4.190,00 mensili


I deputati possono viaggiare gratis sulle autostrade, sui treni, sulle navi, e sugli aerei in tutto il territorio nazionale. Hanno diritto alla cabina letto nelle navi e la carrozza letto nei treni.

Per il trasporto dal luogo dove si trovano di Fiumicino hanno diritto ad una somma trimestrale pari a € 3.223,00. Se devono percorrere più di 100 Km allora la somma sale a € 3.995,00.

Qualora i deputati si rechino all'estero per stage e/o motivi connessi alla loro attività parlamentare hanno diritto ad un rimborso di € 3.100,00

I deputati , inoltre, dispongono di una somma di € 3.100,00 mensili solo per le spese telefoniche.

Per quanto riguarda le pensioni anche se le modifiche introdotte nel 2007 stabiliscono che un eletto abbia diritto alla pensione dopo il 60 esimo anno di età questa norma vale solo per chi non era stato ancora eletto prima del 2008 . La pensione più bassa ammonta a € 2.400,00 la più alta a € 9.900,00 .

Il vitalizio è cumulabile ad altre pensioni ( cosa che non succede per i comuni mortali ai quali viene abbassata la somma di una delle due pensioni acquisite) I requisiti minimi contributivi bastano cinque anni pieni, per i veterani con un giochetto di riscatto, molto meno persino pochi giorni.

Il record del diritto al vitalizio è di Angelo Pezzana, Pietro Graveri, Luca Boneschi, Renè Andreani,ex parlamentari : un solo giorno in parlamento, contributi volontari per SOLI cinque anni.. ed oplà...hanno avuto diritto ad un vitalizio lordo di € 3.108,00 mensili.

Hanno diritto all'assitenza sanitaria, non solo la moglie ed i figli , ma anche il convivente ( insomma il riconoscimento dei DICO da parte del nostro parlamento senza alcun referendum) .

Al termine del mandato parlmentare il deputato riceve l'assegno di fine mandato pari a 80% dell'importo complessivo lordo dell'indennità per ogni anno di mandato effettivo, ma anche se il deputato è stato in parlamento solo sei mesi ( importo lordo € 12.000,00 più o meno ) .


E che dire degli Europarlamentari? Dal giugno 2010 ogni europarlamentare avrà diritto ad un aumento di stipendio di € 1.500,00 sulla voce relativa all'indennità dei loro collaboratori. Passeranno da € 18.864,00 mensili a € 19.364 mensili. Un altro analogo aumento di € 1.500,00 è stato varato per gennaio 2011

I nostri europarlamenari sono quelli che percepiscono più di tutti gli altri paesi europei. L'Italia può scialacquare, si vede.

Ma non SEMBRANO DATI PAZZESCHI?