
E' così: ciò che ti è intorno e tu stessa non siete che una elaborazione della memoria. Sei tu perchè ti ricordi d'esserci stata, come una foglia ed il vento. Sei un tuo ricordo per questo hai il senso d'essere. Ieri , sì, ieri t'eri svegliata con l'idea di te che era ricordo di vissuti e basta.
Sono io perchè mi ricordo . Sono io perchè ho visto, ho conosciuto, ho ordinato i piccoli pezzetti di azioni composte in un unico grande senso : il mio.
Ma quanto di questa memoria può essere condivisa con gli altri abitanti del pianeta? Quanto è REALMENTE esistente quanto invece una mia tessitura personale di visioni, di esperienze , di sensazioni soggettive, faziose, quindi, fantasiose. dunque?
Ti sposti ma la catena s'allunga e ti segue, anzi, ti pedina .Delle volte si fa pesante, si fa tesa, rigida, corta. Ricordi, ricordi, invenzioni, illusioni, favole.
Ho amato? Mi dico: " NO. "
Il tempo IN CUI HO AMATO NON C'è. Non è quello. Io non gli appartengo anche se oggi mi definisce, come padrone intollerante.
Amerò? Mi dico: " NO".
Anche quel tempo non c'è per questo diventa simile a quello che c'è stato : ossia un'illusione. E'una forma senza sostanza quindi una ricostruzione senza un senso, un'identità inventata e mistificatoria.
Io ricordo. E se sono, o meglio, e se mi sovrappongo al mio ricordo confuso, bugiardo, doppio, confutabile allora significa che io sono un'apparente esistenza , una proiezione di ciò che presto non sarà nulla per non essere stato qualcosa di identificabile ossia un'allucinazione.
Ma anche voi. Non crediate.