lunedì 14 dicembre 2009

C'E' BISOGNO DI CONDANNARE L'AGGRESSIONE A BERLUSCONI?

Circa una trentina di anni fa John Lennon fu ucciso da uno squilibrato. Non ci fu bisogno di dichiarazioni di condanna del folle gesto. Era implicito che nessuno potesse approvare.
Ora invece tutti ci tengono a dissociarsi platealmente dall'azione investendola quindi di un valore che non deve avere.
In questo caso Berlusconi non è stato ucciso. E' stato aggredito violentemente da uno squilibrato. Sono certa che da stamani ci saranno centinaia di teraupeuti pronti ad analizzarne il gesto e altrettanti centinaia di politici ad approfittare di questo avvenimento per incitare all'odio , alla vendetta, al ripristino di provvedimenti restrittivi di ventennale memoria.
Ma c'è un aspetto che vorrei far rivelare.
Un giorno , parlando con un infermiere psichiatrico a cui avevo chiesto una definizione ( se mai ci potesse essere ) del malato di mente lui mi disse:
" E' una persona che, ad un certo punto , non riesce più a sopportare l' esistenza come si presenta ai suoi occhi"
Siamo un po' tutti , noi cittadini intendo, provati da questo clima di odio e di perenne allarmismo contro i giudici, gli emigrati, le istituzioni e gli uomini che ci lavorano ( i cosidetti fannulloni: invece io dico che sono coloro che tutelano lo Stato continuamente attaccato da azioni di sfaldamento dello stesso)
Tutti i giorni assistiamo ad un incessante logoramento dello Stato Italiano ad opera di chi ha interesse a risolvere i propri guai giudiziali.
Forse qualcuno non ce l'ha fatta a sopportarlo perchè troppo debole psichicamente, troppo provato. Lo Stato , dunque, gli permetta di curarsi, di guarire.
Ma , nello stesso tempo, abbassi i toni e SI CURI di ripristinare un clima sociale basato sulla solidarietà e la condivisione di obiettivi.
Forse John Lennon non sbagliava quando diceva: "
" Immagina che non esistano le nazioni. Non è difficile : niente per cui uccidere o morire e nessuna religione"

PYRGI : RIPORTIAMO ALLA LUCE LA STORIA ETRUSCA

Approfitto dell'evento che più di tutti oggi ha attirato l'attenzione dei giornali per chiaccherare un po' della cosa che amo di più al mondo: L'ARCHEOLOGIA.
Da quattro anni ormai studio questa materia con tutta la passione che ho in corpo concentrandomi negli ultimi tre anni sull'etruscologia: in due parole gli etruschi: un misterioso popolo sulle cui origini ancora discutiamo (anche se oggi pare che la tesi più accreditata sia quella del'autoctonia, ma si parla anche di una possibile origine dall'oriente o dal nord), ancora non conosciamo bene la loro lingua, sulle loro istituzioni sappiamo poco o nulla, vediamo la loro ma conosciamo quasi nessun nome di chi produceva ciò che oggi ci è arrivato; un popolo, appunto misterioso di cui poco si sa, poco ci si informa passeggiando per l'Italia, eppure loro c'erano e si sono fatti notare piuttosto bene!Abitavano quella zona che sta tra l'Arno e il Tevere delimitata dal Tirreno e dagli appennini la Toscana e l'alto lazio insomma, confinanti (tra gli altri) con i latini da cui poi nascerà nel 753 a. C. (data dataci dalle fonti)la grande Roma; che la Toscana era una terra etrusca tutti lo sappiamo, pochi forse sanno che non era l'unica regione occupata da questo mitico popolo, infatti siamo ormai certi al 110% che essi occupavano l'attuale Emilia Romagna, più precisamente Bologna, Spina, Verucchio, solo per citarne alcune e successivamente la stessa Mantova da cui poi nascerà nientemeno che Virgilio, il quale era appunto un etrusco a tutti gli effetti; ma non solo la Padania anche la Campagna: Pontecagnano il centro principale nel sud ma ovviamente non l'unico. Un popolo dedito al commercio dei metalli e di tutti quei prodotti che producevano grazie alle risorse concessagli dalla natura (tutti conosciamo le potenzialità naturali di questa regione), proprio per questo conosciamo grandi porti facenti capo ad ognuna delle dodici città etrusche che si spartivano il territorio della toscana e del viterbese (che noi chiamiamo Etruria Propria per distinguerla dalla Campana e dalla Padana), alcuni tra questi sono PYRGI ( il più importante per noi studiosi) ma anche Gravisca, Regisvilla e molti altri.
INtroduco appena questo argomento perchè potrei dilungarmi davvero tantissimo a parlarne il mio obiettivo è chiedere di fare una piccola riflessione su quanto possa essere POCO FUNZIONALE, da parte di un qualsiasi governo italiano, tagliare i fondi alle ricerche e alle università, che si occupano di scavi importanto come quello di Pyrgi secondo per importanza solo allo studio sul colle Palatino a Roma, l'Italia ha il 70% dei beni culturali di tutto il mondo, purtroppo non ci stiamo impegnando a coltivare questa risorsa ed è luogo comune ormai che chi studia l'Italia non siano gli Italiani ma gli stranieri, di più i TEdeschi.
Vorrei aprire una piccola discussione sulla fuga di cervelli, ragazzi che lasciano l'Italia per poter fare ricerca e studiare, e chi come me fa questo lavoro perchè ama la sua terra, sono quasi Toscana e mi ritengo tale, per studiare un popolo importante devo lottare con unghie e denti più di quanto sia dovuto o devo andarmene per poi tornare con una cattedra a Berlino? Vorrei aprire una riflessione sul perchè non ci si impegna a investire in cose semplici come un piccone col manico in legno e uno scavo in riva al mare .

domenica 13 dicembre 2009

LE DICHIARAZIONI DI SPATUZZA NON SONO STATE SMENTITE

Sono un po' imbarazzata a scrivere di politica, se così si può definire questo garbuglio di fatti e gesti ed ideologie di una pochezza terrificante. Ma sento la necessità di rendere noto a chi non l'ha letto ( per onore di cronaca) ciò che ha scritto Eugenio Scalfari in poche righe sobrie e illuminati.
I tg istituzionali hanno aperto i loro programmi con i titoli altisonanti che recitano presso a poco: " Gaviano smentisce Spatuzza" E questo è l'ennesimo modo PER CHI HA IL DOVERE DI INFORMARE di mostrarsi millantatore e demagogico. INFATTI NON C'E' STATA ALCUNA SMENTITA.

Eugenio Scalfari scrive su Repubblica di oggi:

"Spatuzza ha dichiarato in processo di aver saputo dell'accordo con Berlusconi e Dell'Utri da GIUSEPPe Graviano . Il quale ha poi rifiutato di deporre e ha detto che parlerà solo quando sarà venuto il momento di parlare. Chi invece ha detto di non aver mai conosciuto Dell?utri e tanto meno Berlusconi è il fratello FILIPPO Graviano non GIUSEPPE Graviano del quale Spatuzza non ha MAI parlato . Questo lo dice la Cronaca e non altro "

Vito Mancuso dice che la verità non si riveste di tante parole e che solo la menzogna ha bisogno di chiacchiere per poter farsi accettare.

sabato 12 dicembre 2009