Circa una trentina di anni fa John Lennon fu ucciso da uno squilibrato. Non ci fu bisogno di dichiarazioni di condanna del folle gesto. Era implicito che nessuno potesse approvare.
Ora invece tutti ci tengono a dissociarsi platealmente dall'azione investendola quindi di un valore che non deve avere.
In questo caso Berlusconi non è stato ucciso. E' stato aggredito violentemente da uno squilibrato. Sono certa che da stamani ci saranno centinaia di teraupeuti pronti ad analizzarne il gesto e altrettanti centinaia di politici ad approfittare di questo avvenimento per incitare all'odio , alla vendetta, al ripristino di provvedimenti restrittivi di ventennale memoria.
Ma c'è un aspetto che vorrei far rivelare.
Un giorno , parlando con un infermiere psichiatrico a cui avevo chiesto una definizione ( se mai ci potesse essere ) del malato di mente lui mi disse:
" E' una persona che, ad un certo punto , non riesce più a sopportare l' esistenza come si presenta ai suoi occhi"
Siamo un po' tutti , noi cittadini intendo, provati da questo clima di odio e di perenne allarmismo contro i giudici, gli emigrati, le istituzioni e gli uomini che ci lavorano ( i cosidetti fannulloni: invece io dico che sono coloro che tutelano lo Stato continuamente attaccato da azioni di sfaldamento dello stesso)
Tutti i giorni assistiamo ad un incessante logoramento dello Stato Italiano ad opera di chi ha interesse a risolvere i propri guai giudiziali.
Forse qualcuno non ce l'ha fatta a sopportarlo perchè troppo debole psichicamente, troppo provato. Lo Stato , dunque, gli permetta di curarsi, di guarire.
Ma , nello stesso tempo, abbassi i toni e SI CURI di ripristinare un clima sociale basato sulla solidarietà e la condivisione di obiettivi.
Forse John Lennon non sbagliava quando diceva: "
" Immagina che non esistano le nazioni. Non è difficile : niente per cui uccidere o morire e nessuna religione"