domenica 13 dicembre 2009

LE DICHIARAZIONI DI SPATUZZA NON SONO STATE SMENTITE

Sono un po' imbarazzata a scrivere di politica, se così si può definire questo garbuglio di fatti e gesti ed ideologie di una pochezza terrificante. Ma sento la necessità di rendere noto a chi non l'ha letto ( per onore di cronaca) ciò che ha scritto Eugenio Scalfari in poche righe sobrie e illuminati.
I tg istituzionali hanno aperto i loro programmi con i titoli altisonanti che recitano presso a poco: " Gaviano smentisce Spatuzza" E questo è l'ennesimo modo PER CHI HA IL DOVERE DI INFORMARE di mostrarsi millantatore e demagogico. INFATTI NON C'E' STATA ALCUNA SMENTITA.

Eugenio Scalfari scrive su Repubblica di oggi:

"Spatuzza ha dichiarato in processo di aver saputo dell'accordo con Berlusconi e Dell'Utri da GIUSEPPe Graviano . Il quale ha poi rifiutato di deporre e ha detto che parlerà solo quando sarà venuto il momento di parlare. Chi invece ha detto di non aver mai conosciuto Dell?utri e tanto meno Berlusconi è il fratello FILIPPO Graviano non GIUSEPPE Graviano del quale Spatuzza non ha MAI parlato . Questo lo dice la Cronaca e non altro "

Vito Mancuso dice che la verità non si riveste di tante parole e che solo la menzogna ha bisogno di chiacchiere per poter farsi accettare.

sabato 12 dicembre 2009

FOTO DEL NO B - DAY



























LA VOLONTA' E L'UNIVERSO


Così ad un certo punto della propria vita, diciamolo, diventiamo un ostacolo. Diventiamo uno di quei pali piazzati nella pista di neve durante i campionati di sci.
Ma come facciamo a diventare degli ostacoli? Semplice. Dapprima diventiamo la strada da percorrere, o meglio: la brioche nel caffè. Lui ti dice: " Ti Amo" e certamente ti ama. Certamente la sua volontà c'è tutta nella parola pronunciata e nel sospiro. Ma cos'è la volontà? Una spinta confusa proveniente chissà da che antro delle proprie viscere, un impulso sorto all'improvviso prodotto dall'effetto di cause che si susseguono incatenate e governate dal ritmo potente dell'esistenza universale. In poche parole: la volontà è una cosa effimera, provvisoria, precaria, indefinibile.
Dunque perchè dare tanto credito a questa volontà ed alle parole che da essa derivano?
Ma torniamo a noi. Lui ha detto : " Ti amo"
E poi di lì a poco diventi l'ostacolo. Ti pare strano? Eppure nel tempo addietro spesso hai chiamato ostacolo le mogli degli altri, le amiche, e magari anche i loro figli. Lui diceva: " vedo se riesco a liberarmi di mia moglie"
Adesso toccava a te essere il paletto immobile se pur vibrante da evitare con un colpo di reni deciso e potente nella pista di ghiaccio. Eri tu.
Lui ti aveva detto: " Ti amo" Le parole erano state dette con volontà e passione. Ma abbiamo già spiegato cos'è la volontà e la passione? La passione è un fuoco che sprigiona la sua forza nel momento che consuma tutto ciò di vitale può incenerirsi e morire. Dunque.
Eri l'ostacolo. Un ostacolo pensante. Un ostacolo diffidente. Per questo l'avevi sorpreso chino su una tipa a cui tu non avresti prestato alcuna attenzione. Ma questo non vuol dire nulla.
Se non che la parola è pronunciata leggermente , che la volontà non ha carattere, che il fuoco divampa e consuma, che la vita si muove ed avanza senza evoluzione, senza miglioramento, ma solo all'insegna del cambiamento. Casuale.

mercoledì 9 dicembre 2009

FUORI DAL MONDO

Ho già scritto della mia convinzione d'essere particella infinitesimale racchiusa nell'universo che in esso si muove e si definisce. Ma cosa governa il movimento di questo universo? Domandina da un milione di dollari. Ho l'illusione che sia un energia che produce se' stessa e quindi comune ad ogni singolo atomo che ne fa parte e che genera ordinatamente.
Io ci sono anche perchè c'è l'altro e tutto ciò che mi relaziona con il mondo intero.
Posso non essere solo un pulviscolo trascinato dall'esistenza che mi vive addosso senza la mia partecipazione cosciente e appassionata? Ed oltre questo: posso essere in grado di individuare e plasmare la natura della mia esistenza mescolata e confusa in questo vortice d'energia che non mi appartiene, ma mi fa tutt'uno con l'universo ed il suo sistema coerente?
Molto spesso mi sono ingannata su ciò che erano le mie convinzioni. Nella partecipazione travolgente dell'anima ho confuso e malinterpretato la mia canzone. Perchè la volontà viene mistificata dalle pulsioni che diventano desideri che diventano bisogni che alfine conformano la propria vita e le modalità di stare al mondo e di appartenergli totalmente. Ho ascoltato la mia passione farsi sofferenza, farsi puntiglio, diventare idea e progetto. Essere un'ossessione senza nome. Era una illusione eppure io c'ero , non più all'unisono col passo coordinato del mondo, ma ero fuori, ero altro, infedele al richiamo profondo di quello che sono rinnegandomi e dimenticandomi.
Ma ciò che ci spinge fuori dal mondo tradisce la natura perfetta e potente che agisce nella giustizia e nella autenticità. Non ero dunque fedele a me stessa nelle necessità che premevano e imponevano la mia distrazione criminale. Ho amato ed odiato, credo. Senza ragione. Non era la mia strada eppure l'ho percorsa con convinzione.
Non ho saputo superarmi e vincermi. Non ho saputo accogliermi ed ascoltarmi. Non ho aderito al mio moto che mi voleva oltre questo tempo proiettata verso quel punto che ci accoglierà tutti come in un abbraccio eterno.
Ma come riconoscere il canto che ti costruisce? Come non essere distratta dalle pulsioni mistificatorie?