giovedì 5 novembre 2009

E SPEGNI QUESTO CAZZO DI COMPUTER, ALLORA


Sto dicendo proprio a te, marito di merda che ti piazzi davanti al pc mentre tua moglie sta stirando o finendo di lavare i piatti e tu credi di darti un tono da intellettuale del cazzo davanti a questo monitor mentre sei lì che non sai se passare alle video cam di ragazzine esplicite o se ri - passarti le foto di una impiegata comunale che si mette in pose , come dici tu , sensuali e che non sai neanche che cosa sia la sensualità perchè è una cosa di cervello e bisogna avercelo un cervello per farlo lavorare.
Sto dicendo a te uomo del cazzo che trovatemene uno con cui terminare un discorso poco poco coerente dove non si finisca di dire che in fondo la donna fa cose che non dovrebbe fare ed intanto in ufficio ti passi continuamente immagini di femmine senza riuscire ad andare oltre nelle relazioni.
Sto dicendo a te, che non leggi nemmeno cosa scrivo e ti pare chissà di vederci cosa nella mia faccia ed anche nel resto che è invece solo un cazzo di niente,cioè ciò che c'è nella tua testa. fanculo. Solo perchè tu esisti sarebbe un buon motivo per staccare il mio splendido blog per inibirlo alla tua vista tu, tu che non capisci un cazzo, un cazzo e che rendi ciò che guardi irrimediabilmente grottesco e deprecabile. fanculo, fanculo. Uomo di merda e spegni sto' cazzo di pc. Che l'hai reso strumento ignobile. Fanculo..fanculo fanculo

martedì 3 novembre 2009

HAI SMESSO DI RIDERE?

Espressione fatale di chi ha appena fatto smettere di ridere un tipo

Hai smesso di ridere?
Un tempo tutto Ti sembrava divertente. Dove è finito il tuo senso dell'umorismo?
E' stupefacente come l'uomo creda di poter governare la femmina a suo piacimento. La vede piccina e sottile e le sembra facilmente cedevole. Eppure, questo fatto, invece di spingerlo ad una maggiore comprensione ed attenzione, invece incoraggia alla vessazione.
Ma la donna, che s'è confrontata con la sopraffazione sin dalla più tenera età, è ormai avezza all'inganno.
Un famoso poeta medioevale diceva: " La femmina crede che ciascheduno la inganni e perciò ella sempre sta ad ingannare."
La donna affronta con l'arguzia e l'intuizione ciò che non può vincere con la forza fisica.
T'era sembrato così divertente il gioco.
Ricordo che mi canzonavi su Roma. E poi, a poche ore dal nostro incontro, avevi trovato quello stratagemma puerile che, immagino, ti avesse fatto sentire padrone della situazione.
Ricordo il sorriso sarcastico.
Adesso hai smesso di ridere vero? Perchè da quel giorno la macchina da guerra s'era messa in moto dapprima lentamente, ma in seguito ha cominciato a calpestare i sentieri di terra coi suoi cingoli di acciao pesante. Ha cominciato a distruggere ciò che c'era intorno a te e non ha ancora terminato il suo viaggio inesorabile.
La donna è maggiormente avvezza alle dinamiche relazionali, conosce i tortuosi percorsi della mistificazione e della sofferenza. Perchè è nella relazione che la donna si rappresenta e si riconosce. Per l'uomo l'incontro con l'altro è sempre esterno da se': lo attraversa in modo superficiale e giocoso. Per la donna è la vita e non può che affondare in essa totalmente con tutti gli aspetti che la agitano: morte rinascita, comunione e solitudine. Guai a chi attraversa questo cammino con animo beffardo! Guai a Chi non rispetta il palpito dell'ombra oscura che ci anima!
Hai compreso, dunque, la serietà del gioco e non ridi più al suono delle mie parole! Sai che hanno il peso delle fiamme mefistofeliche. Hanno il calore del fuoco infernale hanno il bruciore del cuore raggelato, del cuore offeso. Non hanno debolezze e non hanno pietà. E tu lo hai compreso benissimo perchè d'un tratto hai smesso di ridere. ...eppure allora avevi sottovalutato il rilievo: ti pareva tutto così divertente!

domenica 1 novembre 2009

COMUNE DI VALENZA: HALLOWEEN 2009

streghetta fotografa

Il diavolo



L'assessore alle manifestazioni Settimio Siepe durante il processo alla strega


strega cattiva

Alla gogna


streghe in giro per il paese



danza delle streghe

il fotografo fotografato
( ovvero strega in incognito)

venerdì 30 ottobre 2009

IL DEMONE SOTTO LA PELLE

Ti odio, te l'ho detto? Da tanto tempo ti odio. Da quando hai tras - ferito le tue pulsioni sotto spesse coltri di tessuto scuro.
Hai bandito le parole ed i gesti che ti avevano generata come fiore nuovo e vergine.
Hai ubbidito agli ordini della città che ti abitava e ti sei vestita di costumi ordinari e vuoti. Sei tutta elegante e ti vedo camminare per la strada con le spalle dritte e la voce tuonante. T'ho visto davanti alla scuola che chiacchieravi sorda ai miei richiami , alle mie suppliche. Eri avvolta da una lunga mantella beige e profumata di Chanel .
Tu hai soffocato il mio grido ed hai continuato a sorridere ed ad assentire.
Perchè non vuoi ricordare d'essere stata tutt'uno con la pelle chiara e nuda ? d'essere stata natura e sole nelle giornate estive? Hai rinunciato a mostrarmi perchè non hai la forza di difendermi, hai voluto rinnegarmi per evitare di combattere. Ma io mi nutro sotto pelle di ogni tuo fremito e sopravviverò al silenzio che opprime te e la gente che ti sta attorno.
Non durerà a lungo la quiete polverosa di questo sentiero. Molto presto una nuova turbolenza genererà un vortice miracoloso che spazzolerà la strada di tutti i relitti di cui il mondo s'è riempito.
Sarà un nuovo mondo . Talmente nuovo da non fare notizia.