lunedì 7 settembre 2009

E' INUTILE FARE GIRI DI PAROLE


VADO AL NOCCIOLO DELLA QUESTIONE:
NON SO PERCHE' MA HO IDEA CHE IL PROPRIETARIO DI QUESTA, CHIAMIAMOLA, UTILITARIA
( POSTEGGIATA CON NONCURANZA IN UNA VIA DI ROMA)
DEVE ESSERE UN TIPO INTERESSANTE......

BENE, CHIUNQUE SIA, FACCIO UN APPELLO
CHE SPERO NON RIMANGA INASCOLTATO :

MI CONTATTI AL PIU' PRESTO.

NON HO PREGIUDIZI DI SORTA:
ANCHE RESIDENTE OLTR'ALPE O EXTRA COMUNITARIO
VI CHIEDERETE PERCHE'...
COME PERCHE ?!!

GLI DARO' IL MIO AMORE , GLI DARO' IL MIO AMORE E FIUMI DI PAROLE CHE PRIMA O POI, COME DICEVANO I JALISSE, CI PORTERANNO VIA..
MAGARI IN LIMOUSINE

I'LL GIVE MY HEART....
,
I 'LL GIVE MY HEART.......
.
I 'LL GIVE YOU EVEN MORE .......

sabato 5 settembre 2009

L'ARCHEOLOGIA E IL FANGO NEI TUOI STIVALI

Non andate mai in ferie con un archeologo: non vi porterà ma in un posto allegro. E' interessato ai morti, ai cimiteri, alle tombe.
Per questo siamo andati a Cerveteri, dove ci sono le tombe etrusche a tombolo. Esse devono il proprio nome al fatto che, una volta eseguita la sepoltura, venivano ricoperte da mucchi di terra, allo scopo di creare una specie di collinetta artificiale.



Necropoli a Cerveteri

Gli Etruschi pensavano che la vita continuasse nell'aldilà ( ingenui vero?) e ci dovevi andare con tutto ciò che potevi avere nella vita terrena. Ossia , cibo, vestiti, gioielli, anfore contenenti unguenti ed olii , e costruivano le tombe provviste di varie stanze come fosse stata una seconda casa.


A Cerveteri c'è un sito pieno di queste tombe, a me sembrano migliaia di buchi inquietanti.
Dico all'archeologa: " Ma è pieno di buchi..... capisci.... intendo .. a livello freudiano ero più interessata ad una visita guidata agli obelischi."


Passeggiare con un'archeologa non è mica semplice: nel bel mezzo di una conversazione affettata , ti giri e non la vedi più al tuo fianco . Allora fai come in quei cartoni animati che giri la testa a 180° fino a che la trovi accucciata ai tuoi piedi che scava il terreno a mani nude. " Cosa fai?" Le chiedi avventatamente.
" Come che faccio?! " Cerco di capire la consistenza del terreno ."
Figurati, io quando passeggio mi chiedo sempre che consistenza ha il terreno che ho sotto i piedi (caso mai ci dovessi sprofondare )
Lei si alza e dice: " Vorrei scavare tutta Roma. ho idea che c'è ancora un sacco di roba là sotto"
Si toglie la polvere leggermente dice ancora: " a proposito.. hai mica un pennello?"

" Cavolo, non ho l'abitudine di girare in borsa con dei pennelli ..... potrei trovare al massimo paletta e secchiello! Ma solo se mi prometti che il pomeriggio andiamo in spiaggia...."

Spiaggia di Santa Severa

venerdì 4 settembre 2009

ADORABILI BLOGGER

.....E LETTORI DI BLOG,
IO ED IL MIO PORTATILE ANDIAMO VIA PER QUALCHE GIORNO.
VADO A ROMA. UN SEI SETTE ORE SARO' LI'.
E' UN VIAGGIO DICIAMO DI EVOLUZIONE PSICOLOGICA .
O DI REGRESSIONE INTELLETTIVA. O QUELLO CHE E' .
VI BACIO: PCIU' !
STARETE UN PO' STRETTI DENTRO LA VALIGETTA DEL PORTATILE. MA BISOGNA VIAGGIARE . COME SI DICE:
"NELLA VITA NON CONTANO I RESPIRI CHE FACCIAMO , MA QUANTA BENZINA METTIAMO NEI NOSTRI MOTORI."
PERDONATE QUESTA BOTTA DI ROMANTICISMO .. QUANNO CE VO' CE VO'

Un breve brano di Fernando Pessoa sempre magistralmente recitato da me medesima.

giovedì 3 settembre 2009

L'AMORE E IL COLOSSEO


Succede questo nell'incontro con l'altro: ti pare di comunicare . Ti pare, nella comunicazione, di incontrare l'altro e di costruire una comprensione che dia inizio ad un progetto . Hai l'idea di mettere in comune una realtà sentita. Prelude ed illude ad una fusione che è solo immaginata perchè fortemente desiderata come il cibo per colui che da lungo digiuna.

Ma partecipare all'incontro con l'altro invece è solo proporre uno spettacolo quale introduzione ad una ostentazione che a sua volta non sarà ascoltata, soprattutto non sarà partecipata.

Non è forse l'amore anche una affermazione delle proprie attrattive ed il desiderio non è forse solo la spinta ad una rivalsa di vita che preme e si nutre di se' stesso?

Nell'amore sei tu che ti riveli a te stessa , sei tu che ti costruisci e ti forgi e ti rinnovi come pianta rigogliosa e coltivata accuratamente dall'acqua piovana e dal calore del sole. Non è l'altro, mai.

E se chi ami si allontana non potrà sottrarti la forza delle sensazioni che ti ha temprato e cresciuto in questi mesi. Noi siamo soli, cara, in ogni frangente. Nell'odio, pure, pure nell'odio e nelle rivendicazioni che bruciano lo stomaco perchè è lì che crepitano e lievitano senza altro indirizzo che il nostro sè profondo e inestimabile.

Ma proprio per questa ragione, per la consapevolezza che la parola e il sentimento non sono che un processo individuale, proprio per questo, abbiamo il dovere di nobilitarlo e non disperderlo mai, non disperderlo mai nella terra di fango e d'acqua che incontreremo nel nostro sentiero.