mercoledì 2 settembre 2009

L'AMORE IN SE'

Cos'era dunque quel gorgogliare potente e cupo come di un ruscello sotterraneo di un nuovo pianeta infuocato?.Cos'era quel liquido che saliva saliva ed era spinto da fiamme di fuoco informi e da aliti velenosi ? Cos'era dunque, quella linfa maligna che ardeva in gola e pareva voler esplodere nel petto mentre saliva ancora ed ancora sempre di più quasi a soffocarmi ed a uccidermi? Cos'era quel dolore cavernoso nelle viscere e nel sangue ? ed anche, il suono incessante nelle orecchie quasi di sirena che non voleva quietarsi neppure di notte e nel silenzio mi imponeva l'ascolto e l'attenzione attonita e ammaliata ?
Cos'era il richiamo che decideva di essere (e lo era ) padrone del mio tempo ed esponeva il corpo ed il respiro al suo cavalcare inarrestabile? Alla sua impellenza?
Ero sola con esso e nessun altro intorno a me che l'abbandono al mio sogno ed al mio coraggio.
Perchè si è soli. Ma di questa oppressione non si vuole fare a meno.
Infine,quando tace, allora quando tace, si invoca. ma si chiama l'amore in se', senza più oggetto. Senza più ricordo.
E' l'amore in se' che chiami come simulacro prezioso di una esistenza lacerata.

martedì 1 settembre 2009

IO NON SONO

Ho discusso con una persona consueta a camuffarsi nel web tramite messenger o altre cose simili. Mi ha detto: " prendi troppo sul serio internet, io gioco un po', m'invento, mi diverto, non faccio del male a nessuno" Ad incoraggiare questo modo d'essere si potrebbe anche disquisire sul significato di " verità " o sul fatto d'essere nessuno, in fondo, e centomila. E quello che si rappresenta potrebbe essere l'aspirazione ad esserlo e così via.

Ha anche detto : " i giovani fanno TUTTI così ." Ma non è vero. E' stato molto indulgente con se' stesso. E' pericoloso. Pericoloso per se' prima di tutto al quale arriva il suono di una voce mistificante, al quale giunge l'immagine di un uomo che non è , malgrado potrebbe essere, ma dal momento che lo inventa non potrà mai trasformarsi essendo in quel momento divenuto un essere adulterato quindi de - responsabilizzato e esonerato dalle scelte e dai coinvolgimenti. Pericoloso perchè nel web ci sono persone allo stesso modo che nella tua strada. Che hanno fiducia ossia radicalizzano la tua immagine e la vivono così come la presenti. Non voglio dimenticarlo. Non tanto per loro, quanto per me che mi ascolto e mi vedo vivere e mentire. Cos'altro abbiamo se non noi stessi da rivelare come buona novella? Come bene prezioso e inedito e unico individuale che mai nessuno potrà uguagliare ? Abbiamo solo la nostra anima luminosa , perfetta, palpitante . Lasciamola vagare in questo etere miracoloso.

lunedì 31 agosto 2009

TU SEI IL MODO CHE SEI

Eraclito diceva: " Ethos anthropoi daimon" . Hanno dato molte interpretazioni a questo paradigma . Ma intendiamolo così: " tu sei il modo che sei. "
C'è qualcosa all'interno di noi ( sembra ovvio) che ci spinge ad un determinato gesto. La nostra anima si rivela al mondo nei fatti che andiamo a compiere. L'anima non è muta . L'anima non è immobile. Non è una specie di spiritello che sorge al momento delle preghiere, come innocuo ectoplasma . L'anima e corpo si coalizzano nell'intento di essere ciò che siamo. Dunque se tu mi ferisci, sei proprio tu che mi ferisci . Se lo fai è perchè la tua etica profonda, strutturale, caratteriale non ha trovato altra via per esprimersi.
Per questo bisogna ascoltarsi attentamente nell'agire perchè l'atto non è fuori di noi, ma ci rappresenta intimamente. Bisogna rallentare i modi, approfondire il confronto col nostro SE' nell'accingersi all'incontro con l'altro. Io sono ciò che faccio. Nell'atto mi muovo e forgio l'istante eterno della mia anima.


domenica 30 agosto 2009

EROS E' AMORE



Secondo Platone:" Eros colma l'immenso vuoto che separa il corpo dallo spirito in modo che appaia il tutto in se' connesso" * (* questa chicca è per Piero che afferma" l'erotismo non ha sesso") . Per questo, la sessualità non è un accessorio dell'individuo, ma la sua natura. Non è solo il mondo che ci condiziona e ci delinea la strada, ma pure noi con i nostri gesti, i nostri patimenti interveniamo sull'equilibrio dell'universo.
Non so separare, non so accantonare niente della mia persona dal momento che presto attenzione oltre me all'altro o le altre manifestazioni dell'universo.

Non comprendo, dunque, chi si allontana , sapendo perfettamente il motivo della defezione, stabilendo di non avere desiderio. Allora mi rendo conto che non c'è mai stato. L'amore non ha definizioni di sorta, perchè è un evento che si muove e si esprime nel proprio spirito e nel gesto del proprio corpo. SICURAMENTE NON PUO' SOLO IDENTIFICARSI ESCLUSIVAMENTE NEL DESIDERIO. Mi sorprende come sia facile allontanare se' stessi dal proprio desiderio e lasciare ad esso uno spazio privo di identità e di pathos. Eppure avviene. E avviene ed avviene ripetutamente sottraendo all'individuo la sua capacità di perdersi nell'altro e di vivere pienamente con tutto se' stesso fatto di anima e carne immacolata. Perchè l'eros trascende l'uomo e la sua immagine , crea e fantastica l'emozione che suscita l'incontro . Solamente in questa partecipazione totale l'eros si sviluppa e ci sostiene. Chi non si pone in questo senso , ammaliato dalla facilità della spinta del desiderio perde un'occasione: l'occasione di scoprire se' stessi e di rivelarsi nella propria pienezza. Un vero peccato. Davvero. Un peccato mortale.
Ma peggio per lui.